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L'iter

Paladina-Sedrina: da Anas 1,4 milioni per il progetto, ora ne servono 420

Sbloccati i fondi che mancavano per completare la progettazione definitiva dell'opera, ma per la realizzazione del terzo lotto di tangenziale la strada è sempre in salita

Si torna a parlare della Paladina-Sedrina: Anas ha infatti sbloccato il finanziamento da 1 milione e 400 mila euro che mancava per completare la progettazione definitiva della tangenziale, in stallo ormai da parecchio tempo (un altro milione e 800 mila euro era già stato messo sul piatto da Comunità Montana Valle Brembana e Bim, altri 2 milioni e 950 mila euro dalla Provincia di Bergamo per un totale di 6 milioni e 150 mila euro).

“I fondi sono stati confermati grazie all’intervento del Ministero delle Infrastrutture e al lavoro di sponda che abbiamo portato avanti con il deputato Daniele Belotti e la senatrice Simona Pergreffi (Lega, ndr), che hanno seguito da vicino la questione e che ringrazio”, commenta il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi.

“Avevo preso questo impegno mesi fa insieme alla senatrice Pergreffi, e volevo assolutamente onorarlo entro la fine del mandato – le parole di Belotti -. Nelle ultime settimane abbiamo quindi pressato Ministero e Anas perché confermasse ufficialmente il contributo”. “Ora abbiamo la soddisfazione di veder concluso l’iter per la ridefinizione di un progetto così importante per tutta la valle Brembana”, aggiunge Pergreffi.

La speranza è che una volta completata la progettazione si possano trovare soluzioni per abbassare i costi mastodontici dell’opera: 420 milioni di euro contro i 90 inizialmente previsti nel 2006. “Si è già perso tanto tempo, i problemi del traffico vallare li conosciamo bene e vanno risolti – dice il presidente della Comunità Montana, Jonathan Lobati -. Siamo aperti ad altre soluzioni, purché valide, ma ad oggi non ne vedo e non ne sento parlare. Sta alla politica trovare le soluzioni per finanziare un’opera che dovrà assolutamente migliorare l’accesso in Valle Brembana. Una problematica che si trascina ormai da troppi anni”.

Dall’avvio dell’iter sono passati più di quindici anni e i tempi, ancora una volta, non si preannunciano affatto brevi. Il terzo ed ultimo lotto della Tangenziale Sud prevede circa 7 delicati chilometri di tracciato (4 in galleria, i restanti in trincea) a partire dallo svincolo di Valbrembo fino a quello di Villa d’Almè Nord, verso Botta di Sedrina, dove si raccorderebbe con il viadotto già esistente.

Obiettivo dell’opera, tra le altre cose, quello di risolvere l’annoso problema dei ‘tappi’ viabilistici che si formano all’ingresso in valle. Senza i fondi necessari, il presidente della Provincia Gandolfi ha più volte suggerito di trovare delle soluzioni “tampone” per snellire il traffico (in particolare all’altezza dell’affollatissima rotatoria d’Arlecchino a Villa d’Almè) nell’attesa che il cantiere della Paladina-Sedrina cambi ancora una volta la fisionomia delle strade che collegano l’hinterland alla montagna.

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