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Il bando

Fondazione della Comunità Bergamasca aderisce alla giornata europea delle Fondazioni con il progetto Campetti fotogallery

Spazi recuperati, edifici un tempo in mano alla mafia restituiti alla collettività. Storie di sostenibilità, con le comunità protagoniste per promuovere legalità e sviluppo socio-economico

Bergamo. Sabato 1° ottobre, in occasione della decima Giornata europea delle fondazioni, Fondazione Cariplo aderisce all’iniziativa Ben(i)tornati. Gesti quotidiani di rigenerazione: una festa a cui partecipano oltre 100 luoghi in tutta Italia, dove le comunità e le fondazioni realizzano insieme iniziative locali di rigenerazione.

Promossa da Acri e Assifero, la giornata renderà protagonisti i “gesti di rigenerazione” realizzati dalle organizzazioni del Terzo settore, associazioni di quartiere, cooperative sociali, comitati e gruppi di cittadini, che rappresentano i quasi 7 milioni di italiani che dedicano parte del proprio tempo alla cura della comunità, partecipando attivamente a migliorare la vita delle persone e dell’ambiente che li circonda.

Si tratta di spazi dismessi, recuperati e destinati a nuovi usi comunitari, beni confiscati alla criminalità e adibiti a fini sociali, nuovi parchi e boschi in aree abbandonate, laboratori di riciclo realizzati con materiali di scarto, iniziative di recupero del cibo invenduto, progetti di educazione alla sostenibilità. A sostegno di questo universo Fondazione Cariplo e le fondazioni di comunità hanno messo a disposizione risorse e competenze contribuendo a diffondere una visione della società pluralista e solidale, in cui ciascuno si senta responsabile del benessere di tutti.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: “Spazi che tornano a nuova vita e partecipazione dei più giovani alla rigenerazione della comunità: questi sono i due temi chiave che caratterizzano la decima giornata europea delle Fondazioni e che ben rappresentano il nostro oggetto di lavoro: promuovere legami di comunità per costruire futuro. Per Fondazione Cariplo è particolarmente significativo essere parte di un network internazionale di soggetti che lavora a questo scopo comune, come fattore di crescita e sviluppo per tutti i territori”.

Bergamo partecipa con i campetti artistici realizzati in città (al Pilo), a Gorle, Valtrighe, Casnigo e Treviglio. Sono il frutto del progetto SAB –  Street Art Ball Project promosso dalla cooperativa sociale Hg80 con il sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca.

Campetti vuol essere un progetto artistico che riattivi il gioco e ciò che rappresenta (in piccolo o grande gruppo, individuale o di squadra) attraverso il linguaggio artistico contemporaneo della street art. I campetti da basket (o polivalenti) sono uno straordinario cantiere di relazioni sociali tra persone di età, cultura e provenienze diverse, accomunate dalla passione per il basket. Sono spazi pubblici in cui l’informalità trova una forma di auto-regolamentazione inclusiva, definendo nell’interazione tra i frequentatori le modalità di accesso  e di utilizzo, che permette la creazione di micro-comunità che si prendono cura del luogo, organizzandovi “dal basso” tornei ed eventi.

Il basket, soprattutto nella sua versione street “3 contro 3”, rappresenta uno sport con forte spinta inclusiva e intergenerazionale, uno sport per tutti/e che ha ricevuto un brusco arresto con l’emergenza coronavirus. Rilanciare questo patrimonio di relazioni e di cura, proiettandolo in una dimensione evolutiva, è la sfida che il progetto CAMPETTI intende cogliere.

Cinque gli interventi proposti dalla cooperativa sociale Hg80 su altrettanti campi da basket o polivalenti a Bergamo, Gorle, Valtrighe, Casnigo e Treviglio realizzati dagli artisti Fabio Petani, Paolo Baraldi, Manu Invisible, Ale Senso e Giulio Vesprini.
Per saperne di più: https://www.hg80.eu/streetartballproject/

Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca afferma: “Celebriamo la Giornata europea delle fondazioni con la volontà di essere il collante tra gli spazi e le persone. Abbiamo sostenuto il progetto SAB – Street Art Ball Project, realizzato dalla cooperativa sociale Hg80, perché ha saputo con grande creatività coinvolgere cinque comunità locali della provincia (Bergamo, Gorle, Valtrighe, Casnigo e Treviglio) nel recupero di altrettanti luoghi prima spogli poi sapientemente trasformati in opere d’arte, grazie al coinvolgimento di street artist di tutta Italia. Sappiamo bene che la cura anche estetica degli spazi – soprattutto quelli dedicati ai più giovani, come i cinque ‘campetti’ da gioco oggetto dell’intervento – ha un grande valore perché è in grado di ispirare azioni e pensieri di bellezza. Il nostro intento, però, è anche quello di trasformare questi luoghi in contesti vissuti, partecipati e condivisi dai nostri ragazzi, in una rigenerazione urbana e sociale che passa attraverso lo sport. Dopo la pandemia, che ha impedito ogni forma di incontro, questo progetto rappresenta una concreta possibilità di rinascita e di speranza”.

La Giornata europea delle fondazioni si tiene ogni anno il 1° ottobre ed è stata istituita nel 2013 per informare e sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza del dono e del lavoro svolto dalle istituzioni filantropiche. Le fondazioni in Europa sono più di 10mila e, insieme al mondo del volontariato e del Terzo settore, svolgono un ruolo fondamentale nella  costruzione di società più eque e inclusive e concorrono ad alimentare e innovare il welfare e la cultura in tutto il continente.

L’EVENTO A CARIPLO FACTORY

Fondazione Cariplo ha scelto come iniziativa-simbolo per questa giornata il workshop di Spaziopensiero e Luoghicomuni, presso Cariplo Factory in via Bergognone angolo via Tortona, 34 con inizio alle ore 10, con il supporto di Italia Nostra, dedicato soprattutto agli addetti ai lavori al fine di dare avvio all’azione A Piccoli Patti. Sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione dedicata all’esperienza Luoghicomuni, che sarà l’elemento ponte tra l’azione che si sta concludendo e il nuovo percorso che in
autunno partirà coinvolgendo 8 municipi della città di Milano.

All’interno del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo ha preso il via, nel maggio 2018, Luoghicomuni, azione coordinata da Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà, in collaborazione con Italia Nostra Onlus – Centro di Forestazione Urbana, orientata alla rigenerazione e cura condivisa di spazi aperti collettivi come beni comuni con l’obiettivo di potenziare la qualità e la quantità del verde urbano, costruire luoghi di aggregazione e condivisione, diffondere comportamenti e stili di vita sani e sostenibili, coinvolgere i cittadini in uno spirito di appartenenza e
corresponsabilità. Con questa azione Labsus ha valorizzato le risorse e le progettualità presenti in alcuni territori di Milano attraverso i Patti di collaborazione (16 attivati fino a oggi), intercettando le proposte degli abitanti dei quartieri in oggetto, creando le condizioni per la nascita di alleanze inedite tra soggetti diversi, con in comune il desiderio di vivere in un luogo più bello, più verde e più inclusivo, facendo perno sulle attività di cura, gestione e rigenerazione condivisa, e promuovendo la nascita e lo sviluppo di nuove alleanze.

Dall’unione tra Luoghicomuni e Ideebambine, l’azione de Lacittàintorno che si affida alla creatività e alla fantasia di bambine e bambini per ripensare gli spazi urbani, nasce così A Piccoli Patti. La progettualità punta a promuovere la partecipazione sociale e la cittadinanza attiva dei bambini e delle bambine nei quartieri (8) in cui si realizzerà l’intervento, quale punto di avvio di un percorso di rigenerazione urbana che coinvolga la comunità di riferimento attraverso l’attivazione di laboratori all’interno delle scuole, la formazione dei docenti, gli incontri con i genitori e con le associazioni territoriali e la stipula di Patti di collaborazione, ove possibile, tra tutti i soggetti interessati. A partire dalle indicazioni che emergeranno nel corso dei laboratori con i bambini e le bambine tenuti nelle scuole, Spaziopensiero, Labsus e Italia Nostra costruiranno un percorso per metterle in atto. Di fondamentale rilievo sarà la cura e l’attenzione agli aspetti educativi del processo, al coinvolgimento della comunità scolastica e sociale, alle relazioni con tutti i soggetti che parteciperanno alle attività previste dal progetto.

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