Tenaris ha annunciato i risultati del secondo trimestre 2022 e quelli complessivi relativi ai primi sei mesi dell’anno, confrontati con i dati dello stesso periodo dello scorso anno.
La società ha concluso i primi sei mesi del 2022 con vendite per poco meno di 5,17 miliardi di dollari, in aumento del 91% rispetto alla prima metà del 2021: i volumi dei prodotti tubolari spediti sono aumentati del 36%, i prezzi medi di vendita hanno segnato un +43% e le vendite nel segmento “Altri” sono risultate in crescita del 42%.
Più che raddoppiato l’Ebidta, arrivato a 1,4 miliardi di dollari, grazie all’aumento dei margini: utile netto a 1,14 miliardi, in crescita del 191%, mentre l’utile per azione è stato di 0,97 dollari (+185%).
Nel solo secondo trimestre i ricavi di Tenaris hanno visto un balzo dell’83%, passando da 1,53 miliardi a 2,8 miliardi di dollari su base annua, ma in crescita del 18% anche rispetto al primo trimestre 2022, trascinato dall’incremento dei prezzi in Nord America, dal recupero dei volumi nell’area del Medio Oriente e dal forte aumento delle vendite in Sud America.
L’Ebidta ha continuato a crescere fortemente e il suo margine è salito al 28,8%, grazie a prezzi di vendita medi più elevati che hanno compensato l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. L’utile netto, anch’esso in crescita, ha raggiunto il 23% delle vendite.
Le previsioni per il secondo semestre dell’anno sono altrettanto rosee: Tenaris prevede un’ulteriore crescita delle vendite e margini stabili, con prezzi che si manterranno ancora elevati a compensazione degli aumenti dei costi. Crescita più contenuta alla voce vendite nel terzo trimestre, in quanto influiranno fattori stagionali e minori spedizioni ai progetti di pipeline.
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