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Il caso

“Per quel cantiere ho perso tutti i clienti”, chiude in città il ristorante ‘Al Chiostro’

Si profila una battaglia legale tra il gestore del locale e la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo

Bergamo. Non bastano le difficoltà a trovare personale qualificato, il caro bollette, l'impennata dei prezzi delle materie prime. Anche un cantiere può complicare la vita di un ristoratore. È quanto denuncia Claudio Giacometti, 40 anni, titolare del ristorante 'Al Chiostro' in Passaggio dei Canonici Lateranensi. Sabato (1 ottobre) è stato il suo ultimo giorno di apertura. "Gentili clienti, abbiamo provato a resistere nonostante i lavori in corso. Purtroppo ci dobbiamo arrendere e quindi chiudiamo". È quanto si legge sul cartello appeso all'ingresso del ristorante, con la speranza - si specifica - di riaprire in futuro.

Il cantiere in questione è cominciato nell'ottobre 2021. "Da allora avrò perso l'ottanta per cento dei clienti, forse qualcosa di più - sostiene l'imprenditore -. La stragrande maggioranza arrivava al ristorante dagli uffici di via Camozzi, ma il cantiere mi ha praticamente sbarrato il passaggio". Passaggio che Giacometti sperava riaprisse in estate. Ad essere penalizzato anche il dehor esterno. "Ho dovuto lasciare a casa tre persone, che per fortuna hanno già trovato un altro posto di lavoro - prosegue -. Spero di riaprire in futuro, ma vedremo. I cantieri vanno spesso per le lunghe".

Il periodo, per il settore della ristorazione in generale, non è dei più semplici, ma in questo caso altri fattori rischiano di complicare le cose. Il cantiere in questione, infatti, è gestito dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo per il restauro del complesso di Santo Spirito, che comprende sia gli spazi dell'ex Hotel Commercio che la vecchia sede dell'Archivio. Un piano da 8 milioni di euro per realizzare una struttura ricettivo alberghiera di pregio e aprirla nel 2023, quando Bergamo sarà Capitale della Cultura insieme a Brescia. Il punto è che gli Istituti Educativi sono anche i proprietari della struttura all'interno della quale si trova il ristorante, che alla Fondazione fino a marzo ha corrisposto l'affitto. "Sono qui dal 2011. Prima avevo il bar, poi nel 2020 mi sono allargato con il ristorante. Io qui ho investito, ci ho messo dei soldi - rivendica Giacometti, che nel frattempo si è rivolto allo studio legale dell'avvocato Vincenzo Coppola -. Alla proprietà abbiamo inoltrato più richieste e suggerimenti per contenere i danni, ma non c'è stato nulla da fare. Anzi, loro sostengono che il mancato fatturato non dipenda nemmeno dal cantiere, ma da altre ragioni. Non so più che cosa dire".

In questo momento è in corso una mediazione, ma se le parti non dovessero raggiungere un accordo la controversia è destinata a finire in tribunale. Il presidente della Fondazione Istituti educativi di Bergamo, Luigi Sorzi, contattato da Bergamonews, preferisce non commentare la vicenda. "Quel che posso dire - si limita a rispondere - è che il restauro del complesso di Santo Spirito è un'opera meritoria, che riconsegneremo alla città dopo anni di abbandono". Il termine dei lavori, secondo la Fondazione, è previsto entro marzo 2023.

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