Bergamo. “Sono stato drogato a mia insaputa”. Secondo un giovane di 19 anni che, per denunciare il fatto, si è rivolto ai carabinieri di Mariano Comense, sarebbe un 60enne bergamasco ad avergli somministrato la cosiddetta ‘droga dello stupro’.
L’uomo e il ragazzo si sono conosciuti via internet ed hanno intrecciato una relazione. Hanno avuto diversi rapporti sessuali consenzienti, fino a quando il giovane si è accorto di essere stato drogato. La sostanza è di quelle che creano temporanei vuoti di memoria ed è proprio da questi segnali, avuti in seguito agli incontri con l’amico bergamasco, che il 19enne ha cominciato ad avere sospetti.
Così si è rivolto ai carabinieri, che hanno ritenuto fondato il racconto del ragazzo ed hanno trasmesso la querela alla procura di Bergamo.
Nei giorni scorsi è stata disposta una perquisizione nell’abitazione del 60enne: i militari gli avrebbero effettivamente trovato in casa diverse dosi di una sostanza non autorizzata, acquistata con ogni probabilità attraverso canali illegali. Per il momento l’uomo è accusato non di essersene servito ma per esserne stato in possesso.
Ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la provenienza della sostanza e risalire così alla filiera. L’uomo dev’essersi procurato la droga utilizzando il “dark web”, la rete non indicizzata dai motori di ricerca che – si stima – ospita nel 95% dei casi attività e scambi commerciali di natura illegale.
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