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Parla gasperini

“Non è l’Atalanta che volevo. Obiettivi? Vediamo strada facendo”

Il tecnico in conferenza: "La società sta facendo il possibile, il mercato inizia adesso. Miranchuk? Da me nessun veto. Okoli è un crack, Lookman ci sarà utile"

Gli obiettivi dell’Atalanta? “In questo momento non c’è un obiettivo, vediamo strada facendo. Il mercato è ancora aperto”.

E ancora: “Non è l’Atalanta che volevo, perché gli obiettivi della società sono sicuramente diversi, anche se si è impegnata sotto tutti gli aspetti, ma la sensazione è che il mercato inizi adesso”.

È un Gasp praticamente a cuore aperto quello che si concede alla prima conferenza stampa ufficiale della stagione, la prima dopo la fine dello scorso campionato. Un Gasperini un po’ insolito e un po’ amaro ma non per forza arrabbiato, che risponde senza le solite pretattiche delle conferenze alla vigilia delle partite di campionato.

Forse aiuta il mister l’entusiasmo travolgente della Curva, che quando sta per parlare il presidente canta “Vinceremo il tricolor” e allora Percassi passa la palla/microfono al Gasp, che risponde sorridendo: “Hanno ragione”. Poi in conferenza stampa precisa: “È stata una risposta un po’ ruffiana”.

Si passa allora all’analisi della squadra e anche dei singoli, sui quali il mister non si tira indietro. Gli chiedono se dalle sue dichiarazioni sembra trasparire una certa insoddisfazione e allora precisa: “Non ho detto che non sono soddisfatto, l’obiettivo che avevo in mente era potenziare la squadra o eventualmente doverla ringiovanire. Come sta cercando di fare la società. Ha provato a fare tante cose, cercando anche giocatori molto importanti, per cercare di avere magari un salto di qualità subito, ma la realtà è questa. La rosa è molto numerosa e anche questa è una delle difficoltà del mercato dell’Atalanta, aggiungendo che senza le coppe europee il nostro appeal è un po’ diverso”. E di nuovo sugli obiettivi: “Vedremo giocando. Alcune squadre si sono potenziate notevolmente. Noi ricominciamo dalle ultime venti partite dello scorso campionato in cui qualche problema l’abbiamo avuto”.

Da quale certezza si può ripartire? “Che dobbiamo essere una squadra, quello è il motivo fondamentale. E bisogna stare sempre attenti”. Nello stesso tempo elogia i suoi giocatori: “I ragazzi si sono presentati motivatissimi da subito, per cercare di riscattare l’eliminazione dalle coppe. E sono stati eccezionali dal primo giorno di ritiro. Dopo il periodo a Clusone abbiamo trovato un caldo notevole a Zingonia, eppure i ragazzi sono stati bravissimi negli allenamenti”.

Con qualche problema già di infortuni o altri imprevisti: “Abbiamo avuto subito tre tegole: “L’infortunio di Zappacosta, lo stop a Palomino e il problema al ginocchio per Demiral”.
Sulle ultime amichevoli la sua impressione è che “il precampionato è stato molto positivo, con Newcastle e Valencia la squadra ha dato tutto e ha sempre saputo stare in campo. Sono emerse cose positive e si è evidenziato qualche problema”.

Gli chiediamo se col Valencia non sia stato un passo indietro, o forse la squadra era un po’ imballata, o ha subìto come è capitato anche alle altre italiane contro le spagnole? Per Gasp la risposta è semplice: “Le squadre spagnole sono più forti, bisogna riconoscere la forza degli altri. Si dice troppo che siamo forti ed è un po’ rischioso. Dobbiamo guardare anche l’aspetto tecnico”.
Proprio nelle amichevoli ha riproposto, per esempio, Scalvini a centrocampo e De Roon in difesa. Esperimenti non nuovi o indicazioni per il campionato? “Scalvini va bene riproposto a centrocampo, è arrivato in ritiro un po’ giù di peso e sta recuperando. Però è un giocatore di 18-19 anni: una certezza per il futuro, ma va aspettato. De Roon bisognerebbe clonarlo, lui si è reso disponibile quando ci siamo trovati in emergenza dietro”.

I giudizi sui nuovi? Gasp non si tira indietro: “Molto bene Okoli, ha più forza rispetto a Scalvini, non pensavo fosse così avanti. Molto forte in posizione centrale, ha giocato anche da laterale. E’ un crack. Ederson ha una grande forza, energia. Lookman? È qui da un paio di giorni, ha rapidità, tecnica, magari non avrà facilità a fare gol, però è veloce e sicuramente ci sarà molto utile”.
Un mancato arrivo, Pinamonti e una partenza…ritardata, Miranchuk. Pinamonti era sulla lista del Gasp? Il tecnico non ci sta: “Io non ho mai messo in lista nessuno. L’unico giocatore che ho richiesto è stato cinque anni fa Palacio, che sarebbe venuto a condizioni favorevoli. Nomi? Io ho sempre parlato di ruoli. C’è stata disinformazione. Altri hanno il compito di scegliere, di valutare e ricordiamo che l’Atalanta ha speso tantissimo. Su Miranchuk vi ha un po’ depistato Luca (Percassi, ndr), in realtà ci sono aspetti economici da risolvere, ma non un mio veto alla cessione”.

Tornando al campionato…”L’anno scorso abbiamo fatto un’andata record, adesso giocheremo gara per gara. Da qui al 1 settembre vogliamo fare più punti possibili, in futuro proveremo a essere più competitivi e spero di valorizzare giocatori”.
Il futuro è la Sampdoria, sabato: “Partita delicata, loro non hanno cambiato molto, è una squadra da prendere con le pinze”.

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