Gandino. Si sa che le capre hanno una notevole capacità di arrampicarsi e spesso le si può trovare intente a brucare tranquille in luoghi improbabili, su rocce a picco sui burroni, sulle pareti quasi verticali dei dirupi di montagna. Ma pensare che si possano avventurare perfino sopra il tetto di un’abitazione, sarebbe correre un po’ troppo con la fantasia.
E invece è accaduto a Gandino quando, nel pomeriggio di mercoledì, tre capre e una pecora sono state avvistate sopra un tetto di un caseggiato del centro storico, a circa dieci metri d’altezza.
Dopo un primo avvistamento da parte di un residente, in via Mirandola si è radunato un gruppo di persone, tutte con il naso all’insù e il fiato sospeso, in pena per le sorti dei quattro animali. Che invece sembravano tranquillissimi: la pecora si è perfino seduta proprio su un angolo del tetto, ad ammirare il panorama.
Si è scoperto poi che le tre caprette e la pecora facevano parte di un gregge che il proprietario aveva portato a pascolare nel giardino del caseggiato, che è disabitato, in accordo con il proprietario. I quattro animali sono saliti sulle finestre, ormai senza vetri, e sono saliti dalle scale fino a raggiungere l’ultimo piano dell’edificio. Da qui hanno poi superato una finestrella e si sono ritrovati tra i coppi storici e i comignoli.
A riportare a terra i fuggitivi ci hanno pensato il pastore, i proprietari dello stabile e alcuni passanti, che sono dovuti salire sul tetto per mettere in sicurezza gli animali.
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