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Calolziocorte

Onda di solidarietà per il piccolo Achille, cieco dalla nascita: raccolti 300mila euro, fissate le prime operazioni agli occhi

Il grazie di mamma Sara e papà Simone: "Colpiti dall’infinita generosità e dal grande affetto che riceviamo ogni giorno"

Una travolgente ondata di solidarietà. Anzi, uno tsunami a giudicare dai risultati. Una ventina di giorni fa Sara Rusconi e Simone Losa, genitori del piccolo Achille, lanciavano una raccolta fondi per il loro bimbo, nato cieco perché affetto dalla malattia di Norrie, una patologia genetica rarissima che comporta anche la perdita dell’udito nel corso dell’infanzia (a partire dai 5 anni di età), oltre ad importanti difficoltà nello sviluppo cognitivo e autismo.

In poco tempo sono riusciti a raccogliere quasi 300mila euro, la cifra necessaria a fissare le prime due operazioni agli occhi, il 7 e il 21 settembre a Detroit, in Michigan. Sono gli stessi genitori, residenti a Calolziocorte, al confine tra le province di Lecco e Bergamo, a rendere noto il raggiungimento di questo primo importante obiettivo: “Siamo veramente colpiti dall’infinita generosità e dal grande affetto che stiamo continuando a ricevere ogni giorno, veramente grazie dal profondo del nostro cuore”, scrivono sulla pagina “Una speranza per Achille” della piattaforma Gofundme, dove è stata lanciata la raccolta fondi online.

Il papà è di Monte Marenzo, la mamma è invece originaria di Bellano. Entrambi hanno raccontato nel dettaglio la storia di Achille nella loro campagna online: “Il 7 marzo 2022 torniamo in ospedale per un controllo di routine perché nei primi giorni dopo la nascita non era stato visto il tipico ‘riflesso rosso’ nelle pupille del nostro bambino. Al controllo partecipa anche un oculista, che durante la visita ci comunica che probabilmente il nostro bambino ha una patologia oculare che va approfondita. Il giorno seguente ci rechiamo con urgenza in un ospedale specializzato di Milano dove eseguono un’ecografia agli occhi di Achille. Il referto è devastante: Achille ha una malformazione alla retina in entrambi gli occhi e per questo motivo è completamente cieco”.

Vengono così dirottati in uno dei centri oftalmologici di eccellenza a livello italiano ed europeo. “Qui – spiegano – dopo alcune settimane di visite preliminari, viene eseguita una visita approfondita in sedazione per valutare la possibilità di operare Achille e recuperare parte della vista (percezione della luce). Purtroppo, durante questa visita i Dottori ci comunicano che la situazione della retina è complicata e non hanno possibilità di intervenire chirurgicamente”.

Alla paura e lo sconforto segue un lumicino di speranza che ha un nome ed un cognome: quello del dottor Antonio Capone, considerato uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo e l’unico con esperienza significativa di bambini con la malattia di Norrie. Ma questa possibilità è negli Stati Uniti e gli interventi sono totalmente a carico dei genitori. Da qui la scelta di aprire una raccolta fondi, per garantire ad Achille le cure di cui ha bisogno. Qualcuno ha donato pochi euro, qualcun altro 100, qualcun altro ancora 1.000 o addirittura 5 mila euro. All’obiettivo – fissato a quota 400 mila euro – manca sempre meno.

Le donazioni possono essere effettuate a questo link.

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