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La manifestazione

Gli studenti del “Fridays for Future” tornano a sfilare: “La crisi climatica ci sta uccidendo” fotogallery

In circa 300 hanno sfilato per le vie cittadine, chiedendo una nuova agenda climatica: tra i punti toccati, però, anche lavoro, diritti e disservizi del trasporto pubblico

Bergamo. Sono circa 300 gli studenti bergamaschi che nella mattinata di venerdì 23 settembre hanno aderito allo sciopero globale per il clima proclamato da “Fridays for Future”.

Partiti in corteo da piazzale degli Alpini, hanno poi sfilato lungo via Taramelli, via Pascoli, via Clara Maffei, via Maj, via Martiri di Cefalonia e via Tasso prima di imboccare il Sentierone, penultima tappa prima di piazza Matteotti, di fronte a Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo.

La concomitanza con le elezioni politiche ha dato al movimento l’occasione per tornare sulla richiesta di dare maggiore priorità alle persone e non al profitto, indirizzata a politici e leader mondiali perchè “si mettano immediatamente al lavoro per garantire i finanziamenti necessari contro le perdite e danni subite dalle comunità più colpite dalla crisi climatica. Questo sciopero è due giorni prima delle elezioni. Molte persone tra di noi non potranno neppure votare, ma vogliamo che il discorso sulla crisi climatica sia centrale, cosa che al momento non è neanche lontanamente. E spingiamo ogni candidat* a considerare e proporre i punti proposti nella nostra Agenda Climatica, che sono solo alcune delle azioni necessarie ora per proteggere il clima”.

I temi più dibattuti sono quelli dell’acqua e della crisi idrica, dell’inquinamento e del profitto, ma anche del lavoro, dei diritti e dei disservizi del trasporto pubblico.

Il passaggio del corteo ha causato qualche disagio alla circolazione cittadina.

 

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