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Alla cento4

Perfomedia, il corpo si fa arte con Emilio e Franca Morandi fotogallery

Nella performance non c’è teatro, non c’è partitura, non c’è canovaccio: l’azione nasce da un’idea e varia a seconda dei fattori esterni e delle contaminazioni ambientali

Bergamo. Sabato 24 settembre, l’Associazione culturale Cento4, in collaborazione con Arte Studio Morandi di Ponte Nossa, presenta la rassegna Perfomedia: evento/incontro annuale di artisti indipendenti che, attraverso installazioni e performance, creano “spettacoli progetti”.

La loro azione è l’opera d’arte.
Nella performance non c’è teatro, non c’è partitura, non c’è canovaccio: l’azione nasce da un’idea e varia a seconda dei fattori esterni e delle contaminazioni ambientali. La centralità comunicativa del corpo amplifica la ritualità del gesto-suono-segno permettendo il coinvolgimento empatico del pubblico.

L’artista agisce sulle emozioni nascoste, su quello che si ha dentro e che non sempre si riconosce: la parte più segreta di tutti noi. Retaggio di antichi cerimoniali propiziatori? Uso del corpo per la comunicazione diretta senza nessun medium? Un gioco sottile che innesca emozioni. La performance-art esiste nel momento in cui viene esplicitata attraverso l’azione e si conclude in essa, è perciò definita anche “arte effimera” in quanto non duratura nel tempo.

Nelle arti visive tradizionali l’oggetto, quadro o scultura, è l’opera; nella performance-art l’opera è l’azione in sé, non nel prodotto derivante.

Sabato 10 Settembre, Emilio Morandi ha inaugurato, nello stesso spazio, la mostra Story of Kafka aperta fino al 25 settembre.

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