Bergamo. Una squadra Gos Movimento terra dei vigili del fuoco di Bergamo è al lavoro nelle Marche per prestare supporto ai colleghi che stanno gestendo le’mergenza dovuta all’alluvione che ha colpito l’Anconetano.
Cinque vigili del fuoco si stanno adoperando per rimuovere il fango e i detriti dalle strade per consentire il rirpistino della circolazione dei mezzi pesanti e arrivare così nelle zone più colpite, nei paesi che risultano ancora isolati.
Le vittime accertate sono 11, due i dispersi, tra i quali Mattia Luconi, un bambino di 8 anni, strappato dalle braccia della madre che tentava di portarlo in salvo, travolti entrambi da un’ondata di acqua e fango.
La mamma, farmacista di 42 anni, è ricoverata con un principio di polmonite e non si dà pace. La sera del 15 settembre la donna stava rientrando a Barbara dopo il lavoro e si trovava in auto con il figlio quando il fiume è esondato. La madre ha preso in braccio il figlio, affetto da autismo, ed è uscita dal veicolo, ma la furia dell’acqua glielo ha strappato via. Lei ha provato a raggiungerlo ma, a causa del buio, l’ha perso di vista e da qual momento Mattia risulta disperso.
Una falla nell’argine destro del fiume Misa, all’altezza del quartiere di Borgo Molino, già inondato due giorni fa, sta preoccupando l’amministrazione comunale di Senigallia. Si tratta di una rottura di dimensioni limitate a circa 1,5 metri che potrebbe però, in caso di nuova piena, creare altri guai. Nella giornata di sabato c’è stato un intervento di riparazione provvisoria e in somma urgenza della falla situata subito dopo il ponte autostradale dell’A14 dopo che è scattata l’immediata segnalazione alla Protezione civile regionale. L’area, ancora alle prese con le pulizie per i recenti allagamenti, era stata alluvionata anche del 2014.
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa ancora a carico di ignoti. Da subito l’allerta gialla diffusa ore prima dalla Protezione Civile della Regione è apparsa era ben più grave del rischio leggero paventato. Non si parla di sequestri, ma i carabinieri sono stati negli uffici della Regione Marche per acquisire documenti che saranno utili alle indagini.
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