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L'emergenza

Le ultime piogge non sono bastate: sale a 50 il numero dei Comuni a rischio idrico moderato

In altri 10 Comuni ci sono frazioni con lo stesso livello di emergenza: tutte le azioni di contrasto attivate finora da Uniacque

Bergamo. Le piogge della scorsa settimana non hanno dato troppo respiro al territorio bergamasco. Anzi.

Nel giro di una settimana, dal 26 luglio al 2 agosto, i Comuni che Uniacque ha segnalato a “Rischio Moderato” per l’emergenza idrica, il secondo scenario di rischio più grave su una scala di tre, sono addirittura aumentati, passando da 48 a 50, con Ornica e Moio de’ Calvi che hanno abbandonato la zona di rischio “ordinario”.

I territori più in difficoltà sono quelli geograficamente a Ovest della provincia, dalla Valle Imagna all’Isola fino al confine con il Lecchese, e della Val Brembana (da Algua a Bracca, Costa Serina, Cornalba, Serina, Dossena e Oltre il Colle): un solo Comune, Castione della Presolana, invece, in Val Seriana.

Ma non solo, perchè negli ultimi sette giorni Trescore Balneario si è aggiunto a una lista di altri 9 Comuni (San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Zogno, Nembro, Cenate Sotto, Oneta, Colzate, Gandino e Costa Volpino) dove in linea generale vige il rischio ordinario, ma che vedono situazioni critiche in alcune frazioni, segnalate con il bollino rosso del rischio “moderato”.

Condizioni ancor più chiare esaminando la mappa sottostante, dove i Comuni in bianco non sono, purtroppo, quelli esenti da rischi ma semplicemente territori che non hanno affidato il servizio idrico a Uniacque.

mappa carenza idrica 2 agosto

Negli ultimi mesi la società che gestisce l’erogazione dell’acqua per l’88% del territorio ha messo in campo diverse azioni straordinarie per provare a far fronte all’emergenza.

Tra queste, oltre a una serie di interventi di sistemazione delle perdite (delle quali avevamo parlato qui) , c’è stato l’utilizzo su tutto il territorio provinciale di competenza dell’autobotte “Water Alliance” per le sorgenti minori, mentre altre hanno svolto un ruolo di sostegno e integrazione dei bacini a Costa Volpino, San Pellegrino Terme, Serina, Zogno e Nembro.

Qualsiasi tipo di risorsa è stata poi attentamente valutata, potenziata o attivata per la prima volta: a Gandino è stata aumentata la capacità del serbatoio Cisternone; a Carobbio degli Angeli è stato recuperato un pozzo non utilizzato per garantire circa 45 litri al secondo; a Casnigo attrezzato un pozzo non utilizzato, a Verdellino è stata recuperata la potenzialità del pozzo P1 per circa 70 litri al secondo; a Ubiale Clanezzo è stato ristrutturato il sistema di filtrazione; a Credaro recuperato il pozzo San Fermo per circa 10 litri al secondo; a Castelli Calepio rigenerato il Pozzo Lotto, mentre a Berbenno, solo una settimana fa, è stata attivata in via straordinaria la sorgente di Ponte Giurino. 

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