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0-2 a monza

Non sarà bella, ma è senza dubbio storica: l’Atalanta vince ancora e vola in testa

Decisive le reti dei neo acquisti Højlund e di Lookman. Gasp e i tifosi si godono il primato

L’Atalanta mette a segno la terza vittoria esterna, il terzo successo consecutivo e si può godere il primato in classifica. Lo assapora la Dea per la prima volta in Serie A dopo cinque giornate, ma anche Gianpiero Gasperini per la prima volta in carriera.

La squadra nerazzurra, ancora molto sperimentale soprattutto in fase offensiva, non approccia al meglio alla sfida confermando la fatica e la poca fluidità mostrata nella gran parte dei primi tempi in questa primissima parte di stagione. La prima frazione all’ex stadio Brianteo ha ricordato molto quella altrettanto rivedibile giocata al Bentegodi solamente otto giorni fa.

Il Monza parte invece con convinzione e costruisce nei primi dieci minuti almeno tre grosse occasioni con Caprari, Sensi e Dany Mota con la Dea che colleziona errori su errori in fase di impostazione faticando a imbastire una propositività di gioco e trame efficaci. Una volta esaurita la furia dei padroni di casa Toloi e compagni provano ad aumentare i giri del motore ma arrivano al tiro solamente al 37′ con Ederson, ma è talmente debole che fa solamente il solletico a Di Gregorio.

L’inizio ripresa segna la svolta del match: l’ingresso di Soppy, l’intesa tra l’esterno francese e Lookman e un calo drastico generale nel Monza permettono alla Dea di entrare in campo con un piglio decisamente differente. I due già citati costruiscono insieme agli altri due acquisti del mercato estivo due gol che consolidano la vittoria: prima è Højlund a insaccare sotto porta l’invito di Lookman, poi il numero 11 propizia l’autorete di Marlon chiudendo la progressione di Ederson.

Negli ultimi venti minuti i nerazzurri amministrano energie e risultato provando ad affondare il colpo non appena si aprono degli spazi ma tenendo sempre il giusto equilibrio, importante per incappare in stupidi pericoli e rimonte. Nessuno si sarebbe aspettato un’Atalanta in testa dopo 5 giornate.

Qualcuno storce il naso riguardo al gioco: sicuramente questa squadra ad oggi è una lontanissima parente di quella che ha incantato per 6 anni in campo nazionale e internazionale. Anche a Gasperini sicuramente piace meno, perché è meno spregiudicata. Intanto però mette in cascina punti provando a portare avanti un progetto tra vecchio e nuovo, sperimentando i neo arrivati.

Più che la posizione in sè nella graduatoria, è sicuramente importante fare punti, vincere e convincere. Per adesso la Dea fa punti come non mai e vince, decisamente può convincere ancora di più. A partire dai primi tempi: il calendario offre una nuova buona possibilità per proseguire questa striscia positiva, la gara contro la Cremonese, in programma domenica alle ore 12.30.

TOP E FLOP

Gasperini in quel di Monza prosegue con le sue certezze e i suoi esperimenti. Le certezze sono le roccaforti in difesa (Toloi, Demiral) e nel cuore del campo (Koopmeiners e De Roon), mentre gli esperimenti riguardano soprattutto l’attacco dove, complici le assenze di Muriel e Zapata, per il tecnico c’era senza dubbio poca scelta nella punta ma qualche opzione e variante in più su chi dovesse affiancare Højlund. Gli stessi trequartisti durante i 90′ minuti ruotano molto nelle posizioni: Ederson parte centrale, ma già a metà primo tempo si scambia con Malinovksyi mentre Lookman inizialmente sta sulla destra a fianco di Hateboer ma è quando si sposta a sinistra che la partita gira nel verso giusto. L’esterno inglese si esalta soprattutto con l’ingresso di Soppy che conferma le ottime sensazioni fatte intravedere nel match precedente. L’ex Udinese appena subentra ha il piglio giusto, recupera palloni, pressa con continuità e ha sempre la testa rivolta in avanti. Tra gli uomini sulla trequarti meno in palla Malinovskyi, più macchinoso rispetto ai compagni e anche Ederson che però ha il merito di regalarsi la sgroppata sullo 0-2. In difesa si conferma solido Demiral, mentre Toloi parte in sordina con due enormi leggerezze, poi si riprende ciò che gli spetta con esperienza e fisicità. È una Dea sicuramente diversa dal passato, con meno fuochi d’artificio, con l’atteggiamento e il baricentro più basso. Si deve fare di necessità virtù e ciò consente anche una maggiore solidità difensiva che si riflette anche sulle prestazioni di Musso che appare più sicuro tra i pali. In questa partita c’è anche la sua firma, con le parate iniziali su Caprari e Sensi ma soprattutto con l’uscita su Rovella. Questo dettaglio non è di poco conto e va sottolineato a dovere in quanto nella scorsa stagione una pecca contestata all’argentino è stata sicuramente la timidezza nelle uscite; dopo l’uscita pessima a Marassi alla prima giornata, sembra invece aver acquisito più qualità e piglio in queste situazioni. Bocciato invece l’ingresso di Scalvini, finora peraltro poco utilizzato da Gasperini: il giovane uscito dal vivaio nei minuti concessi ha regalato palloni sanguinosi e rimediato un cartellino parecchio evitabile.

Le pagelle

Musso 7
Hateboer 5,5
Toloi 6+
Demiral 6,5
Zappacosta 5,5 (Soppy 7)
Koopmeiners 6,5
De Roon 6,5
Lookman 7 (Boga SV)
Malinovksyi 5,5 (Scalvini 5)
Ederson 6 (Maehle SV)
Højlund 6,5 (Pasalic 6)

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