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La presentazione

A Bergamo nasce “Impact”, il marchio delle cooperative di qualità

Siglato un “Patto di responsabilità per il lavoro di qualità”, protocollo che definisce l’impegno all’insegna del rafforzamento delle collaborazioni tra aziende for profit e imprese cooperative, sociali e di lavoro, al fine di creare un circolo virtuoso che faccia da volano al sistema economico locale e all’occupazione.

Bergamo. Rafforzare le collaborazioni tra aziende del sistema confindustriale bergamasco e le coop provinciali, sociali e di lavoro, al fine di mettere in moto un meccanismo che faccia da volano sia al sistema economico sia all’occupazione locale, senza però perdere di vista i risvolti sociali. Una crescita, cioè, che sia all’insegna di equità, sostenibilità ambientale ed inclusione.

Questo il senso di fondo del “Patto di responsabilità per il lavoro di qualità”, che i presidenti dell’organizzazione imprenditoriale, Giovanna Ricuperati, e il suo omologo di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini, hanno firmato durante uno dei numerosi appuntamenti di Festival Città Impresa, manifestazione che si concluderà domenica 20.

Contestualmente, Confcooperative Bergamo ha annunciato di aver dato vita ad “Impact – Effetto cooperativo”, il Registro delle imprese cooperative di qualità del settore lavoro e inserimento lavorativo.

“Sono molto soddisfatto del lavoro che vi presentiamo oggi” ha commentato il presidente Guerini, ringraziando Confindustria per aver raccolto la sfida. La presidente Ricuperati gli ha risposto sottolineando che, quello messo a punto, è “un progetto che valorizza il capitale sociale del territorio”.

In sostanza: Confindustria Bergamo e Confcooperative Bergamo collaboreranno per far crescere l’economia del territorio. Come? Ampliando gli ambiti d’azione oltre che rafforzando partnership e collaborazioni tra imprese industriali e imprese cooperative sociali.

Ancor più in particolare: Confcooperative Bergamo, supportata dal Centro Servizi CSA Coesi, accompagnerà i processi di consolidamento, crescita e innovazione delle proprie aderenti con particolare attenzione a quelle che si occupano del settore lavoro e servizi e alle cooperative sociali ed imprese di inserimento lavorativo. In che modo? Con interventi informativi, formativi, consulenziali e di affiancamento nell’accesso agli strumenti finanziari pubblici e privati.

Entro fine anno, inoltre, Confcooperative Bergamo attiverà un registro (“Impact – Effetto Cooperativo”) nel quale saranno inserite le cooperative dotate di elevati standard in termini di: credibilità in tema di correttezza e legalità dei comportamenti; impegno a promuovere l’autenticità sostanziale della propria natura mutualistica, sia sul versante della mutualità interna che in quello della mutualità esterna; la tutela dei diritti dei lavoratori; e l’affidabilità, la qualità e la competenza nei propri processi di lavoro e nei prodotti e servizi offerti sul mercato.

D’altro canto, Confindustria Bergamo promuoverà tra i propri associati la conoscenza del protocollo e degli strumenti in esso contenuti. Inoltre, l’organizzazione imprenditoriale promuoverà tra gli iscritti, l’opportunità di attivare nuove partnership e collaborazioni commerciali con le realtà inserite nel registro, nonché l’opportunità di valutare le medesime realtà per le prestazioni oggetto d’appalto.

 

Generico novembre 2022

 

In particolare – si legge sempre nel protocollo d’intesa – verso realtà che siano disponibili a concordare col committente criteri per la verifica delle regolarità contributive Inps e Inail; a concordare col committente procedure finalizzare alla valorizzazione delle risorse umane e i percorsi professionali dei lavoratori impegnati nell’appalto anche attraverso il loro passaggio dalla cooperativa al committente stesso, a fronte della garanzia di condizioni economico-normative non inferiori a quelle previste per l’iscrizione al registro; infine, che siano disponibili a valutare l’assunzione, per l’esecuzione dell’appalto, di personale selezionato anche considerando le esigenze del committente.

Ultimo, ma non ultimo, Confindustria Bergamo e Confcooperative Bergamo si impegnano a promuovere e a sostenere l’avvio e lo sviluppo di partnership tra imprese rappresentate dalle rispettive organizzazioni, che siano in grado di: favorire processi di innovazione di processo, di prodotto, organizzativa e sociale; favorire processi di trasferimento tecnologico; qualificazione delle risorse umane; ampliamento dei livelli di flessibilità imprenditoriale oltre che dei livelli di inclusione nel mercato del lavoro.

“Quello che abbiamo firmato oggi – tiene a puntualizzare il presidente di Confcooperative Bergamo – è molto di più di un protocollo di collaborazione tra le nostre associazioni. Non solo perché arriva a poco meno di tre mesi dal ventesimo anniversario della Legge Biagi (da cui traggono ispirazione le convenzioni per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, sviluppando una relazione di sussidiarietà tra imprese e cooperative), ma anche perché punta a generare impatti sociali positivi in due direzioni: dall’aumento dell’inclusione sociale al perseguimento degli obiettivi di qualificazione e valorizzazione del buon lavoro”.

“L’impatto sociale – ha precisato Guerini – ha una componente di inclusione e responsabilità sociale, che arriva dalla valorizzazione ulteriore delle grandi potenzialità dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, attraverso le convenzioni tra cooperative sociali e imprese, che già nella nostra provincia hanno ottenuto risultati straordinari”. “La qualificazione del buon lavoro” ha proseguito il numero uno di Confcooperative Bergamo “è uno dei 17 Obiettivi dello Sviluppo sostenibile (SDGs) ed impegna cooperative e imprese ad assicurare qualità ed eticità dei contratti”.

“La sostenibilità anche in chiave sociale, la S della triade ESG – ha evidenziato la presidente di Confindustria Bergamo – è uno degli obiettivi forti della nostra azione, nella convinzione che solo una visione inclusiva e solidale potrà favorire uno sviluppo armonico e duraturo”.

“Questo protocollo d’intesa – ha aggiunto Ricuperati – non solo è caratterizzato da contenuti fortemente innovativi, ma impegna in uno sforzo condiviso due componenti essenziali del tessuto bergamasco, il mondo dell’industria e quello della cooperazione e delle imprese sociali, per dare un nuovo impulso alla crescita di entrambe sotto il segno della qualità”.

“Grazie all’individuazione di buone pratiche, alla loro certificazione e alla creazione di nuovi strumenti per rafforzare la collaborazione trasparente fra imprese committenti e cooperative appaltatrici, si punta a dar vita a modelli organizzativi avanzati e dinamici, in grado di reagire prontamente alle richieste di mercati sempre più mutevoli, con risultati positivi per lo sviluppo economico e sociale del territorio” ha concluso la leader confindustriale.

La messa a punto e la firma del protocollo hanno ricevuto il plauso della viceministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. Collegata da Roma, la neo componente (prima donna nella storia repubblicana ad essere investita del ruolo di viceministro, ha tenuto a puntualizzare) del Governo Meloni ha invitato i presidenti Ricuperati a Guerini ad un incontro in cui approfondire aspetti, solo sfiorati durante l’odierna presentazione.

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