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Alla vigilia

Arriva la Fiorentina, Gasp alza l’asticella: “Noi primi ma dobbiamo ancora migliorare”

Il tecnico nerazzurro: "Il Napoli giustamente ha un'altra considerazione e così la stessa Udinese. Contro i viola sfide fondamentali per l'Europa. Zapata? Oggi un esame per capire se può riprendere ad allenarsi"

Zingonia. Si riparte dopo la sosta e contro la Fiorentina rivedremo, grosso modo, l’Atalanta che ha vinto a Roma. Gasperini difficilmente ripropone la stessa formazione, però nove undicesimi dovrebbero essere quelli visto che, loro, sono tutti disponibili.

Gasp ci scherza un po’ su, sulla conta degli infortunati (“quanto tempo ho?”) e fa l’elenco: “Djimsiti ha ricominciato a correre e dopo una frattura ci vorranno ancora 15-20 giorni, Zapata fa oggi (sabato 1 ottobre, ndr) un esame per vedere se può ricominciare ad allenarsi, finora ha svolto solo allenamenti differenziati. Zappacosta ha avuto uno stiramento in amichevole, diverso dall’infortunio precedente, ma deve fermarsi. Scalvini è ok, Demiral ha ripreso ad allenarsi ieri dalla partita con la Roma, dobbiamo valutarlo”.

Dopo la sosta? “Sono quasi tutti a disposizione e tornati prima delle altre volte, gli ultimi Malinovskyi e Lookman. Per fortuna non ci sono stati problemi. Salvini, Okoli, Ruggeri avevano qualche acciacco dopo la Under ma poi si sono ripresi, a parte il discorso Demiral”.

La sfida con la Fiorentina? l’anno scorso tre sconfitte con polemiche… “Adesso siamo appena all’inizio del campionato, la Fiorentina poteva avere qualche punto in più. Atalanta-Fiorentina è sempre una partita fondamentale per raggiungere l’Europa, quando abbiamo vinto noi siamo passati noi, l’anno scorso meglio loro. Penso che anche questa partita possa riprendere il filo di quei confronti. Senza pensare alle polemiche del passato, questo è un altro campionato. Io sono sempre per il calcio, difendo a spada tratta la mia squadra, non faccio lamentele ma denunce che è una cosa molto diversa. Si riparte dallo 0 a 0 con arbitri importanti e speriamo non ci siano episodi che alimentano polemiche. Poi la rivalità esiste ma dev’essere girata in qualcosa di positivo, non necessariamente sempre di insulti. Scontro diretto? Vale le migliori che abbiamo affrontato, poi vediamo di esprimere la nostra qualità nei 90 minuti, non solo all’inizio”.

La vostra difesa ora è più forte… “Le squadre che vincono sono quelle che prendono meno gol e fanno più gol, di solito. La miglior difesa e il miglior attacco. Per me vale sempre la massima che se non prendi gol la difesa ti rende invincibile, però se vuoi vincere devi sempre attaccare. Io sono contento di non prendere gol, sette partite sono significative, chiaro che alla fine del girone d’andata avremo una statistica migliore. Su questi risultati abbiamo fatto la nostra classifica, però cercheremo di migliorare la nostra capacità realizzativa. In certe partite soprattutto in casa, come con la Cremonese, se hai una maggiore prolificità probabilmente vinci. Però va bene, l’ideale è sempre non prendere gol e farne tanti”.

La qualità del gioco? Tornare al passato e quando? “Ogni squadra ha le sue caratteristiche, ad esempio negli altri anni per noi giocare nelle ripartenze o negli spazi era molto più difficile. Adesso abbiamo Hoejlund, Lookman, anche Ederson che hanno questa capacità di andare ad attaccare in profondità. Magari potessimo sempre ripetere 17 punti in 7 partite, ma proprio per una questione di squadra abbiamo bisogno di migliorare, alzare il nostro livello tecnico che è indipendente dai risultati. Soprattutto in casa quando ci troviamo a dover giocare certe partite è evidente che abbiamo avuto delle difficoltà, lo dicono i risultati, quindi il mio obiettivo è quello di migliorare sotto quell’aspetto. Non è casuale che in questo momento siamo primi, però il Napoli ha tutta un’altra considerazione, giustamente. Ma ce l’ha anche l’Udinese, che ha un punto meno di noi, ma in questo momento ha una considerazione molto più alta di quella che abbiamo noi. E noi dobbiamo cercare di conquistarcela, attraverso le prestazioni, il gioco. E andiamo alla ricerca di una maggiore credibilità di quella che abbiamo adesso nonostante che siamo primi in classifica”.

A 299 partite con l’Atalanta come Mondonico? “E’ un grande orgoglio anche perché raggiungo Mondonico e parlare di Atalanta e di Mondonico è quasi un sinonimo. Ricordo, avendolo conosciuto, fortissimamente la passione che lui aveva per l’Atalanta: era un grande tifoso, nessun tipo di rivalità, lui era sinceramente felice dei risultati che aveva l’Atalanta. Raggiungerlo è un grande traguardo”.

Senza l’Europa? “L’ho detto tante volte, per me non giocare in Europa è un dispiacere. L’Europa ti toglie in alcune situazioni, ma ti dà molto e il vantaggio è quello di giocare le coppe”.

Boga ha segnato ‘ultimo gol ai viola, in Coppa Italia… “Giustamente ci dobbiamo aspettare che possa fare di più, quando ci saranno le occasioni starà a lui dimostrarlo”.

La difesa a quattro provata in amichevole? “Era una partita di allenamento, è un modulo che adottiamo saltuariamente anche in campionato”.

I nazionali come sono andati? “Quando vanno in Nazionale l’unico rischio sono gli infortuni, per il resto se giocano sono felicissimo. La Nazionale è sempre qualcosa di molto positivo, dà motivazioni, energie, tutti ci tengono a giocare ed è anche allenante”.

Scalvini in difesa o a centrocampo? “Può giocare dietro o in mezzo, come De Roon. Sono giocatori duttili, Scalvini va spesso al tiro e anche questo mi ha spinto a farlo giocare in mezzo, ha questa lucidità nell’area di rigore avversaria anche se lui nasce come difensore e quindi può giocare anche dietro”.

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