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Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Treviglio: giusto mettere limiti orari alle slot

Tutti i comuni dell'ambito trevigliese hanno condiviso limitazioni orarie per 13 delle 24 ore giornaliere: riformata la sentenza del Tar

Treviglio. Il Consiglio di Stato ha emesso sentenza favorevole al Comune di Treviglio sulle misure prese contro il gioco d’azzardo. Il giudice d’Appello, in accoglimento dell’impugnativa promossa nell’interesse del Comune, ha riformato la sentenza del Tar respingendo definitivamente il ricorso di primo grado.

Una società di Urgnano, titolare di una sala slot a Treviglio, aveva impugnato l’ordinanza del 7 febbraio 2020 emessa dal sindaco Juri Imeri che aveva come oggetto la limitazione oraria delle attività di gioco lecito per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, attuativa del Regolamento approvato dal Consiglio comunale il 12 marzo 2019, sulla base del corrispondente Regolamento approvato dall’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale di Treviglio. In pratica, in tutti i comuni dell’ambito trevigliese hanno condiviso limitazioni orarie per 13 delle 24 ore giornaliere.

Il Consiglio di Stato ha accolto le censure formulate in appello, ritenendo che al sindaco spetti, per finalità di contrasto alla ludopatia, il potere regolatorio degli orari delle attività di gioco lecito sulla base dell’art. 50 comma 7 Tuel e non del comma 5 che prevede invece le ordinanze contingibili e urgenti. Il Collegio ha inoltre ritenuto, diversamente dal Tar di Brescia, che nello specifico tale potere sia stato esercitato in maniera corretta e proporzionata e che l’istruttoria svolta sia più che adeguata.

Dalla data della sentenza l’ordinanza impugnata deve ritenersi valida e pienamente efficace. “Limitare le fasce orarie è importante per interrompere la potenziale dipendenza da un fenomeno che può creare gravi problemi economici e sociali, e adesso che l’ordinanza è pienamente operativa programmeremo anche specifici e ulteriori controlli – commenta il sindaco Imeri -. Dopo la delusione per il pronunciamento del Tar, possiamo finalmente sorridere. Treviglio aveva già vinto una battaglia legale per limitare i rischi della ludopatia, ma abbiamo convintamente sposato la linea dell’Ambito ritenendo ancora più efficaci misure condivise su territori più ampi. Non è la vittoria di Treviglio, è la vittoria di sindaci e amministratori che hanno saputo fare squadra ottimizzando costi, analisi e bandi”.

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