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Filago

Neodecortech, il fatturato cresce del 20% nel primo semestre 2022

Le vendite del gruppo con sede a Filago sono cresciute in Italia, Europa e triplicate in America, sono diminuite in Asia, Medio Oriente e Africa

Filago. Neodecortech ha chiuso il primo semestre con ricavi netti che ammontano a 99,2 milioni di euro, in crescita del 20,4 % rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, chiuso a 82,4 milioni di euro.

“Per quanto riguarda la filiera delle superfici decorative legate al mercato del mobile e dell’arredo, sia inteso come furniture che come flooring – ha spiegato l’amministratore delegato Luigi Cologni, commentando i dati-, si è assistito nel corso del primo semestre del 2022 alla continuità del trend di crescita osservato sin dalla metà del 2020 e per l’intero esercizio 2021, seppure con un’intensità minore”.

Più nel dettaglio, le vendite della divisione carta decorativa stampata sono in aumento del 14,2%. Le vendite della divisione carta decorativa crescono del 42,3%. Quelle della divisione energia sono in leggera diminuzione del 7,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

A livello geografico le vendite sono aumentate in Italia del 31,9% (esclusa la divisione Energia), in Europa del 11,2%, sono diminuite in Asia (-40,3%) e Medio Oriente (-12,9%), sono invece triplicate in America (+271%) e leggermente diminuite (-33,1%) in Africa sempre rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

“Il perdurare del conflitto in Ucraina – ha ricordato Cologni – sta chiaramente ingenerando una diminuzione della propensione al consumo da parte dei consumatori in generale e quindi anche riguardo a mobili e flooring. Dall’inizio del secondo semestre, in linea con il generale peggioramento del sentiment macroeconomico di mercato appunto, ha avuto inizio un rallentamento degli ordini in entrata rispetto ai livelli alti degli ultimi due anni”.

Al 30 giugno 2022, il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 87,1 milioni di euro con un’incidenza dell’87,8% sui ricavi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui erano pari a 61,8 milioni di euro (75% dei ricavi), per effetto degli aumenti dei prezzi delle materie prime strategiche del gruppo (resine, carta decorativa, film plastico, cellulosa, biossido di titanio e grasso animale), dei trasporti e dei costi dei vettori energetici.

“Nel corso del primo semestre 2022 -ha spiegato l’amministratore delegato-, il continuo aumento dei prezzi per tutte le materie prime strategiche del Gruppo (resine, carta decorativa, materiali plastici, biossido di titanio, cellulosa e sottoprodotto di origine animale) ha reso necessario un incremento dei prezzi applicati alla clientela da pare di Neodecortech e di Cartiere allo scopo di preservare i margini, i quali si prevede che subiscano nei prossimi mesi una contrazione a causa del sopra indicato peggioramento del sentiment di mercato. Per quanto riguarda gli elevatissimi incrementi dei costi dei vettori energetici, si segnala il loro impatto significativo sui costi operativi nel primo semestre 2022 sulle due società operative Neodecortech e Cartiere di Guarcino, solo in parte compensato dai crediti imposta per gli energivori e gasivori, dal modesto ribaltamento di tali costi sui prezzi applicati ai clienti finali e dall’andamento positivo di Bio Energia Guarcino”.

I costi per il personale ammontano a 11 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (11,2 milioni di euro) con un’incidenza dell’11,1% sui ricavi (in calo rispetto al 13,6% del primo semestre 2021). I dipendenti in forza al 30 giugno sono 402 rispetto ai 406 del 31 dicembre 2021.

Il margine operativo lordo (EBITDA) ammonta a 10,9 milioni di euro (11% dei ricavi), con un incremento in valore assoluto del 10,7% rispetto a 9,8 milioni di euro al 30 giugno 2021 (11,9% dei ricavi) e una lieve diminuzione della marginalità percentuale legata agli effetti visti sopra degli aumenti dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici.

Il margine operativo netto (EBIT) è pari a 6,1 milioni di euro (6,2% dei ricavi), in aumento del 15,2% rispetto ai 5,3 milioni di euro (6,4% dei ricavi) dei primi sei mesi del 2021.

Gli oneri ed i proventi finanziari al 30 giugno 2022 riflettono l’effetto netto dello stralcio del debito finanziario prescritto verso il MICA (5 milioni di Euro) e del credito correlato verso Andreotti Fotoincisioni (1,3 milioni di Euro) pari a 3,8 milioni di Euro. Pertanto, gli oneri finanziari netti aggiustati dello stralcio del credito di cui sopra ammontano a 0,5 milioni di Euro in diminuzione rispetto a 0,6 milioni di Euro al 30 giugno 2021.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 9,5 milioni di euro (5,7 milioni di euro adjusted per gli effetti di cui sopra) e si confronta con 4,7 milioni di euro al 30 giugno 2021.

Il periodo al 30 giugno 2022 chiude con un utile netto di 8,1 milioni di euro (pari allo 8,2% dei ricavi), rispetto a 3,1 milioni di euro al 30 giugno 2021 (pari al 3,8% dei ricavi).

L’utile netto adjusted, rettificato dagli effetti dello stralcio del debito e credito finanziari prescritti (al netto anche degli effetti fiscali), è pari a 5,3 milioni di euro, quindi in aumento di 2,1 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2021 (+71%).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 si attesta a 34,3 milioni di euro, ed evidenzia un aumento di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, legato al maggior assorbimento di cassa del circolante, per maggiori difficoltà nel ribaltare gli aumenti di prezzi delle materie prime, e alle necessità di approvvigionamento anticipato di materie prime, mentre è in leggera diminuzione rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021, in quanto i 41 milioni di euro a tale data includevano i 5 milioni di euro del debito finanziario verso il MICA stralciato nel primo trimestre 2022.

“La posizione finanziaria netta – ha concluso Cologni -, pur in modesta crescita rispetto al valore del 31 dicembre scorso (circa 29 milioni di euro), è assolutamente in linea rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente se depurato degli effetti del finanziamento MICA. Questo dato è molto positivo se si considera che, a causa della moderata contrazione dei margini rispetto al 1° semestre dell’anno scorso, vi è stato un temporaneo incremento dell’indebitamento finanziario per maggior utilizzo delle linee a breve, per il fatto che si sono dovuti effettuare degli approvvigionamenti anticipati di alcune materie prime strategiche, dei ridotti incentivi di Bio Energia Guarcino ed a causa dei necessari tempi di trasferimento sui listini di vendita degli aumenti di costo”.

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