• Abbonati
Il dibattito

Sanità nei programmi elettorali, Locati: “Meno burocrazia e la professione del medico di base va resa più attrattiva”

Anche Italexit risponde all'appello del dottor Marinoni, con la la capolista alla Camera nella circoscrizione di Bergamo: "Va riequilibrato il numero delle specialità con le necessità di medici generali e di emergenza"

Continua a far discutere l’appello lanciato su Bergamonews dal presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo Guido Marinoni, che aveva sollecitato la politica a mettere al centro della campagna elettorale il tema sanitario, fino a quel momento poco discusso. 

Dopo le repliche ricevute dal Partito Democratico con Elena Carnevali e dal consigliere di Azione Niccolò Carretta, arriva anche la posizione di Italexit, con la capolista alla Camera nella circoscrizione di Bergamo Consuelo Locati. 

“La sanità per il nostro partito è un punto fondamentale del programma” spiega l’avvocato, nota per essere a capo del pool di legali impegnati nella causa civile di 500 famiglie che hanno perso i loro cari per Covid-19.

“La professione sanitaria in particolare riferita alla Medicina Generale è diventa con gli anni poco attrattiva – continua, motivando così -:

– non sono definite le posizioni ed i ruoli;

– è stata imposto un rapporto di dipendenza dei medici che non ha alcun senso. Se si vuole imporre un rapporto di lavoro dipendente allora inevitabilmente si deve aumentare almeno del 30% il numero dei medici di Medicina Generale sul territorio, ma non vi è alcuna intenzione in tal senso;

– è stata eliminata la facoltà della libera scelta del medico da parte dei cittadini e l’idea dell’autonomia dei medici è fallita e lo abbiamo visto durante la pandemia;

– sono state introdotte le Case di Comunità, ma le stesse sono assolutamente scollegate dal territorio. Le Case di Comunità devono avere un legame funzionale stretto con il territori, essere posizionate in luoghi strategici facilmente accessibili e non troppo lontani dai paesi che devono servire. Il personale delle case di comunità non deve essere sottratto ai Medici di Medicina Generale, ma devono essere implementati;

– non ci sono più medici di Medicina Generale soprattutto al Nord Italia.

Questo perchè:

1.  il costo della vita nel Nord Italia è troppo alto e non vengono fornite le risorse per incentivare il trasferimento dei Medici di base dal Sud Italia, dove il numero è ancora molto alto;

2. Nelle facoltà universitarie vengono erogate borse di studio di un valore molto più alto (euro 1.800,00) per le specialità (soprattutto quelle che poi danno l’accesso alla libera professione) rispetto alla medicina generale (euro 800,00).

Ciò comporta che su 70 posti disponibili per accedere alle borse di studio per medicina generale ne sono occupati solo 40”.

La carenza del personale sanitario è una delle priorità che Italexit intende affrontare: 

“Per raggiungere i nostri obiettivi queste sono le nostre proposte:

1. Rendere più attrattiva la professione, equiparando per esempio il corso di formazione di medico di medicina generale alle specialità, con equiparazione del titolo accademico (come accade nel resto d’Europa);

2. Potenziare il personale di studio degli ambulatori medici sul territorio, che deve affiancare il Medico di base;

3. Alleggerire il carico burocratico: il medico di base oggi si riduce ad espletare una serie di incombenti sottraendo tempo disponibile all’assistenza dei propri mutuati. Deve essere individuata la parte della cosiddetta ‘burocrazia utile’, che potrebbe essere demandata al personale delle case di comunità, dalla cosiddetta ‘burocrazia dissuasiva’ (ivi compresa la trasmissione dei piani terapeutici per la prescrizione dei farmaci);

4. Implementare il numero dei medici di Medicina Generale sul territorio, da inserire in quel tessuto territoriale lontano dalle case di comunità;

5. Abolire il numero chiuso nell’accesso alla facoltà di Medicina, non in modo indefinito ma, per esempio, stabilendo un test dopo il secondo anno al fine di verificare non solo il requisito della preparazione accademica, ma altresì il requisito dell’empatia e dell’attitudine personale degli studenti nell’espletamento futuro della professione. Le Università sono pronte potendo usufruire di spazi sufficienti ed idonei;

6. Riequilibrare il numero delle specialità con le necessità di medici generali e di emergenza necessari ed indispensabili nella sanità attuale, ivi compresi la parte della medicina radiologica, che ad oggi stanno soffrendo per carenza di professionisti”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
marinoni carretta
Le proposte
Sanità nei programmi elettorali, Carretta: “Piano per recupero delle liste d’attesa e più equilibrio pubblico-privato”
Marinoni Carnevali
La replica
Sanità assente dai programmi elettorali? Carnevali: “Non per il Pd, ecco i nostri obiettivi”
medico - foto da pixabay
Il monito
Marinoni: “Sanità assente dai programmi elettorali, serve un confronto trasparente”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI