Il cibo raccontato dal cinema, è questo il percorso proposto da Food Film Fest Bergamo.
La 9ª edizione, in programma dal 24 al 28 agosto in piazza Mascheroni, è promossa dalla Camera di Commercio di Bergamo e dall’associazione culturale Art Maiora. Il festival sarà una tappa fondamentale nel percorso di avvicinamento all’appuntamento del 2023 con Bergamo–Brescia Capitale Italiana della Cultura.
Quest’anno sono 41 i film in concorso, selezionati tra 700 opere provenienti da 80 Paesi: dalla Francia agli Stati uniti, dall’Iran alla Turchia, dalla Cina al Marocco, dall’Irlanda al Canada oltre, naturalmente, all’Italia.
Cinque giorni di proiezioni, video anteprime, food talk e laboratori nel cuore storico di Città Alta, in piazza Mascheroni, un teatro naturale a cielo aperto, per promuovere i valori di uno sviluppo sostenibile e l’attenzione all’ambiente attraverso un food storytelling.
Carlo Mazzoleni, Presidente di Camera di Commercio di Bergamo dichiara: “Il nostro festival è un anticipatore di molti aspetti ritrovati della socialità attuale: interpreta i valori legati alla sostenibilità ambientale, all’etica sociale e alla sostenibilità economica”.
Giovanni Malanchini, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia: “Il lascito di Expo 2015 è ancora attuale: è possibile limitare gli sprechi di cibo e dare segnali forti per un’educazione alimentare consapevole. Ma parlare di cibo significa anche raccontare il territorio attraverso nuovi percorsi turistici, alla scoperta del patrimonio gastronomico e agroalimentare”.
Luca Cavadini, Direttore Artistico del Food Film Festival: “”In scena portiamo il gusto per lo spettacolo, ma anche lo spettacolo del gusto. Una festa per gli occhi, per il palato e per la mente, con tantissime storie che verranno raccontate per stimolare l’appetito di conoscenza e gettare semi di consapevolezza che ognuno è poi chiamato a coltivare”.
Beatrice Sancinelli, Regista e membro di giuria: “Il cinema nutre la mente e il cibo nutre lo stomaco, insieme nutrono lo spirito. Le generazioni che vivono la terra italiana trasmettono sensazioni che ti fortificano, a partire dal cibo, che rappresenta nutrimento, amore e passione”.
Meno di un mese a Food Film Fest, il festival cinematografico ideato dall’associazione culturale Art Maiora e dalla Camera di Commercio di Bergamo, con la partecipazione di Coldiretti Bergamo,
di Slow Food Bergamo Valli Orobiche Bassa Bergamasca e Ascom Bergamo.
La 9ª Edizione avrà luogo da mercoledì 24 a domenica 28 agosto. Piazza Mascheroni a Bergamo si trasformerà in un’arena en plain air, che ospiterà sia la proiezione dei film in concorso (41 opere selezionate tra le 700 inviate), sia i numerosi eventi collaterali organizzati grazie alla collaborazione con una consolidata e sempre più ampia rete di partner del territorio. Non solo local però: Food Film Fest 2022 strizza l’occhio anche ai grandi nomi simbolo della cinematografia italiana nel mondo e mette in mostra – con meritato orgoglio – le proprie eccellenze creative.
Mettere a rete le energie positive della bergamasca – Questa la descrizione di quella che è la visione della nona edizione di Food Film Fest espressa dal Consigliere Giovanni Malanchini.
Un’edizione in crescita – asserisce il Presidente di Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni – sia in termini di film candidati che nell’ottica di apprezzamento da parte del pubblico. Il nostro festival può definirsi come un anticipatore di molti tra gli aspetti ritrovati della socialità attuale: interpreta quelli che sono i valori legati alla sostenibilità ambientale, all’etica sociale e alla sostenibilità economica.
IL PROGRAMMA
Proprio la proiezione verso questo importante appuntamento diventa spunto per la definizione del tema 2022, che attinge dal bacino immenso della cultura e ne estrae, tra le tante arti, la musica. Si forma così una triade multisensoriale, in cui ai cardini della kermesse – il gusto del cibo e la vista del cinema – si aggiunge l’udito. Come a ribadire l’ampiezza di sguardo di un festival già caratterizzato da una spiccata vocazione per l’internazionalità, testimoniata dalle oltre 80 nazioni partecipanti al concorso cinematografico, e la contaminazione di generi, tematiche e prospettive.
“Edizione dopo edizione – dichiara il Direttore artistico Luca Cavadini – Food Film Fest cresce in qualità. In scena portiamo il gusto per lo spettacolo, ma anche lo spettacolo del gusto, che viene declinato in tutte le sue sfaccettature. Attori, registi, intellettuali, imprenditori, musicisti, chef, scrittori: la cultura del cibo diventa intrattenimento per tutti, ma anche occasione di formazione sul complesso universo del food, che spazia dalle produzioni sostenibili al recupero delle tradizioni, dalla funzione sociale del cibo alla carica identitaria che porta con sé. Una festa per gli occhi, per il palato e per la mente, con tantissime storie che verranno raccontate e “servite” per stimolare l’appetito di conoscenza e gettare semi di consapevolezza che ognuno è poi chiamato a coltivare”.
Come quella di Ugo Tognazzi, seguace del culto della cucina, narrata dalla voce e dal punto di vista privilegiato del figlio Ricky nella serata inaugurale. O dell’arte operistica, i cui legami segreti con il mondo del cibo ci vengono svelati da Francesco Micheli, Direttore artistico del Festival Donizetti Opera, in un percorso che si snoda tra lirica, cinema e sapore. Alessandro Haber, un altro nome, un’altra storia: quella della nostalgia del pane e mortadella, sincerità di una pietanza che riporta indietro nel tempo, come fanno anche le creste scalvine e i Rafioli bergamaschi, i casoncelli e gli Scarpinocc, paste fresche della tradizione che custodiscono impronte antiche che Camera di Commercio di Bergamo con il marchio Bergamo Città dei Mille … Sapori ci permetterà di assaggiare nelle varie serate del festival.
Ma i viaggi non sono finiti, nemmeno quelli nel tempo. Food Film Fest si immergerà nel passato, accompagnando il pubblico da Pinocchio a Masterchef attraverso la millenaria storia del mondo evocata allo scrittore Antonio Pascale e omaggiando il connubio tra cibo e arte di ogni epoca grazie alle sapienti parole di Giovanni Villa, direttore di Palazzo Madama a Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo. Approfondirà il presente, che prende forma nel programma all’insegna di creatività e collaborazione fra i cluster delle Città Creative UNESCO. Ma getterà anche lo sguardo sul futuro con RE RI, un dialogo con Uniacque S.p.A. e Montello S.p.A. per capire i concetti di re-cupero e ri-ciclo, a cui fa eco l’approfondimento promosso da Diachem Spa e Coldiretti Bergamo su agricoltura e chimica: perché difendere e nutrire sono due facce della stessa medaglia.
Alle conversazioni con gli ospiti si aggiungeranno poi numerosi appuntamenti ideati per rendere ancora più concreta la filosofia del festival: dalle api al peperoncino, dalle degustazioni musicali alla fattoria didattica, Food Film Fest propone un fitto calendario per adulti e bambini, tavole rotonde, Laboratori del Gusto Slow Food e degustazioni curate da Coldiretti e produttori locali. Un’azione strategica – resa possibile grazie a una solida rete di relazioni con organizzazioni locali e nazionali, realtà economiche e culturali, istituzioni, ma anche associazioni, scuole e imprese creative – che, negli anni, ha portato il pubblico a toccare le 60.000 presenze.
IL CONCORSO CINEMATOGRAFICO
Oltre 700 i film ricevuti provenienti da 80 nazioni del mondo. La maggior parte da Italia, Iran, Messico, USA, Francia, Regno Unito, Argentina, Malesia, Marocco e Brasile: l’audiovisivo si conferma così uno strumento davvero potente nella narrazione del tema food, in ogni angolo del globo.
I 41 finalisti, che concorrono per le categorie MOVIE, DOC e ANIMATION o uno dei premi speciali assegnati nella serata di sabato 27 agosto, ci conducono dal mercato palermitano di Ballarò alle baraccopoli di Nairobi, ci avvolgono nell’aroma della vaniglia che si spande nel sud della Florida, ci aprono le porte dei negozi degli immigrati e le pagine dei ricettari di famiglia. Tessono trame di riscatto, di coraggio, di introspezione, raccontano le difficoltà causate dalla siccità e l’audacia di chi sceglie di andare controcorrente, recuperando uve antiche e i gesti della panificazione di un tempo.
Il Festival prevede la proiezione di alcuni film in lingua originale, in ottica di inclusione per tutti gli spettatori: non solo i cittadini, ma anche i turisti e i numerosi studenti universitari stranieri.
Parlare con le immagini, questo è il mezzo di comunicazione della regista e membro di giuria Beatrice Sancinelli – Il cinema nutre la mente e il cibo nutre lo stomaco, insieme nutrono lo spirito. Le generazioni che vivono la terra italiana trasmettono sensazioni che ti fortificano, a partire dal cibo, che rappresenta nutrimento, amore e passione.
IL CONTRIBUTO DEI PARTNER
Grazie alla connessione ultraveloce che Planetel, partner dell’iniziativa, ha attivato per l’occasione, tutti gli appuntamenti saranno fruibili anche in streaming sulla piattaforma dell’evento. In Piazza Mascheroni gli spettatori potranno inoltre usufruire del servizio di Wi-Fi gratuito.
L’impegno di tutti coloro che sostengono la manifestazione garantisce la totale accessibilità del festival: la partecipazione alle proiezioni e a tutti gli eventi in programma è infatti a ingresso libero. Fondamentale per questo anche il supporto dei Partner della manifestazione – Diachem Spa, Montello Spa, Planetel Spa, Prometti Srl, UniAcque Spa e Unicredit Spa – che con essa condividono princìpi e valori, contribuendo alla sua crescita e al suo successo.
In caso di maltempo gli appuntamenti si svolgeranno presso Sala Curò in Piazza della Cittadella. Tutti gli eventi saranno registrati e disponibili alla visione in streaming
Per ulteriori informazioni sul programma: www.foodfilmfestbergamo.it
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