Bergamo. Con un inizio di campionato così, con l’Atalanta al primo posto in classifica, Rafael Toloi non poteva che essere premiato (anche) con una maglia da titolare nell’Italia. La continuità del capitano della Dea è stata riconosciuta: convocato dopo una anno dall’ultima volta, negli undici contro l’Inghilterra.
Maglia numero 4 sulle spalle, il 31enne difensore ha giocato a San Siro nella sua zona di comfort: braccetto destro della difesa a tre, il ruolo che da anni è indiscutibilmente suo anche a Bergamo. E la confidenza con la posizione occupata ogni weekend si è vista tutta, sia in termini di duelli vinti che di controllo della sua zona.
Da quelle parti gravitavano i pericolosissimi Sterling e Saka, velocisti inglesi, e nel finale è entrato anche il tecnico Grealish. Nessuno però è riuscito a saltare nemmeno una volta Toloi, che ha chiuso la sua serata con zero dribbling subiti e 7 contrasti vinti sugli 11 tentati. L’ennesima prestazione maiuscola della sua stagione.
L’1-0 finale, a firma di Raspadori, è la ciliegina sulla torta di un periodo che sta finalmente regalando soddisfazioni al nativo del Mato Grosso, già campione d’Europa un anno fa. Ha ritrovato continuità fisica, la cosa più importante. Le prestazioni poi sono arrivate di conseguenza, sia con l’Atalanta che in Nazionale.
Se con la difesa a quattro Rafa veniva impiegato più spesso da terzino destro, a tre ha un ruolo ben inquadrato: è il suo territorio, forse nessuno lo interpreta meglio di lui in Serie A e nell’Italia.
Ora con gli azzurri il capitano della Dea sarà impegnato in Ungheria lunedì sera, con l’obiettivo di vincere per conquistare un posto nelle final four di Nations League.
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