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Lo sfogo

Libri scolastici irreperibili, il negoziante di Fiorano: “Su 163 richiesti me ne hanno consegnati 2”

A pochi giorni dalla prima campanella il problema dei ritardi nelle forniture

Non solo il caro-bollette, al rientro dalle vacanze le famiglie hanno dovuto affrontare anche il capitolo dei libri di testo scolastici: fino a 500 euro per uno studente lombardo che frequenta la prima liceo o di un istituto tecnico (la somma dipende in gran parte dall’indirizzo di studio scelto dai figli). Ma anche quaderni, penne, astucci e zaini, specialmente se di marca, richiedono un budget sempre più alto.

“I rincari ci sono tutti gli anni, non sono una novità – commenta Antonio Terzi, presidente di Confesercenti Bergamo e dell’Associazione Librai Bergamaschi -. Si parla di un 2% in più per quanto riguarda i libri e tra il 6 e l’8% per gli articoli di cancelleria, un dato più elevato rispetto agli scorsi anni ma in linea con l’attuale tasso di inflazione”.

Il problema vero, ora, è un altro: quello dei ritardi delle forniture. “Lunedì, in molte parti d’Italia, i ragazzi torneranno a scuola e mentre impazza una campagna elettorale che strumentalizza il tema, noi librai siamo in prima linea a fare da parafulmine, sommersi dalle lamentele per i ritardi e per la Dote Scuola arrivata solo il 7 settembre. Le famiglie – racconta Terzi – ci chiedono pressioni impossibili da esercitare sugli editori perché stampino il loro benedetto libro. Ma a dover giustificare tutto ciò – dice – siamo noi, che nemmeno siamo i responsabili di questo scempio”. A suo dire “annunciatissimo”.

I ritardi colpiscono soprattutto chi si è ridotto ad approvvigionarsi nelle ultime settimane. “Alcuni per abitudine ormai consolidata, altri a causa degli esami di riparazioni o in attesa della dote scuola – spiega Terzi -. Gli editori ci segnalano ritardi di almeno due mesi nelle forniture della carta e di conseguenza delle stampe programmate. Fino a metà luglio i magazzini erano ben forniti, ma ora sta arrivando pochissimo materiale. Buona parte di quelli che non si sono mossi in anticipo rischiano di iniziare l’anno senza libri”.

Molto chiaro, a tal proposito, è lo sfogo postato sui social da Roberto Squinzi, titolare della libreria Alessia di Fiorano al Serio: “Molte classi e molti studenti hanno la lista dei libri completa, altri no. Molti li hanno già ritirati, altri attendono i soldi della dote scuola (le librerie – ricorda – anticipano migliaia di euro già da fine giugno per approvvigionarsi di libri di testo che verranno ritirati e riscossi a fine settembre). Altri clienti sono tutt’ora in attesa. Non dipende da noi – ribadisce a sua volta -. L’altro giorno ha consegnato per l’ennesima volta un editore da cui ci serviamo direttamente. Ebbene, su 163 libri richiesti ce ne ha forniti solo 2. Gli altri è inutile andare a cercarli da grossisti e distributori, non li ha nessuno. Non li ha l’editore ed inutili sono telefonate o mail di sollecito. I libri, dicono arriveranno. Sì, ma quando? Così va il nostro mondo…”.

Il consiglio di Antonio Terzi è quello di prenotare un titolo rivolgendosi alla libreria di vicinato, senza perdersi in ricerche ostinate e spesso infruttuose: “Girare tutti i punti vendita della provincia non serve, è inutile perché siamo tutti alle prese con la stessa situazione. Il consiglio che mi sento di dare è quello di rivolgersi alla libreria di vicinato, prenotare il libro e armarsi di pazienza. Soprattutto – conclude – cercate di non prendervela con i librai. Siamo l’ultimo anello della catena”.

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