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Focus Economia

La congiuntura

Servizi e commercio al dettaglio, accelera il terziario a Bergamo fotogallery

Fatturato in crescita anche per effetto dell’aumento dei prezzi. Carlo Mazzoleni (presidente Camera di Commercio di Bergamo): "Cruciali nei prossimi mesi le dinamiche dell’inflazione e l’effetto sui consumi

Il terziario orobico corre sempre più. Non si arresta, nel secondo trimestre 2022, la crescita delle sue due componenti fondamentali: le imprese dei servizi (con almeno 3 addetti) e del commercio al dettaglio. A testimoniarlo sono i dati pubblicati dalla Camera di Commercio di Bergamo, che registrano le variazioni tendenziali e congiunturali dell’economia bergamasca. Al momento non si è ancora arrestata la fase di crescita che pure molti imprenditori temevano, “merito” soprattutto del fatto che l’aumento dei prezzi mantiene alto il dato del fatturato: ma la situazione economica generale è caratterizzata da molte incertezze, per cui la fiducia delle imprese registra un peggioramento per quanto riguarda le prospettive sulla seconda parte dell’anno.

ALLOGGIO E RISTORAZIONE TRAINANO I SERVIZI

Davvero marcata è la crescita del volume di affari, dunque del fatturato, dei servizi: +20,1% rispetto al secondo trimestre 2021, +5,8% se paragonata al primo trimestre 2022, un dato quest’ultimo che segna un’ulteriore accelerazione della velocità di crescita rispetto a quella registrata nei primi mesi dell’anno. E che è in linea con l’andamento lombardo: +20,8% la crescita tendenziale (II trimestre 2022-II trimestre 2021), e +5,7% quella congiunturale (II trimestre 2022-I trimestre 2022). Trainano in modo deciso i servizi di alloggio e ristorazione, i cui volumi di affari rispetto all’anno scorso crescono addirittura del 50%, seguiti da commercio all’ingrosso e servizi alle imprese. Un dato che segna chiaramente la ripresa delle attività post-pandemia (turismo di piacere e d’affari, eventi sociali e culturali).

I dati sul fatturato sono però da analizzare con cautela, per il legame che hanno con l’andamento dei prezzi. Rispetto al primo trimestre 2022 i prezzi sono infatti cresciuti ancora molto, del 3,6% (anche se sono in rallentamento rispetto al primo trimestre, dove avevano raggiungo il +5%): questo “gonfia” i dati sul fatturato, e lascia pensare che la crescita in termini reali del volume d’affari (quella calcolata cioè al netto dei prezzi) sia meno consistente di quanto appaia di fronte al solo dato della crescita del fatturato.

Dati positivi anche sull’occupazione, visto il saldo del +0,5% tra entrate e uscite tra inizio e fine del II trimestre, che mostrano una ripresa rispetto ad un primo trimestre chiuso col segno meno. Un dato che sembra destinato a crescere ulteriormente, secondo le previsioni delle imprese. Meno ottimiste le aspettative sul fatturato, per cui compare un’aspettativa negativa (-4 il saldo tra previsioni di aumento e diminuzione del volume d’affari) per la prima volta dopo 5 trimestri consecutivi, sostanzialmente da oltre un anno: un dato non eccessivamente basso, ma comunque un segnale di incertezza sull’andamento della seconda parte dell’anno.

RIPRESA POST-COVID PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO

Bergamo cresce più della media regionale per quanto riguarda il commercio al dettaglio: +6 % la crescita rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso (in Lombardia +5,4%), +2% quella rispetto al primo trimestre di quest’anno (in Lombardia +1,5%). L’incremento registrato in provincia riguarda soprattutto le attività che avevano subìto un significativo calo a causa dell’emergenza sanitaria, e che ora sono invece in forte ripresa: gli esercizi non specializzati, che comprendono supermercati e minimarket, e soprattutto quelli non alimentari. Si conferma invece il trend negativo dei piccoli negozi alimentari.

Qui la riflessione circa la dinamica del fatturato del commercio al dettaglio vale ancora più che nel caso dei servizi: i listini degli esercizi commerciali mostrano sono infatti cresciuti ulteriormente rispetto allo scorso trimestre, segnando un aumento record del +4,6%.

Anche per il commercio il dato occupazionale evidenzia un miglioramento (+0,8%), si riporta in terreno positivo e conferma la tendenza a crescere registrata negli ultimi anni al di là delle oscillazioni dei singoli trimestri. Le aspettative degli imprenditori, infine, peggiorano leggermente per quanto riguarda fatturato e ordinativi: si tratta di valori più bassi rispetto all’ultimo trimestre, ma il calo è limitato e sembra indicare un aumento dei margini di incertezza più che un vero crollo del clima di fiducia. Restano invece positive le aspettative sull’occupazione.

“A Bergamo il fatturato dei servizi continua a crescere – commenta Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo – Questo risultato si deve sia all’aumento dei prezzi che all’ottima performance del comparto alloggio e ristorazione, che recupera ampiamente i livelli del periodo pre-Covid. Risultato positivo anche per il commercio al dettaglio, che migliora rispetto al trimestre precedente. Il clima di incertezza pesa però sulle aspettative degli imprenditori relative a ordini e volume d’affari, evidenziando un peggioramento rispetto allo scorso trimestre. Sono invece positive le aspettative per l’occupazione, segnalando il bisogno di manodopera delle imprese in questa fase congiunturale. Nei prossimi mesi saranno cruciali le dinamiche dell’inflazione nonché l’effetto di quest’ultima sui consumi e sulla capacità di risparmio delle famiglie”.

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