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L'arresto

È la fidanzata di Simba la Rue la mandante del tentato omicidio

Barbara Boscali, 31enne di Treviolo, secondo gli inquirenti era l'anello di congiunzione tra le due bande rivali

Treviolo. Sarebbe la fidanzata di Simba la Rue, Barbara Boscali, 31enne di Treviolo, la mandate del tentato omicidio del trapper ventenne.

Intorno alle 5 del mattino di venerdì 7 ottobre, i carabinieri hanno suonato il campanello del suo appartamento, le hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip e l’hanno portata nel carcere di via Gleno.

I militari della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, che hanno condotto le indagini sull’accoltellamento del giovane artista italo-marocchino, hanno nutrito sospetti sul coinvolgimento della donna fin da subito.

Bibi Santi, il nome d’arte della Boscali, attiva nel mondo dell’hard, era l’anello di congiunzione tra le due bande rivali, quella del fidanzato Simba e quella di Baby Touché.

La 31enne era infatti presente nel momento dell’agguato al fidanzato. Si trovava in auto insieme a lui, nel parcheggio di via Aldo Moro, quando il 16 giugno i due sono stati raggiunti da sei, sette persone, che hanno aperto la portiera dell’auto di Simba e lo hanno accoltellato più volte per poi darsi alla fuga. Quella notte Bibi Santi è rimasta illesa, non ha riportato nemmeno un graffio.

Inoltre la coincidenza ha destato perplessità in chi stava indagando: Simba la Rue è attivo nel milanese, ma è stato raggiunto a Treviolo, paese di residenza della Boscali. Come facevano gli aggressori a sapere che quella notte si trovava in provincia di Bergamo?

Sentita dai carabinieri nelle ore immediatamente successive al tentato omicidio, la donna ha sempre fornito risposte evasive, dichiarando di non aver visto nessuno in faccia, di non conoscere l’identità di chi aveva accoltellato Simba, non ha mai fornito dettagli utili a risalire ai responsabili dell’agguato.

Gli inquirenti hanno analizzato il traffico telefonico del suo cellulare, scoprendo contatti con la banda di Baby Touché e, messi insieme diversi elementi, sono arrivati alla conclusione che la mandante fosse proprio Barbara Boscali. Il pm ha quindi chiesto e ottenuto dal gip l’ordinanza di custodia cautelare.

 

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