Bergamo. Un passo in più, per affinare e allineare agli standard internazionali la rendicontazione del proprio contributo nella costruzione di una società più sostenibile. La Camera di Commercio di Bergamo continua il percorso che l’anno scorso l’aveva portata a inaugurare la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità e presenta un nuovo documento, per mettere sotto la lente di ingrandimento tutto ciò che, nell’ambito dell’attività dell’Ente, ha avuto nel corso del 2021 un impatto su ambiente, persone, istituzioni e l’ampia rete di attori dal diverso profilo con cui la Camera ha rapporti quotidiani.
Se allora, però, quello realizzato era un “Bilancio di sintesi”, per quest’anno la scelta è stata quella di andare oltre e di redigere per la prima volta un documento conforme agli standard – presi a modello in tutto il mondo – della Global Reporting Initiative (GRI) – core option: il risultato è un report che racconta in modo approfondito iniziative e risultati raggiunti e li confronta con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
15,8 milioni di euro restituiti ad imprese e territorio
Il 2021 è stato l’anno che ha segnato l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, con un importante effetto sui dati della crescita, in tutti i settori: +17,4% nel comparto manifatturiero industriale, +18,4% nei servizi, +16,4% nell’artigianato e +11,4% nel commercio al dettaglio. Positivi anche i dati sull’occupazione, che nella bergamasca ha raggiunto il 65,5% della popolazione in età lavorativa, e sul saldo tra esportazioni e importazioni, positivo per oltre 6 milioni di euro.
In questo periodo il valore economico generato dalla Camera di Commercio di Bergamo ha superato i 18,6 milioni di euro, di cui 15,8 milioni sono state le risorse restituite alle imprese e al territorio bergamasco sotto forma di interventi economici (soprattutto legati a competitività, innovazione, formazione e orientamento al lavoro, promozione territoriale e internazionalizzazione), di servizi e di sostegno al credito.
Lavoro agile, Camera paper free e riduzione delle emissioni
La pandemia ha lasciato in eredità un’accelerazione importante nel ricorso allo smart working, e la Camera di Commercio ha fatto la propria parte: 37 – su un organico complessivo di 91 persone – sono gli accordi individuali di lavoro agile attivati, all’interno di un approccio che, nella prospettiva della fine dell’emergenza, sta ripensando il lavoro accompagnandolo a forme di flessibilità, ad un ampio ricorso al part-time e a misure di welfare aziendale per i dipendenti.
Cambiamenti significativi si sono registrati anche sui fronti della semplificazione delle procedure e della digitalizzazione dei processi interni e dei servizi. Nel 2021 sono stati fatti importanti passi avanti nel percorso verso una Camera paper free, con una riduzione del 90% della posta cartacea in entrata e un aumento del 40% della Posta Elettronica Certificata in entrata rispetto al 2020, mentre l’intero procedimento deliberativo interno della Camera – così come il Registro delle Imprese – è gestito digitalmente già dal 2013. Tra i dati più rilevanti riportati dal documento, inoltre, spiccano le 1687 carte tachigrafiche per gli autoveicoli commerciali rilasciate a distanza, il 10% dei Certificati di Origine di prodotti stampato direttamente in azienda, mentre rispetto al 2020 è cresciuta addirittura dell’80% la quota di firme digitali erogate con riconoscimento a distanza del richiedente – attraverso webcam, posta elettronica e smartphone. Sul fronte della transizione digitale ed ecologica, grazie all’acquisto di energia elettrica al 100% green per le sedi di Bergamo – con un nuovo contratto di acquisto a prezzo fisso stipulato proprio nel 2021 – si sono ridotte del 55% le emissioni inquinanti indirette, scese in un anno da 143 a 62 tonnellate di anidride carbonica equivalente. È scesa poi del 60% la quota di materiale cartaceo d’archivio scartato – destinato al riciclo completo –, passato in un anno da 11 a 6,5 tonnellate.
A fianco delle imprese: innovazione, competitività, formazione
È il primo dei temi toccati all’interno del documento quando vengono illustrate le attività della Camera di Commercio di Bergamo: favorire lo sviluppo e il rafforzamento dell’economia locale rimane una delle funzioni principali della Camera, e per raggiungere questo obiettivo nel 2021 – anche attraverso l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo – sono state diverse le attività di promozione del sistema imprenditoriale bergamasco, sia in ambito nazionale sia internazionale, e numerosi gli strumenti e i servizi – per la maggior parte gratuiti – dedicati alla creazione d’impresa, all’accompagnamento dei giovani imprenditori e alla digitalizzazione per pianificare uno sviluppo economico sempre più in equilibrio con l’ambiente: da Bergamo Tecnologica a supporto del processo di transizione 4.0 delle imprese locali al PID – Punto Impresa Digitale, dall’Ufficio Marchi e brevetti al nuovo applicativo Vi. Vi. Fir. per la vidimazione virtuale dei formulari fino alla richiesta telematica delle carte tachigrafiche attraverso il servizio T@chiweb.
Grande attenzione, poi, è riservata alla formazione in tutte le sue componenti. Sono 465 le imprese bergamasche, in tutti i settori economici, che nel 2021 hanno usufruito di interventi di affiancamento realizzati insieme a Bergamo Sviluppo per un totale di circa 23 mila ore di consulenza dedicate allo sviluppo d’impresa, allo sviluppo d’impresa agricola e all’internalizzazione. Senza dimenticare le 25 iniziative, per un totale di 68 ore di formazione e 334 ore di consulenza, organizzate all’interno del progetto Incubatore d’Impresa attivo dal 2001 presso il POINT di Dalmine, che mette a disposizione anche postazioni di lavoro e uffici arredati, accompagnamento personalizzato per lo sviluppo di competenze imprenditoriali e supporto promozionale per aiutare le idee d’impresa o le neoimprese insediate ad affrontare la fase di startup, sia nel settore terziario sia in quello manifatturiero. E poi ancora 46 ore dedicate ad incontri di orientamento sulle forme contrattuali di lavoro con 729 studenti delle scuole superiori, il progetto Logica – Linea di orientamento per giovani e aspiranti imprenditori per creare autoimprenditorialità, con attività gratuite di orientamento, formazione e assistenza specialistica destinate a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali – con oltre 500 utenti e 960 ore di formazione – e Fanzago Lab, progetto sviluppato per rispondere ai bisogni socio-economici di territori a rischio spopolamento come la Val Seriana, la Val di Scalve, la bassa Val Camonica e l’alta Val Cavallina.
© Riproduzione riservata
commenta