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Focus Economia

La congiuntura

Manifattura bergamasca, nel 2° trimestre 2022 la crescita prosegue: ma crollano le aspettative sul futuro

Carlo Mazzoleni (presidente Camera di Commercio di Bergamo): "Numeri positivi oltre le nostre attese, ma il delicato quadro internazionale ci invita ad essere cauti per il futuro"

Bergamo. È una medaglia a due facce quella della produzione bergamasca: la prima, che guarda al presente e al recente passato, fotografa una fase di costante crescita della manifattura nonostante le difficoltà dell’economia; la seconda, che considera le aspettative sul futuro, evidenzia invece forti preoccupazioni per i prossimi mesi, in cui si prevede un andamento decisamente più negativo per diversi indicatori. È quanto emerge dai dati, aggiornati al secondo trimestre 2022, diffusi dalla Camera di Commercio di Bergamo, dedicati al mondo dell’industria e dell’artigianato.

LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE
Il settore manifatturiero bergamasco, per quanto riguarda i volumi della produzione, cresce ininterrottamente da due anni con percentuali significative: rispetto al 2021 segna un +6,4% per le imprese industriali con almeno 10 addetti (la media lombarda si attesta a +7,4%) e un +6,8% per quelle artigiane con almeno 3 addetti (media lombarda +8,7%). Nonostante gli effetti del Covid-19, la scarsità e i prezzi alle stelle di materie prime ed energia, nell’ultimo anno si è certo assistito ad una progressiva riduzione del livello di crescita, così alto perché frutto del rimbalzo post-pandemia, ma anche se si considerano i dati congiunturali (il confronto cioè tra l’ultimo trimestre e quello precedente, che tiene quindi conto delle evoluzioni più recenti) i dati sono molto positivi: la crescita del secondo trimestre 2022 rispetto al primo è pari al +1,7% per l’industria – in linea con quella dei nove mesi precedenti (media lombarda +1,6%) – e al +1,3% per l’artigianato (media lombarda +2,3%), in ripresa dopo la battuta d’arresto registrata a inizio anno.

Per quanto riguarda i dati del fatturato, invece, industria e artigianato reagiscono in modo diverso. Continua a crescere, più della produzione, il fatturato dell’industria: +3,7%, un dato che va correlato ai prezzi dei prodotti finiti, cresciuti in un anno del 6,6%. A loro volta i prezzi dei prodotti finiti risentono dei rincari delle materie prime, per cui si osserva un aumento a doppia cifra per il quarto trimestre consecutivo, pari al +10,2%, in lieve diminuzione rispetto al primo trimestre 2022. Anche il fatturato nell’artigianato, che nel primo trimestre aveva rallentato, accelera con un +2,2% congiunturale – dato su cui pesa la forte crescita dei listini dei prodotti finiti, +9,1% rispetto allo scorso trimestre –, ma i prezzi delle materie registrano una velocità di crescita superiore, che in questo trimestre si attesta al +14,9%, in lieve raffreddamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Dati positivi anche per l’occupazione: il numero di addetti dell’industria tra l’inizio e la fine del II trimestre risulta in crescita dello 0,5%, mentre le imprese artigiane evidenziano il terzo incremento consecutivo, con un saldo pari al +0,4%.

PEGGIORANO LE ASPETTATIVE
È se si guarda al futuro, a quello che gli imprenditori si aspettano per i prossimi mesi, che le percentuali cominciano a scendere, in maniera anche significativa. Le aspettative delle industrie bergamasche per il prossimo trimestre vedono infatti una prevalenza di previsioni al ribasso, per produzione (saldo pari a -9), domanda interna (-19) ed estera (-11). Solo in merito all’occupazione il saldo tra aspettative di crescita e diminuzione rimane in territorio positivo (+9).

Ancora peggiori sono le aspettative degli imprenditori artigiani, dopo l’andamento negativo che aveva già contraddistinto gli ultimi trimestri: il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione scende al -8 per la produzione e al -17 per la domanda interna, mentre risulta nullo per la domanda estera (che è però poco rilevante per la maggior parte delle imprese artigiane). Sull’occupazione le aspettative rimangono leggermente positive (+3).

Carlo Mazzoleni
Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo

“I risultati del secondo trimestre confermano la tenuta della manifattura bergamasca – commenta Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo – La produzione industriale infatti prosegue la crescita registrata da due anni a questa parte, raggiungendo nuovi massimi nella serie storica. Gli ordini dell’industria, nonostante qualche cenno di rallentamento, crescono oltre la media regionale, beneficiando di una domanda internazionale vivace. A destare preoccupazione sono però le dinamiche: il rincaro delle materie prime, la carenza della componentistica e i prezzi del gas e dell’energia, ai quali ora si aggiunge la preoccupazione per una fase di instabilità innescata dalla crisi di governo. Le aspettative delle imprese per il prossimo trimestre sono in deciso calo. Sull’artigianato pesano le stesse ombre, anche se la crescita della produzione rispetto al primo trimestre offre segnali positivi. Considerando il delicato quadro internazionale con cui si era chiuso lo scorso trimestre, i numeri della manifattura vanno oltre le nostre attese; tuttavia, i recenti sviluppi ci invitano a essere cauti per il futuro”.

GRAFICI DINAMICI
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