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La presentazione

Bergamo Brescia 2023, Ghisalberti: “Siamo pronti. Due città, una sola capitale”

Ad oggi sono previsti 100 grandi progetti e 500 iniziative che abbracciano le aree tematiche più importanti per le sfide contemporanee: cultura, welfare, innovazione, sostenibilità e turismo

Il 2023 è alle porte. Bergamo e Brescia sono pronte per essere capitale della cultura italiana. Due plurali che insieme diventano un emozionante singolare.

“La fase di raccolta e ascolto delle proposte progettuali è ormai alle spalle, siamo entrati ufficialmente in quella di produzione, di costruzione del calendario e del palinsesto, un lavoro – racconta Nadia Ghisalberti, assessora alla cultura del Comune di Bergamo al MEET di Milano, dove sono state presentate le novità principali della Capitale Italiana della Cultura 2023”.

Era destino che questo titolo diventasse di Bergamo e Brescia. Dalla telefonata di Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, a Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, in piena pandemia per proporre la candidatura Comune, al gesto spontaneo delle altre candidate di ritirarsi per lasciare spazio alla Leonessa d’Italia e alla città dei mille, agli sguardi di intesa e complicità tra le due “donne leader” dei lavori, Nadia Ghisalberti e la vicesindaca di Brescia Laura Castelletti, impeccabili nella presentazione dei progetti e testimoni del fatto che, insieme, si possono fare grandi cose. Tutto sembra un ingranaggio funzionante per lo stesso motivo: cambiare il territorio con la cultura.

“Due città, una capitale: questo vuole dire crescere insieme, unire le competenze diverse delle città – continua Ghisalberti – Ci sono degli esempi: quando una istituzione importante come il Grande di Brescia accoglie il Festival Danza Estate di Bergamo, nasce un progetto in cui le capacità si mescolano. In questo caso abbiamo invitato uno dei più grandi coreografi di danza, Virgilio Sieni, che farà un lavoro di danza partecipata nei due territori. Unendo i talenti aumentano la creatività e la possibilità di raggiungere pubblici diversi”.

Quando i due Comuni hanno chiamato associazioni e realtà culturali a proporre progetti e idee, la cittadinanza si è immediatamente mobilitata. Circa seicento sono stati i progetti che si sono candidati al bando. Ad oggi sono previsti 100 grandi progetti e 500 iniziative che abbracciano le aree tematiche più importanti per le sfide contemporanee: cultura, welfare, innovazione, sostenibilità e turismo. “Il nostro lavoro è stato di unire progetti simili per fare in modo di dar vita a un percorso collettivo di due città diverse”, aggiunge Ghisalberti.

Nel viaggio corale verso la meta del 2023 welfare, cura e arte diventano parte dello stesso disegno. “Questo è possibile perché in questi ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, il paradigma della cultura è cambiato – sottolinea -. La cultura è valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, ma anche parte della relazione con i cittadini. Ecco che la cultura diventa cura e raggiungimento del benessere collettivo, superando i confini del teatro ed andando nei luoghi di sofferenza”.

Non solo, per il triennio 2021-2023 i due Comuni hanno programmato investimenti in conto capitale per complessivi 158 milioni di euro, a vantaggio di interventi infrastrutturali nella direzione di città più accoglienti, coinvolgenti e sostenibili. Sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tra cui un percorso pedonale – la “Via delle due sorelle” – e una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali.

Si pedala tra le città e verso il futuro con “CHE SPETTACOLO 2023!”. “Non si può parlare di domani senza pensare ai bambini e alle bambine che saranno i cittadini del futuro. Per questo abbiamo messo a punto un programma tra Bergamo e Brescia grazie all’aiuto di professionisti che lavorano con popolazione appartenente a questa fascia di età”, conclude l’assessora. Il progetto prevede un cartellone integrato, un festival diffuso e con ospiti internazionali per i più piccoli e il Passaporto Culturale per bambini e bambine dai 12 mesi ai 10 anni, uno strumento di engagement e monitoraggio quale il Passaporto Culturale per bambini e bambine dai 12 mesi ai 10 anni.

Con uno sguardo alle nuove generazioni, la Capitale 2023 dedica un palinsesto che prevede una selezione di spettacoli ed eventi dedicati agli spettatori che inizieranno la loro vita culturale proprio con BGBS2023. “Nuovi spettatori” intesi come coloro che ‘finora non sono ancora stati spettatori’, a partire dagli 0-6 anni ma ricordando anche i molti adolescenti che hanno sofferto nella pandemia e che devono essere aiutati a ri-avvicinarsi al teatro sentendosi protagonisti.

È per questo che già da adesso, Bergamo e Brescia non saranno mai più due, ma una realtà unita che vive per e con la cultura, in tutte le sue forme.

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