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Bergamo

La Carrara cantiere aperto: in dialogo con il pubblico per mostrare il museo che verrà

Con l’avvio dei lavori, il museo promuove una serie di strumenti e azioni per condividere gli aggiornamenti sulle varie fasi di rinnovamento degli spazi, e preparare la strada ai grandi progetti espostivi del 2023

Bergamo. Accademia Carrara ha dato avvio ai lavori di rinnovamento degli spazi interni ed esterni del museo, in vista della riapertura del 26 gennaio 2023, nell’anno in cui Bergamo con Brescia sarà Capitale Italiana della Cultura. Un importante progetto di restyling che, da un’approfondita riflessione maturata negli scorsi anni sul futuro del museo, sul suo ruolo e sulle tante necessità e opportunità contemporanee, passa ora alla fase operativa, mettendo in atto il progetto architettonico studiato da Antonio Ravalli e dal suo team.

Sin dai primi stadi dei lavori della nuova Carrara, il museo intende costruire un percorso di continuità e comunicazione, mantenendo, anche a porte chiuse, il contatto con il pubblico, condividendo aggiornamenti costanti sulla trasformazione del museo, dalle fasi iniziali di disallestimento fino a quelle conclusive in vista della riapertura. In quest’ottica, la cancellata del museo da elemento di chiusura diventa una finestra su ciò che succede dietro le quinte, e preludio di ciò che attenderà i visitatori nel 2023.

Generico settembre 2022

Un QR code posizionato al centro dell’allestimento sulla cancellata che affaccia su Piazza Carrara permette di collegarsi, tramite smartphone, a una pagina web dedicata specificatamente ai lavori di rinnovamento museale (Verso il 2023), che comprenderanno anche l’apertura de I Giardini di PwC a giugno 2023, mentre dei pannelli informativi anticipano i tre grandi progetti espositivi previsti per l’anno della Capitale Italiana della Cultura: Cecco del Caravaggio. L’allievo modello (26 gennaio > 4 giugno 2023), Vette di luce. Naomi Ishikawa sulle Alpi Orobie (23 giugno > 3 settembre 2023), Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma (28 settembre 2023 > 14 gennaio 2024).

Anche i canali social (Instagram, Facebook, Twitter) di Accademia Carrara faranno da ponte con il pubblico, grazie a un programma editoriale di contenuti dedicati sia ai lavori in corso sia al “museo che verrà”.

“La nuova Carrara punta a tre distinti obiettivi: valorizzazione del patrimonio, flessibilità e attrattività dell’offerta espositiva e sostenibilità gestionale – dichiara Giorgio Gori, sindaco e presidente della Fondazione Accademia Carrara -. Il progetto di riallestimento si prefigge di dare maggiore evidenza al prezioso cuore della collezione, e, al tempo stesso, di guadagnare la flessibilità necessaria a realizzare diverse e frequenti focalizzazioni su specifiche parti del patrimonio, così da rendere sempre diversa l’esperienza di visita. Il nuovo allestimento favorirà una migliore sinergia tra la collezione permanente e le mostre temporanee che si succederanno nel tempo, all’interno dell’unica e storica sede. L’intenzione è quella – nella prospettiva dei prossimi anni – di assicurare piena sostenibilità alla Fondazione, così da poter dedicare una crescente quota di risorse alla progettualità artistica ed espositiva. Infine, Accademia Carrara aggiunge un importante tassello in vista dell’appuntamento Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, ovvero l’apertura di oltre 3000 metri quadrati di patrimonio verde di pertinenza del museo, finora inaccessibili e che per la prima volta saranno aperti al pubblico. Una Carrara, quindi, che si rinnova profondamente, non solo all’interno delle sale, ma anche all’esterno”.

“I musei non sono più torri d’avorio riservati a élite di specialisti, ma si aprono sempre più alle comunità con trasparenza e continuità – afferma Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura Comune di Bergamo -. In particolare tutto il “dietro le quinte” di un museo – quel molteplice sistema di attività di tutela, studio, ricerca e, in questo caso specifico, restauro e allestimento, fondamentali per il suo corretto funzionamento e che richiedono competenze specifiche e approfondite – devono essere rese disponibili e comunicate nel modo più ampio possibile. La cancellata dell’ingresso della Carrara che tramite un QR code consentirà a visitatori e cittadini di seguire le fasi del riallestimento e avere notizie sulle prossime mostre, così come gli aggiornamenti che si susseguiranno in questi mesi tramite il sito e i canali social del museo, sono espressione di questa necessaria apertura verso l’esterno, una finestra aperta sui lavori che fervono al suo interno, alla vita nascosta nel museo, utile a capirne anche la complessità dei meccanismi di funzionamento”.

Accademia Carrara

“La definizione di uno spazio museale è un processo complesso che comporta analisi, ricerca scientifica, progettazione degli spazi in funzione della conservazione e dell’esposizione delle opere e dei dispositivi volti a migliorare la loro fruizione da parte del pubblico – spiega Maria Cristina Rodeschini, direttore Accademia Carrara -. È quello che nelle produzioni culturali si chiama ‘dietro le quinte’. Il pubblico vedrà compiersi la rappresentazione nel corso del 2023, ma nel frattempo viene chiamato ad esplorare le varie fasi e lo sviluppo del progetto. Nel solco di buona parte dei musei del mondo alla Carrara preme spiegare sé stessa e il cambiamento che la sta coinvolgendo”.

“Sempre di più è “partecipazione” il concetto cardine intorno al quale si sviluppano le progettualità della Carrara – conclude Gianpietro Bonaldi, COO responsabile operativo Accademia Carrara -. La nostra è una Fondazione di Partecipazione e da sempre applica l’idea di avvicinare, coinvolgere e convincere quante più persone per condividerne visione e obiettivi. In questo senso, attraverso gli appuntamenti “intorno al cantiere” ogni primo mercoledì del mese, intendiamo aggiornare chiunque voglia lasciarsi entusiasmare, ancora una volta, dall’unicità della Carrara e dalla sua caratteristica ineliminabile che qui si rinnova, quella di avere il cuore bergamasco e la testa convintamente nel mondo”.

Accademia Carrara

2023: i progetti espositivi di Accademia Carrara
CECCO DEL CARAVAGGIO. L’ALLIEVO MODELLO
26 gennaio > 4 giugno 2023
a cura di Gianni Papi e M. Cristina Rodeschini
Accademia Carrara ospita, in un percorso di circa 40 opere, la prima esposizione mai dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 – 1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso tra gli allievi diretti di Caravaggio. Cecco fu non solo seguace ma anche modello, posando per almeno sei dipinti del Merisi (tra questi, per alcuni: Davide e Golia e Amor Vincit Omnia).
Dopo il progetto dedicato a Simone Peterzano del 2020, Accademia Carrara conferma il suo impegno e la sua attenzione nei confronti di autori con importanti collegamenti territoriali e culturali alla collezione bergamasca, documentati da opere di grande qualità ma, a tutt’oggi, non ancora valorizzati. Boneri, attraverso il turbinoso apprendistato presso il Merisi, diventa un abile artista
arrivando a essere uno degli esponenti più interessanti del caravaggismo europeo. La mostra riunisce, per la prima volta, circa 20 opere autografe, delle non oltre 25 che compongono il suo catalogo, conservate da importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e nel mondo. Il percorso, attraverso importanti prestiti, tra cui opere di Caravaggio, mette in evidenza sia autori da cui, oltre al Merisi, Cecco trasse ispirazione (Savoldo, ad esempio) ma anche una serie di artisti che furono da lui influenzati. Un progetto che oltre a restituire attenzione a un pittore troppo poco conosciuto, indaga e guarda a quei “pittori della realtà” (secondo la definizione di Roberto Longhi) che dapprima influenzarono la formazione del giovane Caravaggio per poi proseguire, nel corso dei decenni, con felici esiti e ai quali questa mostra cerca di restituire un giusto ruolo nel panorama artistico europeo di quegli anni.

VETTE DI LUCE. NAOKI ISHIKAWA SULLE ALPI OROBIE
23 giugno > 3 settembre 2023
a cura di Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini, con la collaborazione del Club Alpino Italiano sezione di Bergamo Bergamo e Brescia, come sedi della Capitale Italiana della Cultura del 2023, hanno individuato nella fascinazione delle alte vette una caratteristica e, insieme, un tema d’indagine comune. Brescia con Festival di Fotografia, a partire da maggio, celebrerà la montagna con una serie di esposizioni attraverso lo sguardo di autori internazionali, Accademia Carrara indagherà il tema da un punto di vista pittorico, presentando i dipinti più affascinanti del territorio con autori ottocenteschi, tra i quali Ermenegildo Agazzi, Costantino Rosa, Vittore Grubicy, Camillo Galizzi. I dipinti verranno posti in dialogo con le fotografie contemporanee di Naoki Ishikawa, in una selezione a cura di Filippo Maggia.

TUTTA IN VOI LA LUCE MIA. PITTURA DI STORIA E MELODRAMMA
28 settembre 2023 > 14 gennaio 2024
a cura di Fernando Mazzocca
A partire dalla fine del Settecento e con il Romanticismo, si va formando un pubblico vasto e partecipe di lettori di romanzi e di frequentatori di teatri ed esposizioni d’arte. Il romanzo storico, il genere della pittura di storia e il melodramma (rivoluzionato grazie a Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi), alimentano la passione per le vicende storiche,
introducendo eroi di una nuova mitologia. Storici, letterati, poeti, pittori, scultori, scenografi e costumisti teatrali cercano di rievocare il passato con la massima fedeltà possibile nella ricostruzione degli ambienti, nella descrizione delle fisionomie, degli atteggiamenti e degli abiti, rendendo allo stesso tempo attuali quei luoghi, quelle vicende, quei personaggi, quei sentimenti.
Attraverso capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Pompeo Molmenti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, Alexandre Cabanel, Accademia Carrara intesse un dialogo tra pittura, letteratura e musica, mettendo in scena la vicenda straordinaria di un periodo storico avvincente, anche grazie a un allestimento d’eccezione.

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