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L'appello

ACI: “Per la nostra montagna ci vuole un Piano Marshall”

Ne parliamo con Yvan Caccia, sindaco di Ardesio e presidente del Parco delle Orobie

Un’altra voce dalla Commissione Turismo e Cultura dell’ACI di Bergamo: a esprimersi stavolta è Yvan Caccia, sindaco di Ardesio e presidente del Parco delle Orobie. Porta il peso qualificante della sua esperienza multidimensionale, che l’ha visto anche consigliere della Provincia di Bergamo. Nel suo intervento entra nel vivo con la concretezza e il linguaggio diretto e chiaro che gli sono riconosciuti. Ipotizza un Piano Marshall necessario per la montagna bergamasca, prendendo a prestito un’immagine dell’alpinista Simone Moro. Pane al pane, come si dice: Caccia elenca una serie di passi possibili e fattibili se si vuole davvero che la montagna possa trarre qualche beneficio nel suo futuro, soprattutto perché possa vivere. Yvan Caccia indica le strade da percorrere e che vanno ben oltre i traguardi prossimi pur importanti di Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura 2023 e delle Olimpiadi invernali del 2023. Occorre il coraggio di guardare oltre con cose di buon senso, ad esempio cose di buon senso il famoso Piano per la BUL (Banda Ultra Larga), unito ad altri passi che è auspicabile compiere.

di Yvan Caccia, sindaco di Ardesio, presidente del Parco delle Orobie 

 

Rubo da un’intervista a Simone Moro, su L’Eco di Bergamo dello scorso 27 giugno, una sua frase per spiegare il mio punto di vista sullo sviluppo turistico, ma non solo quello, delle Orobie Bergamasche. Simone ad un certo punto dice: “Serve un Piano Marshall per la montagna, vanno preservate le identità senza frenare il progresso”.

Come non essere d’accordo! Chiaro che questa visione non significa, come da alcune parti si sostiene, che la montagna non debba diventare un Luna Park. Ma significa che alcune concessioni, rispetto ad un passato ed un presente particolarmente restrittivi, si possano dare.

Mi si chiede se con “Bergamo-Brescia, Capitali della Cultura 2023”, oppure con l’appuntamento delle Olimpiadi invernali nel 2026, possa esserci l’occasione di avere delle concessioni e se questi eventi possano essere individuati come il Piano Marshall auspicato da Moro: no, non lo credo!

Non lo credo per diversi motivi: intanto perché le Capitali della Cultura sono le Città; in questa direzione vanno gli interventi finanziati. Quanto alle Olimpiadi invernali, le Orobie bergamasche hanno dimostrato che un’infrastrutturazione insufficiente, viaria, impiantistica e dell’accoglienza, hanno marginalizzato il territorio rispetto agli eventi e agli investimenti, a discapito di altri territori montani di Regione Lombardia.

E allora cosa serve per dare un impulso al turismo, come volano economico delle Orobie Bergamasche? Come dice Moro: un Piano Marshall, ma non generico e non limitato solamente a richieste economiche. Perché – mai come oggi – si avverte la necessità di cambiamenti anche normativi, sia nazionali che regionali.

Cito alcuni esempi:

– come è stato fatto per la Valtellina, le risorse dei sovra-canoni elettrici debbono rimanere sui territori di produzione;

– ci vogliono delle compensazioni urbanistiche tra montagna e pianura, ad esempio destinando una quota degli introiti degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione dei Comuni non montani, agli Enti montani sovracomunali. Ma basterebbe che le norme in tema di Sanità e Pubblica Istruzione prevedessero degli standard diversi, pena la perdita dei servizi, tra territori montani e non.

Diverse cose di buon senso come il famoso Piano per la BUL (Banda Ultra Larga), che ancora penalizza la Montagna e che incide tanto sul turismo quanto sulle attività produttive. O basterebbe che le norme sul consumo di suolo non prevedessero la medesima entità di riduzione: ridurne il 30% in montagna, se si vuole contenere il consumo, non ha la medesima valenza che in pianura o nell’hinterland delle città. In montagna significa sterilizzare qualsiasi crescita, anche a favore del residente o di chi vorrebbe trasferirsi a viverci.

Si parli di turismo o più in generale di economia, il Piano Marshall però dovrebbe essere proposto con forza dalle Amministrazioni locali e sovralocali, un po’ sulla falsariga di quello della Comunità Montana Valle Seriana con il Piano Strategico presentato nel maggio 2021 alla comunità bergamasca. È un primo tentativo, ma credo venga incontro a quanto proposto da Simone Moro e che personalmente condivido.

Yvan Caccia

 

In questo dibattito si sono finora espressi nell’ordine: Fernando Noris, Roberto Forcella, Dario Furlanetto, Raffaele Moriggi, Ezio Pellegrini, Silvano Ravasio, Silvano Gherardi. 

I loro interventi si trovano in: www.bergamo.aci.it

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