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Il caso

Prezzo del gas alle stelle, la Polynt di Scanzorosciate pronta a chiudere gli impianti

È una lettera, un accorato appello a tutti quello scritto e firmato dal Rosario Valido, presidente e amministratore di Polynt Group di Scanzorosciate. Lo pubblichiamo integralmente. 

Polynt Spa che ha sede a Scanzorosciate, azienda produttrice di composti ed intermedi per la chimica specialistica con 3.300 addetti nel mondo in 38 stabilimenti, ha annunciato ai circa mille dipendenti italiani, che si trova costretta a chiudere temporaneamente alcuni impianti a causa dei costi del gas enormemente aumentati che hanno portato l’azienda a non poter essere più competitiva contro i prodotti di importazione che arrivano dall’Asia, dalla Turchia o dalle Americhe, dove il costo del gas è rimasto sostanzialmente invariato, intorno ai 30 dollari contro i 300 dollari che si pagano da noi.

Ciò ha portato alcuni prodotti completamente fuori mercato. Ci sarebbe la possibilità di utilizzare prodotti energetici alternativi, quali materie prime diverse dal metano ma le attuali leggi nazionali, regionali e provinciali, non ne permettono l’utilizzo e la rigidità nell’applicazione di tali Leggi non consente flessibilità alcuna, mentre in altri Paesi produttori, invece, usano persino il carbone o altri fossili iper-inquinanti e poi arrivano da noi con prodotti finiti molto competitivi. È chiaro che non vogliamo tornare ai tempi delle polveri nere nelle città ma, in attesa di avere energia pulita gratis per tutti, come facciamo ad andare avanti e salvaguardare le nostre imprese ed il lavoro da esse generato?

Crediamo che un dibattito serio e veloce che riapra immediatamente la possibilità, a condizioni accettabili per l’ambiente e le popolazioni interessate, dell’utilizzo di materie prime alternative al metano, compatibili con l’economicità necessaria a mantenere le nostre produzioni in vita in questa fase transitoria sia necessario ed auspicabile.

La Politica e le Parti Sociali dovrebbero passare dalle tante belle parole e promesse di questo periodo a qualcosa di immediatamente praticabile per salvare il bene comune chiamato lavoro.

Non possiamo aspettare che le elezioni designino un nuovo governo per poi aspettare i tempi per la nomina dei ministri e poi aspettare ancora che si leggano i dossier e che preparino un piano di azione, ecc ecc

Nel frattempo, i conti di molta parte delle aziende saranno saltati. C’è necessità di agire ora e subito, a livello territoriale intanto, per capire cosa è fattibile localmente in attesa che altrove si risolvano i problemi macroeconomici dell’intero Paese.

*Rosario Valido
Presidente e amministratore Polynt Group

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Caro energia, la Polynt di Scanzorosciate costretta a chiedere la cassa ordinaria
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