• Abbonati
Sportello cisl

Donne e molestie sul lavoro: “A Bergamo segnalazioni quotidiane, ma solo una su 10 denuncia”

La sindacalista Monica Olivari (Fisascat): “Resiste una cultura maschilista, casi frequenti nel commercio e nel turismo"

Una giovane segretaria e una badante. La prima, oggetto dell’attenzione indesiderata del titolare; la seconda di quella del figlio dell’anziana signora assistita. Sono solo le ultime, in ordine di tempo, a fare riferimento allo sportello Forza Fragile. “Solo la ragazza, però, ha già depositato la denuncia ai Carabinieri. Per la signora, gioca contro la vergogna e la paura di non trovare altro impiego. Purtroppo, sempre meno lavoratrici arrivano all’atto della denuncia, ma le segnalazioni di atteggiamenti violenti e prevaricatori, come le situazioni di mobbing sono quasi quotidiane”.

Monica Olivari, segretaria provinciale di Fisascat Bergamo, traccia un quadro del lavoro nel terziario bergamasco non certo idilliaco. “Nel commercio e nel turismo, i casi di molestie sono purtroppo molto frequenti, questa è la triste realtà con cui Forza Fragile, servizio creato quattro anni fa da Fisascat Cisl di Bergamo, viene costantemente a contatto. Anche qui, infatti, resiste una cultura tendenzialmente maschilista. Come a livello nazionale, anche a Bergamo quattro donne su dieci dichiarano di aver subito una forma di molestia almeno una volta nella vita, circa il 70% ha subito molestie in ambito lavorativo, il 40% dichiara di aver subito una forma di violenza, una molestia oppure un atto violento o una forma di controllo in una relazione sentimentale o famigliare. Tra coloro che dichiarano di non aver mai subito molestia, invece, una su cinque dichiara a fine indagine di aver subito almeno tre forme di molestia”.

Secondo una recente indagine di Fondazione Libellula, il 55% delle lavoratrici ha dichiarato di aver subito molestie e discriminazioni sul lavoro, mentre il 22% ammette di aver avuto contatti fisici indesiderati o (il 53%) complimenti espliciti non graditi. Ricatti sessuali, molestie e addirittura stupri, sono perpetrati per il 40% da colleghi, per il 30% da superiori. Il caso delle ragazze di un bar di viale Papa Giovanni di qualche anno fa ha rappresentato un’eccezione: ancora oggi, infatti, il 90% delle donne non denuncia.

“Il più delle volte le lavoratrici non sanno riconoscere la molestia – continua Olivari – perché nate e cresciute in un contesto socio-culturale di impronta patriarcale, stesso motivo per cui alcuni uomini non hanno consapevolezza del danno che arrecano. Le molestie però non sono a impatto zero, anzi feriscono e ledono la dignità delle donne”. Le molestie sui luoghi di lavoro sono una realtà “che coinvolge tutti gli uomini e tutte le donne. Se non troviamo una soluzione ciò che lasciamo accadere oggi lo ritroveranno le lavoratrici di domani: ovvero le nostre figlie e nipoti – conclude la sindacalista bergamasca -. È questo ciò che vogliamo?”.

Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI