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1ª di campionato

Sampdoria-Atalanta 0-2, la vittoria c’è, il gioco latita!

L’Atalanta mette in porto la prima vittoria della stagione. Con sofferenza, con tanti problemi, senza illudersi ma i nerazzurri battono 0-2 la Sampdoria mettendo in saccoccia subito i primi tre punti della stagione.

Dalla squadra di Gasperini non ci aspettava di certo qualcosa di folgorante. Sarebbe stato francamente folle aspettarsi altro da praticamente la stessa squadra (anzi senza Palomino, Demiral, Zappacosta e Freuler) della scorsa stagione, dello scorso girone di ritorno in cui ha vissuto un tracollo vertiginoso. A Marassi il clima, non a livello di temperature, è molto e la Samp prova a sfruttare questo fattore cominciando la sfida in modo determinato. Gli uomini di Giampaolo vanno in vantaggio con Caputo, ma il Var richiama Dionisi e dopo una review la rete dell’attaccante blucerchiato viene annullata.

In seguito a qualche spavento di troppo i nerazzurri tentano le prime sortite, prima con Zapata che spara alto e poi con Maehle che colpisce in maniera clamorosa un palo da meno di due metri. La rete atalantina arriva grazie ad una bella azione finalizzata dal tap-in sottoporta di Toloi. Ad inizio ripresa i liguri ripropongono un atteggiamento battagliero, andando vicini al pareggio di più di un’occasione (palo di Sabiri, tiro a lato e traversa di Quagliarella) e mostrando i limiti difensivi di un’Atalanta con molte difficoltà nel mantenere il possesso di palla dopo il recupero della stessa. Sarà il nuovo acquisto Lookman a gelare il Ferraris nel recupero.

I tre punti sono stati recapitati in casa Atalanta, ma ora c’è tanto da lavorare e migliorare. La domanda vera è: c’è margine per lavorare e migliorare? Oppure questo è il massimo che gli uomini di Gasperini possono offrire? Perché se la risposta è la seconda allora non c’è molto da fare se non mettersi pure l’anima in pace riguardo al proseguo del campionato. Al 14 agosto non è stata fatta sta gran rivoluzione auspicata da molti alla fine della stagione passata, anche Gasperini ha dichiarato che si sarebbe aspettato qualcosa di diverso perché se effettivamente una squadra ha avuto un crollo cosi verticale nel finale di campionato terminato a maggio, basteranno due elementi in più a quella stessa squadra per ritornare grande? Tante domande lecite a cui il mister e la società prima, il campo poi dovranno dare risposte concrete.

TOP E FLOP
L’Atalanta arriva a Genova con gli uomini contati in difesa dove fa l’esordio Caleb Okoli. Il ragazzo ha senza dubbio delle enormi potenzialità ed è strutturato, qualità che son già balzate all’occhio del Gasp. In questa gara la partenza non è stata delle migliori, con letture non perfette nella gestione di Caputo (vedasi occasione della prima chance blucerchiata, del gol poi cancellato e della situazione che ha portato poi al giallo), è comunque cresciuto alla distanza soprattutto da inizio ripresa dove è riuscito a prendere meglio le misure. I problemi e gli errori difensori non sono solo attribuibili all’ex Cremonese ( che deve avere il tempo per crescere e anche sbagliare) ma coinvolgono a ruota tutto il reparto, da De Roon ad Hateboer. Sulle fasce il lavoro non è stato fantasmagorico ma nemmeno largamente insufficiente e dopo mesi e mesi si è rivista un’azione da quinto a quinto. Peccato solo Maehle l’abbia gettata alle ortiche buttandola sul palo. Davanti Zapata ha sicuramente necessità di carburare ma ha già offerto ottimi segnali, soprattutto dal momento in cui è stato spostato sul centrosinistra. Gli stessi segnali che lo avevano portato a fare un girone di andata da urlo nella scorsa stagione prima dell’infortunio. Molto meno attivo invece il compagno colombiano Muriel. A segnare sono stati l’Alfa e l’Omega atalantina: Rafael Toloi, che con l’uscita imminente di Freuler rimarrà l’unico calciatore presente dal principio dell’Era Gasp, e Lookman, ultimo acquisito targato Atalanta. Per quanto riguarda il nuovo numero 11 l’impatto è stato decisamente positivo sia in termini di spirito che di resa tecnica. Nell’azione del suo primo gol in maglia orobica stupendo il suo tacco a lanciare Malinovskyi. Ora la cautela deve rimanere massima, anche perché in questo match è subentrato in un momento in cui la Samp era scoperta e la Dea cercava di sfruttare le ripartenze e gli spazi. Sarà interessante vedere le doti dell’inglese arrivato dal Lipsia contro le difese schierate, lì veramente sarà veramente la prova del nove.

Le pagelle
Musso 5,5
Toloi 7 (Scalvini 6,5)
Okoli 6-
Djimsiti 6
Hateboer 6-
De Roon 6
Koopmeiners 6,5
Maehle 6 (Zortea 6)
Pasalic 6 (Malinovskyi 6+)
Muriel 5 (Lookman 7)
Zapata 6,5

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