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La decisione

Faida tra trapper, il Tribunale del Riesame: Simba La Rue passa ai domiciliari

Revocata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere

Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Simba La Rue, alias del trapper Mohamed Lamine Saida, e disposto gli arresti domiciliari nella comunità Kayros di Vimodrone (Monza).

Il ventenne era finito, su ordine del gip Guido Salvini, a San Vittore lo scorso 29 agosto per due presunte aggressioni commesse nell’ambito della faida del suo gruppo con quello rivale del trapper Baby Touchè.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, il giudice aveva rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni, legale di Simba. Al giovane era stato, però, concesso di essere trasferito temporaneamente in ospedale per farsi sottoporre a un intervento chirurgico per recuperare la gamba colpita più volte da un’arma da taglio durante l’agguato subito la notte del 15 giugno in un parcheggio a Treviolo. Operazione che tuttavia non è stata ancora effettuata.

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