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Nella notte

Violenta grandinata sulla Bergamasca, il maltempo distrugge i secondi raccolti fotogallery

Coldiretti: "Danni soprattutto nella Bassa e media pianura bergamasca. In alcune aree collinari colpiti anche i vigneti"

Violenta grandinata sulla bergamasca nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 settembre. Molte le segnalazioni e le fotografie giunte in redazione e sui social. Da Treviglio a Costa di Mezzate, da Bagnatica a Bergamo molti gli allarmi lanciati per i danni causati ad alcuni edifici e all’agricoltura.

Sorgo e mais di secondo raccolto sono stati triturati dalla grandine, secondo un primo monitoraggio dei tecnici di Coldiretti Bergamo dopo il forte temporale che si è abbattuto in diverse zone della provincia causando pesanti danni.

“Le colture bersagliate dai chicchi di ghiaccio sono state rilevate a macchia di leopardo soprattutto nella zona della bassa e della media pianura bergamasca – precisa Coldiretti Bergamo -, mentre in alcune aree collinari sono stati colpiti anche i vigneti”.

“Dopo la lunga siccità – aggiunge Coldiretti – questo evento estremo rappresenta l’ennesimo duro colpo per il settore agricolo che quest’anno è già stato fortemente danneggiato dagli effetti dei cambiamenti climatici. Per quanto riguarda il mais di secondo raccolto i campi con questa coltura erano già molto limitati rispetto agli anni scorsi a causa della mancanza di risorse idriche per l’irrigazione, la grandine ha distrutto anche quel poco che si era riusciti a coltivare”.

A livello nazionale il 2022 si conferma essere l’anno nero per l’agricoltura italiana dal punto di vista climatico tra siccità e maltempo, con perdite superiori ai 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale.

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

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