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Alzano lombardo

L’Arca di Leonardo festeggia i suoi 5 anni con una nuova sede allo Spazio Fase

L'associazione si occupa di progetti di utilità sociale per bambini e anziani in condizioni di fragilità. Dalla sua nascita ad oggi ha aiutato più di mille persone, nell'ultimo anno sono state 1.135 le ore di volontariato

Alzano Lombardo. Cinque anni di vita e mille persone aiutate. L’Arca di Leonardo, organizzazione bergamasca di volontariato, festeggia più di un grande traguardo con una nuova casa allo Spazio Fase di Alzano Lombardo.

“Tutti, piccoli e anziani, hanno diritto a stare bene, a ridere e sorridere – ha affermato Franco Coda, presidente e fondatore de “L’Arca di Leonardo” nella serata di inaugurazione del nuovo quartier generale –. L’Arca è nata per rendere possibili progetti di utilità sociale rivolti a bambini e anziani in condizioni di fragilità, donare gioia e svago stando insieme”.

Questa è la mission, semplice ma grande allo stesso tempo, dell’associazione che in poco tempo è riuscita a creare un network di oltre cinquanta volontari, fautori instancabili del sorriso. “Solo nel 2022 abbiamo coinvolto duecentocinquanta utenti nelle nostre attività – spiega Alexandra Gazzola, vicepresidente dell’Arca di Leonardo”.

In soli dodici mesi la famiglia dell’Arca è stata in grado di dar vita a 608 eventi, 288 telefonate, 243 visite domiciliari, per un totale di 1135 ore impegnate in attività di volontariato.

Nelle parole della vicepresidente emerge il segreto del successo dell’associazione. “Faccio parte dell’Arca fin dalla fondazione. Mi sono progressivamente innamorata di questa realtà, proprio come accade tra le persone. Essere volontaria mi ha portato a vivere esperienze emozionanti, a fare cose che non avrei mai creduto”.

“Nel volontariato vivono i sorrisi, la fiducia, l’amore – continua – Ma ci sono anche emozioni talmente forti da non poter essere spiegate con le parole”. È qualcosa che si sente, nel cuore. Quella sensazione che “ti fa stare bene quando torni a casa la sera perché sai che il mondo è migliore rispetto a quando ti sei svegliato”, fa notare il presidente Coda.

Tutto questo si concretizza nel momento del gioco, l’elemento che aggrega bambini, anziani e volontari. E il migliore dei giochi scatena la magia più forte di tutte: la fantasia. Vacanze in barca a vela, corsi di piscina, esperienze prive di gravità. Nemmeno il Covid è riuscito a fermare le donne e gli uomini dell’Arca, che proprio nei mesi più difficili non hanno fatto mancare la loro presenza ai più fragili.

Realtà del genere sono possibili anche grazie all’attività dei donatori. “L’Arca di Leonardo ha diverse fonti di finanziamento: mercatini, vendita libro, quote associative con cui ci auto-sosteniamo, il 5 per mille, e soprattutto le donazioni”, spiega Alexandra Gazzola.

Tra i sostenitori più affezionati c’è l’azienda Fine Foods, produttrice di integratori alimentari e farmaci, che ha offerto i nuovi spazi all’associazione. “Ci piace l’idea di poter contribuire alla salute delle persone a 360 gradi– afferma Marta Pettena, responsabile ESG di Fine Foods – Siamo 800 persone in provincia di Bergamo e Brescia, qui abbiamo impiantato il seme della sostenibilità da oltre dieci anni con attività per l’ambiente e per il sociale. Lo scorso anno abbiamo avviato una progettualità insieme a L’Arca di Leonardo. Lo abbiamo fatto anche per le nostre persone che avranno l’opportunità di poter contribuire alle attività dell’associazione”.

Il “futuro 2.0” dell’Arca parte da qui, da nuove relazioni che ne alimenteranno altre. L’energia e la creatività dei volontari non mancano. “Con l’Arca abbiamo fatto il bingo: far star bene bambini e anziani, ma anche tutti i nostri volontari”, ha concluso Franco Coda.

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