Bergamo. È padel mania e Daema lancia la sua collezione di abbigliamento tecnico femminile per il padel ma adatto anche per il tennis e per il golf. La piccola azienda bergamasca, fondata nel marzo 2020 in piena pandemia, a gennaio di quest’anno si è affacciata sul mercato aprendo le sue prime due vetrine – una a Milano e una in Franciacorta – e ora propone la sua linea di capi tecnici sportivi femminili con una missione etica: avvicinare un numero più grande possibile di donne all’uso di capi sostenibili e a basso impatto ambientale per migliorare le condizioni del pianeta.
“Daema è nata per la passione verso il mondo del tennis e nasce spontaneo e naturale l’avvicinamento al mondo del padel, fatto di movimento, divertimento ed energia – dichiara Daniela Manzoni, Ceo e co-founder di Daema -. Coerente ai suoi valori e alla sua missione che è quella di diffondere consapevolezza verso pratiche di consumo più sostenibili senza rinunciare a stile e funzionalità, Daema propone una linea completa di prodotti di qualità Italiana per gli sport di racchetta, padel e tennis, e il golf, a prezzi assolutamente accessibili”.
Manzoni, socio unico di Daema, descrive le caratteristiche principali della collezione. “Una linea sportiva che coniuga abbigliamento tecnico, grazie alle eccellenti proprietà della lana merino TechForming, e a uno stile pulito reso chic dall’uso del bianco. La collezione femminile sarà presto proposta in pre-order sul sito daema.it e comprende la canotta Evergreen con scollo profondo all’americana e fitting aderente per una migliore mobilità del corpo; la gonna Evergreen corta con pantaloncino incorporato in merino stretch e, naturalmente, accessori dedicati con logo, tra cui polsino e calzino in cotone bio”.
Uno stile classico, come denota il nome (“Evergreen”), ma che riesce a farsi notare comunque per la sua bellezza estetica. “Siamo partiti con capi dal design ricercato, esclusivi nell’estetica. Ne abbiamo pensati pochi perché per noi conta la qualità. Less is more”.
La filosofia di Daema però ruota soprattutto attorno al tema della sostenibilità come detto. “Siamo nati con l’intento di proporre un modello di produzione e di consumo responsabile e consapevole. Noi ci mettiamo la nostra parte da produttori, ma poi invitiamo il consumatore a scegliere un acquisto sostenibile. Siamo convinti che si debba ritornare all’utilizzo di fibre naturali e ridurre l’uso di quelle sintetiche. I nostri prodotti infatti sono confezionati in lana merino, quindi una fibra ottenuta da fonte rinnovabile. È un tessuto che ha funzioni tecniche interessanti perché, per chi fa sport, regola la temperatura corporea, è traspirante e allontana l’umidità dal corpo diventando quindi anche un ottimo rimedio contro il grande caldo di quest’estate. Si tratta del tessuto utilizzato dalle persone che vivono in zone desertiche, per intenderci. I capi in lana merino sono inodore e antibatterici e quindi si possono lavare di meno e hanno una durata maggiore.
Ma l’aspetto più interessante è sicuramente il fatto che la produzione di Daema è circolare. “I nostri prodotti sono progettati in eco-design per essere circolari: una volta che hanno terminato il loro (primo) ciclo di vita, possono essere riconsegnati a Daema che si occupa di trasformarli ad uno ad uno in borse, accessori sportivi e sacche porta-scarpe, sempre in lana merino e sempre con le stesse caratteristiche del prodotto di partenza. Nulla di quello che produciamo non può essere recuperato”.
L’altro grande valore di Daema consiste nel marchio. “Il nostro è un prodotto di alta gamma proprio perché è Made in Italy, realizzato con un tessuto di pregio anche dal costo importante. Per questo cerchiamo di spingere la vendita diretta al consumatore tramite e-commerce per mantenere i prezzi accessibili ai più, perché la nostra missione è fare cultura”.
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