Bottanuco. Aveva lavorato tutto il giorno a Leolandia, il parco divertimenti di Capriate San Gervasio, e stava rincasando quando in sella ad una moto KTM Duke ha tentato di sorpassare un furgone Renault Traffic guidato da un 39enne che stava svoltando a sinistra. Un urto violento. La moto è scivolata a terra. Sull’asfalto di via Aldo Moro è finito Moktar Doumbia, 18 anni, nato a Bergamo da genitori ivoriani, che quella moto la stava guidando per tornare a casa a Presezzo.
Da un’azienda agricola vicina sono arrivate le prime richieste di aiuto. Un giovane che arrivava da Bottanuco si è fermato per prestare soccorso, ha scambiato qualche parola con Moktar Doubia, poi il 18enne ha perso conoscenza. Sul posto sono arrivate due ambulanze e l’elisoccorso, oltre ai vigili del fuoco di Dalmine. Ai medici le condizioni del 18enne sono apparse subito disperate. Hanno tentato il tutto per tutto, per poi arrendersi di fronte all’impossibile: Moktar Doumbia ha perso la vita così, a diciott’anni tornando a casa dopo il lavoro.
Un’occupazione estiva che aveva trovato da un mesetto per risparmiare qualche soldo e dare una mano alle finanze di casa. Moktar era uno studente dell’Istituto Betty Ambiveri di Presezzo. Da qualche giorno l’amico Agim Moretto di Dalmine gli aveva prestato la sua moto, la KTM Duke, per raggiungere più facilmente Leolandia a Capriate.
Moktar era chiamato da tutti gli amici con il diminutivo Moghi, aveva giovato nel Dalmine Calcio, era solare e molto simpatico.
Sul posto della tragedia sono arrivati molti amici e in serata anche il padre accompagnato dai carabinieri di Capriate. La mamma e gli altri tre fratelli sono in vacanza in Africa da parenti. Il pubblico ministero di turno, ricostruita la dinamica dell’incidente, ha disposto la consegna del corpo senza vita di Moktar alla famiglia.
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