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Regione lombardia

Violi (M5S): “Moratti sfiducia Fontana, il centrodestra non è più in grado di guidare la Lombardia”

"Moratti ha rottamato la Giunta Fontana, logico pensare che dietro questa scelta possano esserci Calenda, che la corteggia da mesi, e Renzi di cui si ricordano ormai solo le trame per far cadere questo o quel governo"

Dario Violi (M5S): “L’Assessore Moratti ha pubblicamente sfiduciato, davanti a tutto il Paese, il Presidente Fontana. Moratti ha certificato quanto abbiamo sempre sostenuto: questo centrodestra non si è dimostrato all’altezza di guidare la Lombardia – tanto da doverle chiedere di entrare in Giunta per salvarlo dalla disastrosa gestione pandemica – e non merita di farlo per i prossimi cinque anni. Ci saremmo aspettati, da parte della Lega, l’immediata rimozione della Vicepresidente Moratti, dopo la pubblica sfiducia andata in onda ieri sera davanti a tutta la Nazione; invece, Fontana e Salvini evidentemente sono così deboli da attendere un chiarimento, come se quanto sentito ieri non fosse già abbastanza chiaro”.

“Gli schiaffi che sono volati ieri sera, durante la trasmissione “Il Cavallo e la Torre”, fra Moratti e Fontana certificano la fine di questa disastrosa esperienza di governo – prosegue Violi -. È evidente che la Lombardia non possa andare avanti in questo modo. Questo teatrino va avanti da mesi. I lombardi non sono stupidi, vedono operazioni da salotto e le vedono in modo molto chiaro, in un momento storico di grande difficoltà la nostra regione non merita questo scempio quotidiano. È opportuno che la Giunta tragga le logiche conclusioni di quanto successo al più presto”.

“Moratti ha rottamato la Giunta Fontana, logico pensare che dietro questa scelta possano esserci Calenda, che la corteggia da mesi, e Renzi di cui si ricordano ormai solo le trame per far cadere questo o quel governo”.

In merito a possibili scenari futuri, Violi dichiara: “Qualora l’esperienza di questa inadeguata amministrazione dovesse concludersi prima del tempo, il Movimento Cinque Stelle è pronto. Porteremo avanti le nostre proposte, senza essere subalterni a nessuno. Non siamo obbligati a entrare in nessuna coalizione, qualora non vi fossero le condizioni di farlo, siamo liberi e autonomi. Qui in Lombardia alcune cose le abbiamo condivise e altre no. Al momento ci sono delle condizioni da superare notevoli. Sentire parlare ogni giorno di primarie, che appaiono più come regolamenti di conti interni a un partito che non un vero e coinvolgente esercizio di democrazia, o peggio che si cerchino posizionamenti romani per inseguire Moratti, che rappresenta il centrodestra storico in questa regione, rispecchia un modo di fare politica che non ci interessa. Di conseguenza, se mancheranno le condizioni per creare insieme alle altre forze d’opposizione un’alternativa all’inadeguatezza di questo centrodestra ci presenteremo da soli. D’altronde lo abbiamo sempre fatto e non vedo perché non potremmo farlo anche questa volta” così il coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle, Dario Violi, in merito allo scontro Moratti-Fontana.

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