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Pontida. “Siete spettacolari. Fate arrivare in tutta Italia il grido e il sorriso del popolo della Lega a Pontida”.

Così Matteo Salvini, poco prima delle 11 di domenica 18 settembre, ha aperto il raduno della Lega sul pratone di Pontida, dove sono arrivati circa 200 pullman di militanti da tutta Italia, per un appuntamento che mancava dal 2019 e che rappresenta l’ultimo grande evento prima del voto del 25 settembre.

“Vedervi da qua è una cosa straordinaria – ha detto il leader del Carroccio dal palco -: mancavamo da 3 anni, in questo prato c’è voglia di libertà, lavoro, lotta e futuro. Qualche anno fa piantammo l’albero della vita, per ricordare all’inizio di queste splendide giornate chi non c’è più e ci segue da lassù. Credo sia doveroso ricordare chi ci accompagnerà dal cielo, l’apertura di questa giornata è tutta per loro”.

Introdotto dal deputato Daniele Belotti, Salvini si è avvicinato all’albero, per un commosso momento di ricordo, mentre sul maxi schermo scorrevano le immagini dei militanti leghisti che hanno perso la vita.

Poi, ad aprire gli interventi e dare il via ufficiale alla giornata, è stato Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice.

 

Attorno alle 11.45 è stata la volta di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia: “Popolo di Pontida, voi siete la certezza che la Lega ci sarà sempre, sarà sempre più forte e difenderà sempre i diritti dei nostri cittadini e dei nostri territori. Meraviglioso potersi ritrovare. Due cose rapide: Matteo Salvini qualche giorno fa ha lanciato un’idea bellissima, il ministro dell’Innovazione con sede a Milano. Credo sia un’idea perfetta. Il mio pensiero da lombardo è stato: ‘Noi ci siamo, siamo pronti. Dove meglio se non in Lombardia?’. E poi credo che sia qualcosa di fondamentale per il futuro del nostro Paese: il progetto del ministero dell’Innovazione a Milano sarebbe progetto pilota, anche in altre città si potranno trasferire altri ministeri. Meglio che i dipendenti e dirigenti rimangano chiusi negli uffici romani inaccessibili o sul territorio a contatto diretto coi problemi? Poi Salvini dice una cosa che è già stata applicata in altri Paesi europei: in Germania, Gran Bretagna, Francia. Il futuro sono le risposte che i territori sanno dare. Le Regioni hanno dimostrato che sanno funzionare meglio dello Stato: se siamo riusciti a dettare le linee della riapertura dopo il lockdown lo si deve alle Regioni. Questo è un passaggio significativo, che apre le strade all’autonomia. Siamo giunti al momento in cui l’autonomia è un diritto, dobbiamo dare seguito ai 4 milioni di Lombardi che nel 2017 hanno dichiarato in maniera chiara ed esplicita che vogliono più autonomia, vogliono poter dimostrare che sanno dare dei servizi migliori e più efficienti di quelli che dà Roma. L’autonomia non toglie niente a nessuno, se non agli incapaci che non sanno amministrare. Allora dico: per il bene di quelle Regioni che sono amministrate da incapaci, è meglio che se ne accorgano presto e li mandano a casa. L’autonomia è solo efficientamento, risposte alle effettive esigenze dei territori. I territori sono tutti diversi, dobbiamo valorizzare le loro caratteristiche: lasciate che la Lombardia vada più veloce, ne beneficeranno tutti. Lasciatemi finire dicendo e ricordando che ci stiamo avvicinando anche alle Olimpiadi 2026: stiamo lavorando, dovremo farlo ancora di più perchè ci vogliamo presentare come bravissimi a organizzare e accogliere la gente. Le Olimpiadi sono messaggio di pace, amicizia e solidarietà. Le Olimpiadi uniscono: noi sul nostro territorio organizzeremo delle grandissime Olimpiadi, grazie a tutti voi. La Lombardia è grande perchè i lombardi sono grandi. Il 25 settembre sarà il momento in cui ritroveremo libertà”.

Dal pratone ovazione per il governatore lombardo che ha poi lasciato il palco al collega del Veneto Luca Zaia: “L’autonomia vale anche la messa in discussione di un governo – ha detto, dando un messaggio ancora più chiaro di quello di Fontana – La riforma dell’autonomia è un’assunzione di responsabilità”, ha ribadito sottolineando la necessità di un intervento normativo, che traduca in concretezza l’esito del referendum sul tema del 2014 in Veneto.

“Non ci sono più scuse – ha concluso – da 50 anni parliamo di essere padroni in casa nostra”.

Alle 12.15 ecco salire sul palco Matteo Salvini: “Fatevi sentire a tutta Italia che siete incredibili. Alla faccia di qualcuno che decine di migliaia di persone così non le può avere. Siamo la più grande manifestazione di popolo di questa campagna elettorale: grazie e ancora grazie. Arrivi ovunque il grido di libertà di Pontida. Stiamo arrivando alla fine ma per smentire tutte le invidie e le gelosie, un impegno: scritto bianco su blu l’impegno dei ministri e dei governatori della Lega a prendere per mano questo Paese. Sei impegni su cui mettiamo la firma: stop alle bollette e nucleare sicuro, autonomia regionale, flat tax e pace fiscale, stop alla fornero, stop agli sbarchi e giustizia giusta. Questo è il sacro impegno della Lega a cambiare la nostra grande Italia”.

Dopo le firme, Salvini ha ripreso la parola: “Un grande applauso ai militanti, alle sezioni, ai territori, agli amministratori, agli uomini e alle donne della Lega.

Nel successivo alternarsi dei parlamentari è arrivato anche il turno di Roberto Calderoli, volto storico di Pontida già dal 1990, che non ha mancato di lanciare qualche frecciatina al Pd e a Enrico Letta, impegnato in contemporanea in un comizio a Monza: “A Monza perché è meglio che ti dai alle macchine, visto che il tuo partito sta fallendo dal punto di vista politico. Porterai sul carro funebre le esequie del tuo partito”.

Alle 13.15 il momento dell’attesissimo intervento di Matteo Salvini: “È un’emozione incredibile. Dopo 3 anni di Covid, con la crisi economica, la preoccupazione di mutui, bollette, pensione, lavoro, con tutto ciò che accade nel mondo, vedere voi mi riempie il cuore e non c’è processo che mi possa e ci possa fermare. Un saluto a Enrico Letta che sta guardando centomila persone: se vuoi un panino con la salamelle c’è anche per te, siamo gente per bene ti mandiamo un bacione. Ci sono le bandiere di tutte le regioni: non ce n’è una contro l’altra, c’è l’Italia che spera e guarda avanti, unita nel nome della speranza, del lavoro e della bellezza. L’autonomia premia chi governa bene e aiuta i cittadini: sarò a Crotone e Bari domani, l’autonomia toglierà le maschere, gli alibi ai De Luca, agli Emiliano, ai chiacchieroni che lasciano in perenne emergenza la loro gente da anni. Evviva il Sud che ha voglia di lavorare a testa alta. Perchè per me vengono prima i diritti di milioni di disabili che troppo spesso vivono segregati in casa, gli italiani che aspettano di avere rispetto. Per me la politica è questa: aiutare persone che aiutano altre persone”.

“Qui ci sono anche i miei figli e per me è giornata di festa doppia – ha aggiunto Salvini – Giornata di festa, non di comizio. Innanzitutto c’è un uomo grazie al quale siamo qua, che non è qui perchè sta festeggiando il suo compleanno di domani in famiglia: grazie, onore e forza sempre Umberto Bossi. Sul tuo esempio andremo lontano. Siete una marea: stasera e domani per tv e giornale che non ci amano sarà difficile dire che voi non esistete. Siete tanti da nascondere. Per noi è una campagna impegnativa: mi dispiace che dall’altra parte, non da parte di tutti perchè da sinistra qualche idea è anche venuta. Noi siamo qui e parliamo di lavoro, pensioni, tasse e bollette, perchè mettere 30 milioni non è un capriccio della Lega, è un dovere aiutare gli italiani. Qui c’è gente che si è fatta migliaia di chilometri per venire: grazie. Vedo bandiere da altri Paesi. Prima di andare via vi chiedo un’ultima cosa: il gazebo dei militanti delle Marche, una stretta di mano, un sorriso, un piccolo contributo per chi ha perso tutto. Fratelli marchigiani in bocca al lupo. Voglio un Paese sicuro dove la gente possa curare i suoi fiumi, i suoi mari, i suoi torrenti. Hanno parlato per giorni di Russia e fondi: non abbiamo mai chiesto e preso niente da nessuno. Siamo italiani: difendiamo sempre e solo il lavoro dei cittadini italiani. Rispettiamo i popoli di tutto il mondo, ma chiediamo rispetto. Per me il voto è sacro: rispettate il voto di milioni di italiani che pare che stiano per dare governo alla LEga e al centrodestra. Sarebbe un orgoglio essere scelto da voi e indicato come premier dal presidente Mattarella. Abbiamo uomini, donne, idee e progetti per i futuro. Chi sceglie la Lega fa scelte chiare: il lavoro prima di tutto. La prima leggere che cancelleremo è la diabolica Fornero, una delle più sbagliate mai approvate dal parlamento della Repubblica dal dopoguerra a oggi. Legge ingiusta e iniqua. Via quella legge: garantire un sussidio per chi non può lavorare è sacrosanto ma continuare a dare migliaia di euro a chi rifiuta offerte di lavoro è immorale per chi ogni mattina si alza per andare a lavorare. Quei soldi li uso per i giovani e posti di lavoro sicuri e stabili. La flat tax all’Italiana al 15%: ha dato lavoro a milioni di lavoratori autonomi, chi sceglie la Lega sceglie di tagliare le tasse anche al popolo dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle famiglie con figli a carico. Pagare meno per pagare tutti e se evadi ti metto in galera. A proposito di bollette: tanti sindaci, commercianti e imprenditori mi hanno detto che hanno bollette che stanno impazzendo a casa e al lavoro, in attesa che l’Europa metta il famoso tetto. In attesa che il governo metta i soldi: è un simbolo, non risolve i problemi del mondo, ma i piccoli mattoncini costruiscono la grande casa. Da qualche anno grazie al genio di Renzi paghiamo in bolletta anche il canone Rai: siccome siamo in Europa, abbiamo studiato come funziona in Ue. Il canone non esiste: ci prendiamo questo impegno, niente canone nella bolletta della luce per questo servizio pubblico. Pagare qualche fenomeno di sinistra che fa campagna a spese vostre in tv credo si possa risparmiare: si può fare, lo fanno 10 Paesi. Penso che possiamo permetterci di azzerare il canone Rai per andare a fare la spesa 3 volte in più. Questo è uno dei piccoli esempi di cose che si possono fare. Come l’abolizione del numero chiuso per la facoltà di medicina: mancano medici, infermieri, laureati e metti il numero chiuso con 50mila giovani a casa. Apriamo le nostre Università e le nostre facoltà ai giovani più capaci perchè non si può andare avanti solo per raccomandazioni e colpi di fortuna. L’Italia ha bisogno di merito e di opportunità”.

“Anche a Napoli e in Campania c’è voglia di autonomia. L’Italia è capitale mondiale dei beni culturali. Pensate se ogni singola regione potesse gestirsi il proprio patrimonio senza passare da Roma e dai Ministeri quanto lavoro in più ci sarebbe. Questa è l’autonomia, da Treviso a Bari: viva l’autonomia e il governo dei territori. Viva le identità. Che bello è essere diversi: Dio, per chi crede, ci ha fatto diversi. Io dico viva le diversità, non dico che uno è migliore di un altro, perchè quello è razzismo. La Lega è garanzia di tutela del patrimonio delle diversità italiane che è un unicum al mondo: ciò che mi fa paura non sono i processi, ma l’ideologia del nulla, del politicamente corretto, del pensiero unico. Evviva le identità, le bellezze, le diversità. Cosa pensiamo dell’Europa? L’Europa dei padri fondatori non è quella di oggi, dove contano in due. Io voglio che l’Italia sia in Europa da protagonista, non da accompagnatrice delle scelte di Parigi o di Berlino. Questa Europa dove comandano pochi e pagano gli altri, la voglio cambiare riportando l’asse più a Sud con l’alleanza dei Paesi del Mediterraneo. Perchè il Mediterraneo torni fonte di ricchezza come è sempre stato. Se le frontiere non le protegge l’Europa lo facciamo noi e in Italia entra solo chi ha il permesso. L’Europa serva delle multinazionali e della grande finanza, quella che fa la guerra agli agricoltori, allevatori e pescatori italiani non può essere la nostra Europa. Un’altra Europa è possibile: i padri fondatori puntavano sulla piena occupazione, non sul patto di stabilità, legge Fornero. Nostro dovere difendere le piccole comunità, l’Italia è lunga e tanti comuni hanno meno di 5mila abitanti: grazie alla Lega la vostra casa e il vostro negozio o capannone non hanno avuto aumento di tasse e Imu. Aumentare le tasse sulla casa è una follia. Sapete quanto costa togliere l’Imu nei borghi sotto i tremila abitanti, case magari ereditate dove non vai mai e sta per cadere il tetto? 800 milioni di euro. Qualcuno dice che per ripopolarli serve far arrivare altri immigrati: io dico, facciamo pagare meno tasse agli italiani e vedrai come si ripopolano. Avrei tanto da dire, ma con la voce che mi rimane vi regalo alcune sensazioni. Abbiamo fatto tutto e solo giusto negli ultimi tre anni? No. Abbiamo commesso errori? Sì. Solo chi fa sbaglia. Un sindaco può sbagliare, un medico può sbagliare, un ministro può sbagliare, un senatore può sbagliare. Importante è riconoscerlo e sbagliare il meno possibile più avanti. Abbiamo votato solo leggi delle quali eravamo strettamente convinti? No. Con un governo insieme a Di Maio e Lamorgese difficile fare solo quello di cui siamo convinti. Ma tra una settimana abbiamo una grande possibilità  a portata di mano. Non c’è un governo travagliato con Tizio o Caio. Anche se con i 5 Stelle abbiamo portato a casa alcuni risultati, dopo anni di chiacchiere grazie a una grande donna della Lega che sarebbe un grande ministro della Giustizia come Giulia Buongiorno è legge il Codice Rosso. Anni di chiacchiere, delle compagne da salotto, arriva la Lega e in un anno approviamo la riforma del Codice Rosso. Vi prometto che il prossimo ministro degli Esteri sarà un ambasciatore, e quello della Salute un medico che conosce gli ospedali. E un avvocato alla Giustizia. Letta ha detto che Pontida è provincia dell’Ungheria? Hanno questa passione per la geografia. Io rispetto le scelte democratiche degli altri Paesi del mondo. Un giorno siamo Ungheria, l’altro la Russia, gli Stati Uniti. C’è una crisi peggiore del Covid all’orizzonte, quella energetica che rischia di fare strage di fabbriche e posti di lavoro. Prevenire è meglio che curare: dobbiamo mettersi insieme per risolvere, non mettiamoci a litigare in parlamento su altro, fare la guerra su temi come l’aborto. Dobbiamo tutelare la vita e dare alla donna sempre un’alternativa ma l’ultima parola spetta a lei. Nessuno può togliere alla donna l’ultima parola su una vita che nasce. Uniamo invece il Paese per salvare il lavoro che è un’emergenza nazionale”.

“A chi vuole astenersi dico: avete la testimonianza di una marea umana che si è fatta migliaia di chilometri per venire qui a dire che c’è. La Lega è il movimento della concretezza, della risoluzione dei problemi e dei valori. Saremo un po’ all’antica, dice qualche influencer, ma per me la mamma si chiama mamma e il papà si chiama papà. Posso capire che c’è delusione, perchè la pensione non aumenta e il lavoro a mio figlio nessuno lo trovo: tutto giusto, ma posso dire che se voti la Lega significa votare la giustizia sociale, aiutare chi è più lontano con il lavoro vero e sicuro. Il ponte sullo stretto di Messina serve all’Italia per creare il lavoro vero. L’alta velocità, la pedemontana, le Olimpiadi. La forma di energia più green, più pulita, sicura, emissioni zero e meno costosa da adesso ai prossimi 30 anni si chiama energia nucleare di ultima generazione, una parola che fa paura a Letta e Conte. Chi dice no lo spieghi alle fabbriche che chiuderanno per i costi dell’energia. Rinnovabili e nucleare possono stare insieme. Grazie a ciò che farete in questa ultima settimana. A me non interessa governare per governare, vincere le elezioni non è un fine: vincere le elezioni e governare è un mezzo, non un punto d’arrivo. Se qualcuno in politica pensa che arrivare sulla poltrona sia l’arrivo e poi una volta seduto non fa una mazza non ha capito niente. A noi serve gente umile, dinamica. Come questa giornata di sole in questo splendido prato pieno: una settimana e vincere le elezioni ci servono per trovarci tra qualche mese qui a raccontarci cosa siamo riusciti a fare. Gli altri sono quelli delle chiacchiere: noi siamo quelli che se dicono una cosa la fanno. Salute, sicurezza, lavoro: questa è la Lega. Vedrete che all’estero un’Italia con un governo serio, stabili, coerente, sarà molto più rispettata di un’Italia rappresentata da 38 cose diverse. La vediamo uguale su tutto io, Giorgia e Silvio? Su quasi tutto. Per cinque anni governeremo bene insieme, senza scherzi, cambi di casacca o cambi di programma. Quello che c’è nel programma è sacro, le lasciamo a sinistra le divisioni. Poi la Lega è la Lega e l’autonomia viene prima di altro, cancellare la Fornero è più importante di altro, la Flat Tax al 15% è da fare  subito, aiutare gli italiani a pagare le bollette della luce non è un di più. Sappiamo tenere serrati i ranghi e la giornata di oggi mi dà forza ed energia. Grazie, vorrei riuscire ad abbracciarvi tutti. Grazie al grande popolo di Pontida, questa è l’Italia generosa, solidale, accogliente, l’Italia amica di tutti ma serva di nessuno. Grazie per esserci, viva l’Italia, via la Lega e andiamo a vincere queste elezioni per prenderci in mano il Paese”.

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