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Valle imagna

Bambini, anziani, disabilità e inclusione: sei centri per la famiglia sperimentano iniziative

Il progetto di Ats Bergamo prevede proposte per favorire la socializzazione e potenziare i legami famigliari, comunitari e tra pari.

Sei Centri per la Famiglia aperti sul territorio bergamasco e finanziati da Ats Bergamo.

Promosse da Regione Lombardia, queste strutture creano interventi coordinati e di sistema, in risposta alle esigenze familiari. Si tratta di Strutture sul territorio e aperte al territorio, che promuovono il benessere, rafforzano le risorse psicosociali e offrono supporto alla famiglia in tutto il suo ciclo di vita.

Il primo progetto in graduatoria finanziato da ATS Bergamo, dal titolo “Centri per la Famiglia in rete”, è dell’Ambito Territoriale Valle Imagna-Villa D’Almè, ente capofila, insieme ai partner istituzionali Asst Papa Giovanni XXIII e del privato sociale Aeper Cooperativa Sociale, Alchimia Cooperativa Sociale e Associazione Spazio Famiglia Onlus.

Il progetto prevede la costruzione di una sinergia tra i servizi per la famiglia già presenti sul territorio. In pratica propongono attività dedicate alle diverse fasce d’età.

I centri “Il Gelso” di Almenno San Salvatore e “Il Carpino” di Brancilione di Corna Imagna, entrambi di recente apertura, proporranno attività rivolte alla fascia 0-6 anni; le due Case della Comunità di Sant’Omobono e Villa d’Almè e i relativi Punti Unici di Accesso (PUA); l’Ufficio Minori e Famiglia dell’Ambito; il Servizio Fragilità e il Servizio Inclusione dell’Ambito.

L’Ambito Valle Imagna-Villa d’Almè è costituito da 20 Comuni, conta una popolazione di 52.847 residenti (al 2020) per 21.740 nuclei famigliari, con la necessità di conciliare territori montani, collinari e periurbani.

La connessione dei 7 snodi permetterà di strutturare un centro per la famiglia diffuso sul territorio, oltre a un modello di intervento in rete che risolva criticità quali: la scarsa accessibilità e fruibilità di esperienze significative di ascolto e confronto, le distanze geografiche e le difficoltà logistiche, che limitano le possibilità di partecipazione.

Un punto di attenzione nell’elaborazione del progetto ha riguardato la carenza di luoghi in cui promuovere il ruolo sociale delle famiglie e sviluppare percorsi di arricchimento esperienziale.

Attraverso l’analisi dei bisogni e grazie all’opportunità offerta da Ats Bergamo, sarà possibile ampliare l’offerta e le attività per quattro importanti aree: età evolutiva, anziani, disabilità e inclusione.

Il progetto durerà fino a giugno 2024 e amplierà l’offerta per gruppi di persone delle diverse aree prese in considerazione, al fine di favorire la socializzazione e potenziare i legami famigliari, comunitari e tra pari.

Verranno inoltre definiti protocolli operativi e attivata un’ équipe multidisciplinare, per garantire la tenuta dei punti rete e delle rispettive operatività uniformandone procedure, approcci e servizi, favorendo le connessioni con gli attori del territorio.

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