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Quasi 3 anni fa

Atalanta-Milan, dal 5-0 di Natale 2019 sono cambiate tante cose

Dallo storico precedente le gerarchie si sono ribaltate: la Dea ad oggi ha in rosa solo la metà dei giocatori in campo quel giorno, il Milan dalla crisi è diventato Campione d’Italia

Bergamo. Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti, Castagne, de Roon, Pasalic, Gosens, Gomez, Malinovskyi, Ilicic. Più Hateboer, Freuler e Muriel da subentrati. Rossi, Sportiello, Masiello, Ibanez e Barrow in panchina. 32 mesi a livello calcistico sono una vita, ma quel 22 dicembre 2019 è impresso nella mente e nei ricordi degli atalantini. Anche perché quando ricapiterà di battere 5-0 il Milan e rimpiangere pure di non averne segnati di più?

Da quella ‘partita di Natale’ è cambiato il mondo, anche letteralmente, se vogliamo guardare oltre il calcio. Basta leggere i nomi nel tabellino della squadra di Gasperini di cui sopra: solo la metà saranno tra campo e panchina domenica sera al Gewiss Stadium. Diversi uomini simbolo di quella squadra – Gomez, Ilicic, Gosens – hanno preso (o prenderanno) altre strade. Eppure quella partita è rimasta come simbolo del ciclo Gasperiniano e restituì all’Italia e al Mondo l’idea della forza di cui disponeva, certificata anche dal raggiungimento dei quarti di finale di Champions League.

Appare quasi ironico che ora il Milan torni a Bergamo in un momento di totale ricostruzione della Dea, che va alla ricerca di nuove certezze da costruire ed è decisa a voltare pagina, seguendo anche le parole di Gasperini sulla “grande occasione per rinnovarsi”. In mezzo ai dubbi, volendola vedere sotto un’altra luce.

Il Milan, invece, sul luogo del delitto ci torna con il tricolore cucito sul petto a 11 anni dall’ultima volta, da campione d’Italia. I fantasmi li aveva già esorcizzati nel maggio 2021, quando proprio a Bergamo si garantì la qualificazione alla Champions League all’ultima giornata. Questa volta, però, è diverso. E diversa è anche la squadra, che anche allora era guidata da Stefano Pioli, ma aveva una rosa totalmente diversa, per l’appunto.

Calabria, Bennacer, Leao, Rebic, Krunic, Gabbia. Sono soltanto loro 6 i giocatori presenti nella distinta del dicembre 2019 che fanno ancora parte della squadra. Il resto è cambiato nel giro di due sessioni di mercato estive (e mezzo), ma soprattutto una svolta arrivata a livello mentale che ha portato Ibrahimovic e compagni al tricolore. E si dice che Zlatan fu convinto proprio da quella partita delle 12:30 ad unirsi al Milan, che aveva bisogno di lui.

L’Atalanta dopo quella giornata salì al 5° posto in classifica, mentre il Milan precipitò all’11°. Da quel capodanno infernale nella parte destra della graduatoria i rossoneri sono diventati Campioni d’Italia, ‘guadagnando’ virtualmente 10 posizioni, mentre l’Atalanta la scorsa stagione è arrivata all’8° posto (aveva chiuso il 2020 al 3° posto, a soli 5 punti dalla Juventus campione). Il passato resta nella memoria, ma il presente racconta storie diverse.

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