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I dati contestati

Bergamo, il Comune contro il rapporto sul consumo di suolo: “Quattro ettari cancellati? Falso, siamo vicini a zero”

Palafrizzoni replica all'Ispra: "Totale mancanza di conoscenza del territorio e delle aree della città"

Bergamo. I dati contenuti nel recente rapporto Ispra sul consumo di suolo nella città di Bergamo “non sono veritieri” e anzi, secondo Palafrizzoni sarebbero “frutto di una totale mancanza di conoscenza del territorio e delle aree della città”. Emerge dall’approfondimento svolto dal Comune di Bergamo sui contenuti del recente rapporto sul tema del consumo di suolo libero in Italia, verificando i dati alla base dei risultati emersi per quel che riguarda la città.

“Il rapporto evidenziava, nel solo 2022, il consumo di 4 ettari di suolo nuovo: un dato del quale non vi è alcun riscontro negli uffici – denuncia il Comune di Bergamo -. Da qui la decisione di verificare le mappe utilizzate per stilare il rapporto Ispra di qualche settimana fa”.

L’errore più macroscopico sarebbe quello che riguarda l’ex gasometro, un’area inquinata e dismessa da quasi 50 anni, che l’amministrazione e l’Inps, proprietaria del terreno, hanno messo in sicurezza per realizzare il nuovo parcheggio di superficie del quartiere di Malpensata. “Il gasometro – dicono dal Comune – è stato conteggiato tra le aree di suolo verde consumate nel 2022 in città, un ettaro di terreno che rappresentano ¼ del conteggio alla base del risultato Ispra”.

Altro errore, secondo l’amministrazione, è l’inclusione di ‘suolo nuovo’ del terreno dell’ex Caserma Li Gobbi. “Uno spazio divenuto un acquitrino, che per anni ha sollevato l’indignazione dei residenti dell’area, anche solo per la mancanza di cura riguardo la proliferazione delle zanzare da parte della proprietà, derivato dalla demolizione appunto dell’ex immobile militare”.

Anche l’area Chorus Life, che sorge su un edificio industriale demolito, verrebbe conteggiata come consumo di suolo nuovo della città di Bergamo. Così come la trasformazione RedonaCentro “visto che anche questa area deriva dalla demolizione di un comparto industriale dismesso”, puntualizzano dal Comune. “La dimostrazione più evidente dell’approssimazione dei contenuti del rapporto viene però dalla sistemazione della rotatoria di Campagnola: Ispra infatti calcola e include come consumo di suolo nuovo lo stesso cambio di assetto della rotatoria”.

L’unico consumo di suolo corrispondente a verità, contenuto nel rapporto 2022 – oltre a anche la somma di piccoli interventi privati e in aree di pertinenza – sembra essere solamente quello utilizzato per realizzare la nuova strada di collegamento tra via Serassi e la circonvallazione, uno spazio adiacente il cimitero. Almeno secondo il Comune, che parla di “un risultato quindi molto vicino allo zero” lontano dai 4 ettari dichiarati dal rapporto.

“L’amministrazione – spiega l’assessore Francesco Valesini – ha lavorato con grande impegno per ridurre il consumo di suolo nuovo nella città, lavorando su aree dismesse e ottenendo grandi risultati per quel che riguarda la rigenerazione degli spazi industriali che hanno rappresentato per decenni degli strappi nel tessuto urbano di Bergamo. Gli Ospedali riuniti, la Montelungo, Mangimi Moretti, l’Ote, il gasometro, il Gres, l’Ismes e molti altri ancora sono le aree nelle quali si sono concentrati e si concentrano gli interventi urbanistici più rilevanti di Bergamo, con una evidente riduzione di volumetrie e di superfici secondo le previsioni del Piano di Governo del Territorio approvato nel 2010. Abbiamo mantenuto lo stadio in città, evitando di consumare il Parco Agricolo come previsto dall’amministrazione Tentorio, lavoriamo per un nuovo palasport là dove sorge il Creberg, la nuova GAMeC all’attuale palazzetto, puntando anche sulla riconversione degli edifici e delle aree già utilizzate, in modo da stringere ulteriormente le possibilità di costruzione su suolo libero. Siamo al lavoro per l’avvio della Vas entro fine autunno del nuovo Pgt, un piano ambizioso che punta a tagliare ulteriormente e in modo significativo le volumetrie previste in città per il prossimo decennio. Il rapporto ISPRA, quindi, fotografa una situazione che non corrisponde a quanto fatto e perseguito in questi ultimi anni nel nostro capoluogo.”

“Sul tema della tutela del suolo – aggiunge l’assessore all’ambiente Stefano Zenoni – l’amministrazione è particolarmente impegnata, un impegno reso concreto dall’espansione del Parco dei Colli nell’area del Plis, la prima espansione del Parco dalla sua istituzione di quasi 50 anni fa. Sempre in questo senso, rilevante è stata anche la ‘variante 10’ al Piano di Governo del Territorio, azione con la quale l’amministrazione aveva scelto di cancellare molte nuove edificazioni sul suolo libero della città.”

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