Filago. Sono da poco passate le 10.20 di venerdì 2 settembre quando un elettricista 45enne si gira e assiste ad una scena terribile: il suo collega più giovane, ha solo 34 anni, viene travolto da un camion in manovra. Urla, grida all’autista del camion di fermarsi, chiede aiuto. Il conducente del mezzo pesante si ferma, non capisce che cosa sia successo.
Sul piazzale della Lodotruck, una concessionaria di veicoli industriali e trattori in via Provinciale 16 di Filago, scatta l’allarme. In molti si precipitano sul piazzale dopo quelle grida di aiuto. Iniziano le telefonate che chiedono soccorsi. L’operaio 45enne accusa un malore. Sono minuti dilatati, i secondi sembrano un’eternità, quando si cerca di intervenire sul 34enne che giace a terra. I medici del 118 che arrivano sul posto cercano di rianimare il manutentore elettrico, la situazione è grave. La corsa verso l’ospedale Papa Giovanni XXIII sembra l’ultimo appello alla speranza. Ma quando arriva a Bergamo, i medici devono arrendersi e constatano il decesso. Gianluigi Marchesi, 34 anni di Villa di Serio è morto così.
Marchesi si era sposato con Anna nel 2019, un anno fa era nata la loro figlia. Gianluigi lavorava alla Italtrans di Calcio, venerdì mattina con il collega era stato inviato alla Lodotruck, azienda che fa parte dello stesso gruppo Italtrans, per un intervento di manutenzione. Era chinato su un pozzetto per la sistemazione di un cavo elettrico, quando è stato travolto da un mezzo pesante in manovra sul piazzale.
Una disgrazia che secondo il rapporto dell’Ats si poteva evitare. Pare che l’autista non si sia accorto della presenza di Marchesi perché aveva la visuale coperta da altri mezzi parcheggiati e perché non c’era nessun cartello o transenna che segnalava i lavori di manutenzione in corso sul piazzale.
Sconvolti i colleghi della Italtrans. L’azienda ha diramato una nota nella quale esprime l’immenso dolore per la perdita di Gianluigi: “Siamo estremamente addolorati per la tragedia accaduta al nostro collega Gianluigi Marchesi. In 3 anni ha saputo far apprezzare le sue doti professionali ed umane. La proprietà e tutta l’azienda si stringono intorno alla famiglia, in particolare alla moglie Anna e alla figlia. Ci sentiamo parte del loro dolore”.
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