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Almenno san bartolomeo

Airoh: oltre venti top manager in visita all’azienda che ha rivoluzionato il mondo dei caschi da moto fotogallery

"Abbiamo raccolto la proposta di questa visita aziendale con grande entusiasmo - afferma Antonio Locatelli, founder e CEO di Airoh - e a dir la verità, anche con un po’ di soggezione, visto il profilo degli ospiti, ma con un’assoluta disponibilità a confrontarci e a raccontarci"

Importante riconoscimento a livello internazionale per AIROH, brand di riferimento nella produzione di caschi per il motociclismo on-road e fuoristrada, con sede ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo.

L’azienda è stata scelta tra le eccellenze del territorio ed inclusa in un ristretto bouquet di realtà imprenditoriali all’avanguardia che durante lo scorso fine settimana sono state presentate ad un gruppo di top manager internazionali in visita nella provincia bergamasca.

Il progetto è nato da un’idea di Maurizio Seletti, attuale amministratore delegato di Irta Spa, la società che gestisce il comprensorio sciistico del Monte Pora. Dopo aver conseguito un Master Business Administration alla IMD di Losanna (una tra le più quotate Business School al mondo), Maurizio è rimasto in contatto con gli ex-colleghi di studio, nel frattempo saliti ai vertici aziendali di grandi realtà internazionali. Il gruppo, formato da una ventina di manager di diverse nazionalità, si ritrova ogni anno in un Paese diverso per una reunion conviviale che diventa anche occasione di confronto business, grazie alle competenze altamente qualificate e diversificate dell’équipe.

«Quest’anno sono stati ospitati in Italia, nella laboriosa terra bergamasca, dove abbiamo incontrato lo staff dirigenziale di diverse imprese locali come Albini Group, Cantine Ronco Calino e il team dell’Atalanta – spiega Seletti – la visita in Airoh è stata importante per permettere di far comprendere la tipicità del tessuto imprenditoriale italiano: un polo produttivo che sa combinare capacità ingegneristica, ricerca e sviluppo con l’eleganza e la ricercatezza del design. In questo senso, Airoh incarna gli elementi costitutivi della nostra italianità: una media impresa che, grazie a questa combinazione tra progettazione e fashion, riesce a esportare il proprio prodotto in tutto il mondo».

Porte aperte in AIROH, per questa iniziativa che consente all’azienda bergamasca di mostrare la propria eccellenza a dirigenti internazionali di aziende multinazionali.

“Abbiamo raccolto la proposta di questa visita aziendale con grande entusiasmo – afferma Antonio Locatelli, founder e CEO di Airoh – e a dir la verità, anche con un po’ di soggezione, visto il profilo degli ospiti, ma con un’assoluta disponibilità a confrontarci e a raccontarci”.

In effetti, al tour lombardo erano presenti Executive Manager di diversi comparti economici o finanziari (farmaceutico, immobiliare, food, assicurazioni, consulting, eccetera) e provenienti da tutto il mondo. All’interno di questo gruppo ci sono sia player del mondo dei Venture Capital, che aiutano le aziende su progetti di espansione o internazionalizzazione, sia società di consulenza aziendale.

“Alla base c’è il concetto di networking, per cui questi attori sono una risorsa importantissima dal punto di vista del confronto relazionale – riprende Seletti – L’auspicio è che si possano creare anche connessioni esterne a questo gruppo, ad esempio proprio con le aziende del territorio, in modo da avere reciproci benefìci”.

Alla vigilia della visita, gli ospiti – ricevuto il programma – hanno espresso un sorpreso interesse: “Fin dall’inizio sono rimasti tutti particolarmente incuriositi da Airoh, in quanto è un’azienda che sviluppa un prodotto molto particolare, legato al mondo dello sport professionistico di altissimo livello – conferma Seletti – è stato interessante vedere poi la declinazione dal mondo racing a quello consumer; ma soprattutto ascoltare gli aneddoti appassionanti, delle relazioni con i piloti, dell’ambiente del motorsport. La realtà di Airoh ha saputo attirare e appassionare tutti”.

La visita ha avuto inizio con una breve presentazione Corporate per introdurre e illustrare la storia ed i valori di AIROH, nonché i successi ottenuti sui maggiori circuiti mondiali (122 titoli mondiali) dalla Racing Unit dell’azienda: in questa occasione è stato possibile condividere le strategie imprenditoriali necessarie in questa contingenza storica, colpita dalle conseguenze di queste ultime stagioni e discutere di temi di assoluta attualità quali il passaggio generazionale e il tema dei brevetti legati a ricerca e sviluppo.

A seguire, il fondatore Antonio Locatelli ha guidato il gruppo nei reparti principali dell’azienda: un iter che parte dal comparto Research & Development con lo scanner 3D, passa per la galleria del vento (AIROH è tra le poche aziende al mondo ad aver adottato una macchina specifica in grado di comparare aerodinamicità, insonorizzazione e termodinamica all’interno dei caschi) e si conclude nelle linee di assemblaggio, eseguito volutamente a mano.

Per informazioni: https://www.airoh.com/

AIROH
“AIROH nasce per portare la qualità, la protezione e l’avanguardia di un casco pensato per i campioni on ed off road ad ogni persona che vive le due ruote”. Queste parole sono di Antonio Locatelli che, con consapevolezza e determinazione, nel 1997 ha fondato il marchio AIROH, letteralmente acronimo di “Antonio Innovative Range Of Helmets”.
La mission è sempre stata molto chiara: creare e produrre caschi di alta qualità, oltre che sinonimo di sicurezza, design e performance. Modelli pensati per soddisfare le esigenze dei migliori piloti a livello internazionale, ma anche quelle di tutti gli appassionati di motociclismo che li utilizzano su asfalto, in pista, su fango e sabbia, tra le onde, sulla neve e su qualsiasi altra superficie percorribile.
Negli anni il DNA aziendale si è trasformato senza mai dimenticare le sue origini, i suoi valori e la grande passione per il racing, e non solo, che ha sempre portato traguardi importanti, come dimostra il palmares aziendale che, dal 2005 ad oggi, vanta la bellezza di 122 titoli mondiali.

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