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L'iniziativa

Bergamo, tutto pronto per la terza edizione di ArtLab

La piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, torna in città con un calendario dal 23 al 25 novembre

Bergamo. Tutto pronto per la uova edizione di ArtLab che si terrà a Bergamo dal 23 al 25 novembre. Così il sindaco Giorgio Gori: “Molto contento che torni a Bergamo per il terzo anno di fila e questa presenza della piattaforma più importante dedicata alle politiche e alle pratiche culturali è stata molto utile per educare l’amministrazione per avere un pensiero più evoluto, per dare forma anche al nostro anno speciale, al quale siamo arrivati confrontandoci anche con altre esperienze, le più innovative non solo in Italia. Spero che sia visibile l’impronta di art lab e il suo contributo. E in questo programma si riflette anche una comunione d’intenti, come ad esempio Welfare Culturale, un concetto che abbraccia politiche sociali, del benessere e della sanità, che ci appartiene moltissimo. Così come il tema della rigenerazione urbana in cui confluiscono anche concetti di questo genere e non è un caso che trovi ospitalità a Daste. Anche il rapporto tra il mondo pubblico e quello delle Fondazioni di Comunità ha trovato spazio nelle riflessioni, così come un suo indirizzo. sarei felice se il rapporto potesse andare anche oltre, mettendo le radici nella nostra città. Bergamo così diventa un punto di riferimento anche per le policies e lo dimostra anche l’arrivo della conferenza nazionale di Anci, per fare il punto anche sulla materia della cultura, senza dimenticare il grande nodo del PNRR in funzione della stessa”.

Ugo Bacchella, Responsabile progettazione e sviluppo ArtLab: “Il programma è vasto, ma il cuore saldo è . Discutere dei temi a prescindere dalla risorse che ci sono e dal perimetro, è poco utile, resta un esercizio dialettico se portato all’astrazione. Quello che vogliamo fare è mettere insieme 150 operatori pubblici e privati rilevanti e individuare in due giorni, con seminari e tavoli di confronto, un numero di raccomandazioni, circa una quindicina, in grado di orientare le scelte e correggere le scelte, integrarle con interventi anche normativi, per spendere le risorse disponibili. Una visione che deve essere messa a terra e trovare una collocazione, in relazione al miglior mondo possibile. Mettiamo insieme così tante competenze per migliorare le condizioni di condivisioni dei programmi. La tappa bergamasca – dal 23 al 25 novembre – mantiene la barra dritta sui temi dell’innovazione delle pratiche e politiche culturali in una dimensione internazionale e transdisciplinare con un taglio più laboratoriale. Al centro del programma il Laboratorio su “Il ruolo delle imprese culturali e creative nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nelle politiche di coesione” che vedrà insieme rappresentanti dei Ministeri, delle agenzie responsabili dell’attuazione delle linee di intervento insieme a operatori culturali, sociali ed economici e gli enti territoriali. Una serie di sessioni saranno dedicate al tema del welfare culturale in collaborazione con il Cultural Welfare Center, alle opportunità strategiche del digitale per la valorizzazione dei beni culturali, al tema della sostenibilità dei festival ed eventi culturali sia in termini di impatto che di programmazione”.

Nodo centrale dell’edizione Bergamo Brescia capitale della Cultura: ” Sono orgogliosa di partecipare a questa edizione – Paola Brambilla, Componente della Commissione Centrale Beneficenza e della Commissione Consultiva Arte e Cultura, Fondazione Cariplo -. Oltre ad una riflessione, questa è l’occasione di riflessione sulla portata della cultura vista anche come occasione di rilancio economico, sociale e relazionale determinante. Si deve infatti ragionare con il linguaggio delle sfide, con quello della digitalizzazione anche del nostro patrimonio culturale, con quello di legame con il territorio, con quello dialogico”.

La chiusa da parte di Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura: “La prima edizione è nata a priori dell’assegnazione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. E Artlab ci ha aiutato in due occasioni, quella della consapevolezza e del confronto anche con relazioni di realtà estere oltre che nazionali, oltre che con alcune tematiche che fanno parte, fin dal principio, del nostro mandato. Quest’anno l’edizione si sofferma molto sul concetto di sostenibilità in tema culturale, argomento certo non indifferente e non facile da sostenere, oltre a quello del Welfare culturale, che comporta una visione integrata, e all’interlocuzione con il Governo. Quest’ultimo è un aspetto significativo: abbiamo molte domande da fare e risposte da ricevere e credo che la presenza di ArtLab, soggetto terzo, ci aiuterà moltissimo a rafforzare le politiche pubbliche dei comuni con quello dello Stato. Senza dimenticare il ruolo delle Fondazioni che con i loro bandi e le loro risorse messe a disposizione hanno certamente dato linfa, oltre ad un grande contributo in termini di presenza e di confronto”.

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