• Abbonati
Il ricordo

Sorrentino: “Piero Angela ci ha insegnato a non essere mai sazi di curiosità”

Eugenio Sorrentino, giornalista aerospaziale e scientifico, ricorda il collega Piero Angela scomparso sabato all'età di 93 anni

Qualunque giornalista scientifico mentirebbe spudoratamente asserendo di non essersi ispirato a Piero Angela. Gli over, e io tra questi, hanno imparato a divulgare attingendo alle sue pubblicazioni, scritte con chiave leggera e semantica, in modo tale da rendere familiari nel corso della lettura termini e concetti ai più e al massimo superficialmente noti.

La tecnica divulgativa adottata da Piero Angela ha fatto sì che anche le persone con adeguata o addirittura avanzata preparazione scientifica restassero incuriosite dal linguaggio, riconducibile a quello di un saggio osservatore che si fa portavoce delle curiosità del genere umano di fronte ai fenomeni visibili e quelli nascosti, i cui riflessi però caratterizzano il nostro mondo e più estesamente l’universo, cercando non una ma più risposte, finendo per porsi ulteriori domande e lasciando aperte le porte alle novità della ricerca scientifica. Alla fine degli anni ‘70, agli inizi della mia carriera giornalistica e in pieno percorso universitario, l’incontro con Piero Angela ha prefigurato un orizzonte fino ad allora solo immaginato.

“Nel cosmo alla ricerca della vita”, testo che consiglio vivamente di riscoprire, precursore dei successivi capitoli della letteratura di Piero Angela e delle migliaia di puntate televisive che nell’insieme rappresentano la più vasta enciclopedia del sapere oggi disponibile a livello multimediale, ha indicato la strada a coloro i quali avessero voluto cimentarsi nella divulgazione scientifica. Nel corso dei colloqui non formali che ho avuto la fortuna di intrecciare, lui ribadiva di non ritenersi un esperto ma di considerare lo studio e la ricerca le basi fondamentali per arrivare alla conoscenza, invitando a non essere mai sazi di curiosità, aggiungendo ogni volta un tassello alle cose note del grande mosaico della vita e della natura anche oltre i confini della Terra, coinvolgendo e conducendo in questo viaggio infinito i protagonisti degli studi e della ricerca.

Ne è scaturito un patrimonio inestimabile, un vero tesoro per le attuali e future generazioni. Come ancora lo è e continuerà ad esserlo per chi nel passato si è nutrito degli scritti e delle trasmissioni di Piero Angela. Il quale mi ha regalato l’emozione della sua esperienza nell’America degli anni ‘60 che puntava a conquistare la Luna. Gli parlai della corrispondenza intrattenuta da ragazzo con Rocco Petrone, direttore della Nasa di origine lucana, e lui mi raccontò del suo incontro personale e dei tanti aneddoti legati a quella fantastica epopea.

Piero Angela non amava dispensare consigli né complimenti di circostanza, ma esprimeva parole di approvazione che per i destinatari hanno avuto un valore di gran lunga superiore.

*Eugenio Sorrentino, giornalista aerospaziale e scientifico, è addetto stampa di Sacbo, società di gestione dell’Aeroporto di Bergamo. Vicepresidente di Italian Mars Society, Vicepresidente dell’Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani e segretario dell’Unione Giornalisti Italiani Scientifici, è direttore responsabile di Orbiter, notiziario di informazione spaziale online, e presidente dell’Associazione Orbiter per la divulgazione delle scienze spaziali e della cultura scientifica.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Piero Angela
La proposta
Niccolò Carretta: “Dedichiamo a Piero Angela una scuola di Bergamo”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI