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Serie a

Lampo Muriel-Lookman: l’Atalanta tiene la maglia rosa anche dopo l’ottava tappa

Nerazzurri colpevoli solo di non aver chiuso la partita, ma Sportiello si sporca i guantoni solo una volta per tempo: ora testa alla sfida con la sorpresa Udinese

Restando ancora una volta nel paragone ciclistico ormai iniziato da Gasperini, altra buona tappa dell’Atalanta e altra vittoria che consente di mantenere la maglia rosa in coabitazione con il Napoli. 20 punti già al 2 ottobre non son per nulla bruscolini.

La squadra orobica ripropone il proprio atteggiamento accorto e bilanciato. Ormai è una prassi verrebbe da dire: la Dea lascia il possesso palla ai viola, come già successo in ugual maniera contro le altre avversarie, per poi sprigionare le proprie frecce nelle transizioni offensive.

Gli uomini di Italiano muovono la sfera ma faticano a giungere alla meta dalle parti di Sportiello, il quale viene impegnato solamente una volta per tempo rispondendo ai tentativi di Saponara al 20′ e Jovic all’88’.

La Dea dal canto suo prova ad ottimizzare le ripartenze senza però risultare incisiva. La rete decisiva peraltro non arriva da un contropiede orchestrato ma da un’azione partita da rimessa laterale con la difesa viola schierata: Muriel si libera in area e apparecchia al centro per l’accorrente Lookman, il quale insacca con freddezza.

La Fiorentina accusa il colpo e sbanda pericolosamente, senza però che nerazzurri riescano ad approfittarne anzi sprecano malamente con Maehle, Pasalic e Lookman lasciando aperto e scottante il risultato. L’assalto finale dei toscani viene contrastato con efficacia dai padroni di casa che esultano al 95′ quando cala il sipario sulla sfida. Pur mantenendo i piedi ben piantati per terra l’appetito vien mangiando ed ora all’orizzonte si presenta una sfida tra sorprese in cima alla classifica: l’Udinese di Sottil con il suo gioco sarà un grandissimo e tostissimo banco di prova, molto di più di questa Fiorentina non certamente nel periodo più brillante.

TOP E FLOP

L’Atalanta si conferma migliore difesa (appena 3 gol subiti) mantenendo la porta inviolata per la quinta volta in stagione. Con le assenze di Palomino e Djimsiti, a cui in questa occasione si aggiungeva anche un Demiral tornato dalla ritiro con la Turchia malconcio, Gasperini deve affidarsi alla gioventù di Scalvini e Okoli che, con l’aiuto dell’esperto Toloi, danno un’ottima risposta e ripagano la fiducia. Se al numero 42 serve un quarto d’ora per carburare e trovare equilibrio nelle giocate, l’ex Cremonese è sul pezzo per tutta la durata del match proseguendo il processo di crescita personale non solo nel gioco aereo, dove era già molto bravo e ben impostato fisicamente, ma anche nel corpo a corpo e nel senso della posizione.

A centrocampo ottima prova ancora dell’accoppiata olandese formata da Koopmeiners e De Roon. Non è un segreto ormai che il numero 7 nerazzurro sia uno dei cervelli più fumanti della squadra perché cuce il gioco, avanza e arretra con elasticità e non disdegna di prendersi il rischio calcolato, segno di leadership, carattere, personalità e convinzione nei propri mezzi.

Sulle fasce senza infamia e senza lode le prestazioni dei titolari Hateboer e Soppy, mentre il subentrato Maehle è comunque pungente e bravo nell’apporto offensivo ma reo colpevole di non aver chiuso il match con il 2-0 davanti a Terraciano.

Chiudiamo l’analisi dei singoli con il reparto offensivo: Muriel non è ancora al top, ma propizia con qualità la rete che decide la sfida, Lookman sta in ombra nella prima mezz’ora, poi si scalda con l’assist a Ederson e la conclusione verso Terraciano per chiudere con il tap-in sotto la Curva Pisani. Più acerbo invece il brasiliano Ederson.

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