Bergamo. Il giorno dopo le elezioni politiche la gente commenta i risultati elettorali. Chi è contento, chi lo è un po’ meno, chi non lo è per niente, ma quasi tutti sono convinti che non cambierà nulla rispetto a prima. Ai cittadini resta la preoccupazione per il caro bollette, per i prezzi che aumentano, per il lavoro, per le cose concrete di tutti i giorni.
C’è chi prende un caffè al bar e chiacchiera al bancone: l’argomento è inevitabile. Qualcuno è seduto al tavolino e legge i giornali lanciando battute pro o contro. Pure chi non ha votato parla di politica, anche solo per esprimere la sua disaffezione e le ragioni che lo hanno spinto a non andare alle urne. “Loro non danno niente a me, quindi io non do niente a loro”, taglia corto una signora che si dichiara astensionista.
Facendo un salto al mercato sul Sentierone, gli umori non cambiano. Chi ha votato centrodestra è fiducioso: “Speriamo almeno che li lascino governare”, dicono in diversi. “Mettiamoli alla prova e vediamo. Non diamo niente per scontato”. “Certo, era meglio se lasciavano Draghi, però almeno si è espressa la volontà popolare”.
Chi invece ha votato centrosinistra è preoccupato: “Temiamo un passo indietro per quanto riguarda i diritti”, dicono due ragazze.
Anche un signore svizzero, del Canton Ticino, mostra qualche perplessità: “È una situazione preoccupante. Il centrodestra può essere pericoloso”.
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