Bergamo. È piaciuta ai cittadini del capoluogo l’idea del Comune di Bergamo di incentivare l’uso della bicicletta per il tragitto casa-scuola o casa-lavoro in cambio di “buoni mobilità”: per il progetto Pin Bike, infatti, sono già stati prenotati 360 dei 500 kit messi a disposizione in questa prima fase dall’amministrazione, 120 dei quali già fisicamente ritirati.
Dopo la sperimentazione che ha coinvolto 200 dipendenti pubblici della città (di Comune, Atb e Provincia), il progetto è stato esteso a tutta la cittadinanza maggiorenne e ai commercianti cittadini: la fase di registrazione è iniziata il 23 settembre e il riscontro è stato immediato.
Pin Bike prevede un rimborso di 0,25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 30 euro al mese erogati sotto forma di voucher spendibili nei negozi della città: premi extra, invece, sono previsti per chi userà come destinazione finale del suo tragitto la velostazione.
Nel kit ritirato dai cittadini sono presenti un sensore che si monta sul manubrio, un led di segnalazione e una targa catarifrangente: fondamentale, ovviamente, l’app di supporto che consente di registrare le proprie tratte, mappare i percorsi e i chilometri fatti e, infine, accedere a premi e incentivi.
Ma non solo: tramite lo smartphone e l’applicazione dedicata, il cittadino potrà farsi parte attiva del processo di miglioramento di tutta la mobilità dolce, inviando segnalazioni su eventuali problemi con tanto di prove fotografiche.
La partenza a ritmo sostenuto del progetto è stato senza dubbio un bel segnale che conferma la bontà dell’iniziativa del Comune: fattibile, a questo punto, l’obiettivo del tutto esaurito da raggiungere entro il 3 ottobre, giorno in cui inizierà ufficialmente il conteggio dei chilometri per tutti gli utenti che si estenderà per i successivi tre mesi.
“Per ora 120 kit sono stati ritirati ma confido che presto lo faranno anche tutti gli altri utenti che si sono prenotati – sottolinea l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni – In caso contrario, vale a dire di scadenza della prelazione, quei kit verranno rimessi a disposizione. L’interesse sul progetto è stato alto, tanto che già alcuni colleghi di altre città mi hanno contattato per chiedere informazioni pratiche sul suo funzionamento. Adesso aspettiamo di capire se i numeri di questi giorni si consolidano e vediamo come andrà la fase pratica di entrata in vigore. Fino a fine anno sperimentiamo, poi faremo un ragionamento in base ai risultati: se si confermeranno i feedback positivi dovremo pensare a come rinnovarlo, pensando a qualcosa di più stabile durante l’anno”.
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