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Verso le elezioni

Azione e Italia Viva ai nastri di partenza. Maria Stella Gelmini: “Noi la vera casa dei liberali riformisti” video

Niccolò Carretta: "Siamo per una politica senza pregiudizi ideologici, che punta a portare avanti l'agenda Draghi". E annuncia che Carlo Calenda sarà a Bergamo domenica 11 settembre, alle 21, in Fiera

Bergamo. Renew Europe. Questo il mantra che guida la politica del fare, e si badi bene, è un concetto ribadito più volte, di Azione e Italia Viva. Questo il manifesto raccontato ad ampio raggio dai candidati del partito caro a Carlo Calenda e Matteo Renzi, uomini e donne che, nella mattinata di martedì, si sono presentati alla stampa in vista dell’imminente appuntamento elettorale.

Un terzo polo tirato a lucido, fresco come una rosa, puro, pulito, intransigente per certi versi, che fa della concretezza e della misura le sue cifre più importanti. Dietro la scrivania, i sette candidati, di cui cinque bergamaschi, a dimostrazione, ancora una volta, dell’importanza della marca locale in questa corsa al Governo.

Il tutto impreziosito dalla presenza di Maria Stella Gelmini, ministro e donna dal trascorso illustre dietro i banchi di Montecitorio, appena entrata a far parte di questa grande famiglia. Oltre a lei, appunto, Niccolò Carretta, Andrea Moltrasio, Fabio Paganini, Anna Lisa Baroni, Raffaello Teani e Claudia Ariuolo.

Una presentazione articolata, con tante parole che appartengono al mondo della politica, ma anche alla vita quotidiana, perché è su questo che il partito punta: scendere in campo con idee, proposte e azioni, e non è un gioco di parole, che appartengono al cittadino, per vivere e far vivere un’esperienza diversa, lontana dalla politica urlata, dagli slogan, dai temi divisivi e dalle illusioni delle finte alleanze.

Un’analisi a tutto campo, dunque, per chi, specie come la Gelmini, la materia la mastica con dimestichezza da anni. Tra i temi della presentazione, il caro energia, la scuola, la formazione, la famiglia, la sanità e la madre Europa. Ed è stato proprio questo uno dei punti forti del dibattito, argomento sviscerato da ciascun candidato alla sua maniera, ma con principi condivisi. In coro, infatti, i sette moschettieri hanno rimarcato come “il terzo polo viaggia compatto, diversamente dagli avversari politici che si troveranno a discutere, velocemente, su posizioni fortemente differenti”.

E a chi punta l’accento sull’ingombrante figura di Draghi pronto a prendere il posto del duo Calenda-Renzi in caso di possibile buona riuscita della turnata elettorale, la Gelmini risponde con fermezza: “È vero, la nostra volontà è quella di fare un passo indietro e lasciare il posto all’ex Premier. Questo non certo per codardia o mancanza di esperienza: Calenda ha fatto il Ministro e che Renzi ha guidato il Paese. Crediamo solo che questa sia la stagione dei competenti e lui lo sia più di tutti.

La scelta è dunque quella di mettere al primo posto chi è in grado di lavorare nel migliore dei modi, chi non ha uguali. Nessuno ci ha certo garantito che sarà disponibile, ma nessuno, del resto, ne aveva la certezza nemmeno quando Matterella gli chiese di scendere in campo per aiutare l’Italia con un governo di emergenza”. E sulla possibilità di trovare alleati, necessari a garantire la stabilità in un futuro prossimo, specifica: “Il tempo delle alleanze è finito. E se mai dovessimo pensare a questo per garantire continuità d’intervento al Governo, lo faremo solo con chi deciderà di sottoscrivere il nostro programma. Nessun altro”.

maria stella gelmini

Rincara la dose Niccolò Carretta, candidato all’uninominale alla Camera per Bergamo e Valli, deus ex machina dell’evento: “Il nostro è un progetto nuovo, l’unico che merita rispetto perché lontano dai cartelli meramente elettorali come quelli di destra e sinistra. Abbiamo dato vita ad una lista compatta e coesa, che fa dell’esperienza e della competenza i suoi assi nella manica. Siamo per una politica concreta, fatta e vissuta senza pregiudizi ideologici, che punta a portare avanti l’agenda Draghi. Siamo per un programma sincero, nuovo e fresco. Basta agli slogan, basta alle urla, sì ai progetti, alle visioni e ad un impegno serio. Siamo diversi dalle altre forze politiche perché siamo animati da un’unica vocazione”.

Poi la palla passa a lei, la punta di diamante della squadra metà romana e metà fiorentina, Maria Stella Gelmini: “In questa fase, lo slogan menzoniero della destra e della sinistra è quello di immaginare, per noi, una serie di alleanze. Rispondo dicendo che noi non ne abbiamo la benché minima intenzione. Ce ne staremo al nostro posto, da soli. Del resto, non possiamo stare insieme al Pd che ha scelto di avvicinarsi alla sinistra massimalista né alla destra sovranista che si inchina alla Meloni o a Salvini che fa di Orbàn un esempio quando si parla di famiglia.

Noi vogliamo rappresentare la casa dei moderati, dei liberali, dei riformisti e non vogliamo far perdere tempo al Paese, perché il rischio che ricada nell’incertezza, nei litigi e nelle difficoltà è davvero alto. Ai cittadini dico che, questa volta, c’è la possibilità di votare qualcosa di nuovo, di dare fiducia ad un partito che dice sì alle riforme”.

Poi una sottolineatura sul tema dell’energia: “Vogliamo un prezzo fisso del gas, senza così cadere nelle provocazioni e nelle minacce di Putin, vogliamo semplificare e potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili e sganciare il prezzo dell’energia da fonte rinnovabile da quello del gas. E non dimentichiamoci dell’inflazione, che oggi vola oltre l’8%, quasi a doppia cifra. Noi siamo per la detassazione di una mensilità aggiuntiva, per fare in modo che i lavoratori possano aumentare il loro potere d’acquisto, consentendo al contempo alle aziende di respirare, tagliando il costo del lavoro.

E un ultimo tema che mi sta a cuore è quello della formazione. Vogliamo potenziare la formazione professionale, le eccellenze degli Its. Il PNRR ci mette a disposizione 1 miliardo e mezzo di euro da investire nell’alternanza scuola-lavoro, nell’apprendistato e in molto altro. Ai nostri giovani va offerta un’opportunità vera, che va oltre l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza. Del resto, aumentando l’occupazione dei giovani, ci garantiamo il futuro e facciamo l’interesse delle imprese”.

“Ho scelto di candidarmi perché la considero una forma di restituzione, rivolta soprattutto alle generazioni future, oltre che di riconoscenza – ha raccontato Andrea Moltrasio -. Diciamo che la motivazione mi è accresciuta ulteriormente da quando sono diventato nonno di una splendida nipotina, Emma (sorride ndr). Credo che, mai come in questo momento, chi ha delle competenze debba necessariamente mettersi in gioco e farlo non solo perché la politica ha bisogno di persone esperte e preparate, ma perché è un dovere morale, soprattutto dopo che abbiamo assistito alla scellerata decisione di far cadere il governo Draghi.

Oltre ai punti toccati dal Ministro, quelli cioè dell’energia e dell’inflazioni, io credo che la nostra attenzione debba essere puntata anche sul perdurare del dramma della guerra in Ucraina e sui cambiamenti climatici. Ho tanti temi nel cuore, tra i quali l’Europa. E a convincermi a dare il mio contributo sul territorio, ci ha pensato anche la passione civile che da sempre mi muove, nei miei impegni professionali e non, da BergamoScienza a Confindustria e molto altro, perché credo che questo sia il momento di dimostrare all’Italia e ai cittadini che esiste una possibilità vera di cambiamento”.

Fabio Paganini, vice sindaco di Osio Sotto: “La nostra proposta guarda in faccia alle nuove generazioni e a chi non vuole più saperne della politica, a chi è disinnamorato di questo mondo. A noi quindi il compito di tenere vivo il sentimento e di riaccenderlo, in virtù delle nostre istanze riformiste e liberali, alle quali cerchiamo di dare una casa. Direi che il terzo polo è l’unica alternativa che si può proporre ai cittadini, a fronte di una destra che esiste nella sua identità ma che si rappresenta come una coalizione fortemente divisiva e di una sinistra che, ahimè, non sa più da che parte girarsi”.

Raffaello Teani, consigliere comunale a Suisio e vice segretario di Bergamo del partito, ha messo l’accento sull’importanza dell’eterogeneità della provenienza, anche professionale, di ciascun candidato: “Questa è una grande risorsa. E, anche se i punti di vista sono diversi, ad accomunarci è la destinazione. La nostra è una proposta coerente e il nostro obiettivo non è solo quello di arrivare pronti a questa turnata elettorale, ma anche di mettere le basi per quello che avverrà dopo, dal 26 settembre in avanti. Mancavamo sul territorio, ora ci siamo. Siamo pronti a garantire un cambiamento, facendo la parte del partito che mette da parte gli interessi dei singoli per fare, del bene comune, il fine a cui tendere”.

La parola anche a Claudia Ariulo, assessore ai servizi sociali di Caravaggio: “Io sono abituata ad avere a che fare in maniera diretta, tutti i giorni, con i problemi dei cittadini e a cercare di dare loro delle risposte. Ecco, quello in cui credo davvero, che poi è il motivo per cui ho accettato la candidatura, è che Azione e Italia Viva rispondano, con il loro programma, ai problemi della vita quotidiana con proposte concrete, con opportunità uguali per tutti”.

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