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Social

Parlare in corsivo: ecco come è nato il trend dei social

Grazie alle lezioni della Tiktoker Elisa Esposito, il corsivo è esploso nei trend dei social, ma questo modo particolare di parlare non è affatto nuovo e ha origini più lontane

Di recente abbiamo scoperto che il corsivo non è solo un carattere di scrittura, ma anche un modo particolareggiato e accurato di parlare, dove le vocali vengono allungate e i suoni delle sillabe non corrispondono esattamente alla pronuncia originale della lingua italiana.

Grazie alle lezioni della tiktoker Elisa Esposito (la ragazza nel riquadro nella foto), sui social è diventato un vero trend, tanto da interessare il mondo della tv e della radio, iniziando a invitare con una certa costanza la ragazza artefice dell’esplosione di questo fenomeno social in molti programmi.

Tutto è cominciato nei primi giorni di giugno, quando la creator Esposito ha pubblicato sui suoi profili una clip dal titolo “Prima lezione di cörsivœ”, suscitando l’interesse di molti utenti.

In poco tempo il video ha raggiunto le 2 milioni di views, e grazie a questo successo anche la tiktoker in poche settimane ha raggiunto 230mila followers su Instagram e oltre 700mila sulla piattaforma di Bytedance.

La content creator ha sfruttato quindi il trend per costruire un personaggio fittizio che mettesse in risalto ironicamente il suo aspetto chic e snob, ma ha subito messo in chiaro le cose: “Io parlo così solo su TikTok e sui social, per scherzare. In giro per strada, quando mi salutate, non è che rispondo in corsivo, ma uso una voce normale”.

Un’idea nata prima dei social

La domanda che in molti si sono posti è la seguente: “Ma è stata veramente Elisa a inventare il corsivo?”.

Guardando il fenomeno su larga scala, il trend ricorderebbe a tratti il “valley girl”, ossia il modo di parlare stravagante utilizzato nelle serie tv americane degli anni ’90 per prendere in giro le ragazze ricche della California.

Tutto ciò che gli Usa facevano in quegli anni, di riflesso veniva emulato anche in Italia, dove possiamo ritrovare un fenomeno simile al corsivo negli sketch televisivi e radiofonici.

L’attrice Franca Valeri e la comica Paola Cortellesi hanno sfruttato come punto di forza la caratterizzazione dei loro personaggi snob e spesso hanno dovuto ricorrere a pronunce strane e allungamenti di vocali per accentuare il lato ironico dei loro sketch.

Tornando ai giorni nostri, poco prima del video di Elisa Esposito, pare che sia stata l’utente Chiaramarita a dare il via a questo trend, ma al momento si tratta solo di diatribe interne tra tiktoker.

Canzoni in corsivo?

Chi ha studiato musica, sa che il corsivo è un modo di cantare caratterizzato dalla dittongazione, in cui il suono delle vocali è allungato ed enfatizzato più del dovuto.

Non solo, molti cantanti alternano la dizione delle vocali aperte e chiuse, soprattutto alla fine delle frasi, con lo scopo di enfatizzarne il senso (se non ci credete, riascoltate come Madame canta nel featuring con Sferaebbasta “tu l’hai capito”).

Come Madame, anche Rkomi, Sangiovanni e Tha Supreme seguono nella maggior parte dei casi le “linee-guida” del corsivo, anche se ovviamente non esistono regole d’oro e ognuno le personalizza a suo piacimento.

A livello internazionale questo modo di cantare era già stato portato in auge da Amy Winehouse, Selena Gomez, Halsey, Ariana Grande, Sia, Billie Eilish, ma solo con l’esplosione del fenomeno sui social ci si è accorti dopo che di innovativo in questo trend c’era veramente poco.

 

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